La notizia è di quelle che fa
scalpore perché nell’immaginario collettivo ipotizzare un Natale con la neve è
certamente suggestivo. Senza illusioni diciamo intanto che quest’anno ci si può
sperare, il che è già una novità rispetto agli anni passati, quando a metà
dicembre si sapeva con certezza che sarebbe stato un mite Natale.
Prima di soffermarmi sul Natale vi
illustro la situazione generale. L’anticiclone delle Azzorre si sta impossessando
del nord atlantico e continuerà a farlo nei prossimi giorni puntando dritto
verso la Scandinavia. Sul suo bordo orientale invece insisteranno correnti
molto fredde, che si sono tuffate in Adriatico quest’oggi, e insisteranno anche
nei prossimi tre giorni, facendoci vivere una fase davvero gelida con
temperature massime di pochi gradi sopra lo zero e minime sottozero in tutta la
zona collinare e montana.
L’anticiclone azzorriano, dopo
aver toccato la penisola scandinava, tornerà velocemente sui suoi passi, ma in
questa manovra di ritirata andrà ad invadere per due giorni (giovedì e venerdì)
anche la penisola italiana, anche se subito dopo sarà pronto a puntare ancora
verso l’alto con il possibile (ancora non certo) ritorno del gelo e, forse,
della neve sulla nostra penisola proprio in prossimità della vigilia di Natale.
Situazione da monitorare ancora con estrema prudenza, ma, rispetto alla
giornata di ieri in cui tutte le strade erano aperte, oggi molti modelli stanno
abbandonando l’idea di un Natale mite. Di sicuro lo ha fatto il modello
americano GFS, che ha seguito le orme di quello Canadese. Rimane molto
titubante il modello europeo READING, ma anche dagli spaghi sembrerebbe che si
vada verso l’ipotesi fredda sebbene la carta serale proponga tutt’altro. Insomma per sintetizzare in
percentuale direi che siamo al 75% per il freddo e al 25% per un Natale mite.
In attesa di conoscere meglio cosa accadrà a Natale ci attende una settimana, almeno inizialmente, gelida.
In attesa di conoscere meglio cosa accadrà a Natale ci attende una settimana, almeno inizialmente, gelida.
LUNEDI’ 18 DICEMBRE
Insistono correnti nord orientali su tutta la regione con freddo molto intenso anche durante il giorno. La nuvolosità risulterà irregolare, ma molto meno compatta di oggi, con scarse possibilità di precipitazioni.
MARTEDI’ E MERCOLEDI’ 19 E 20 DICEMBRE
Cielo che potrebbe risultare poco nuvoloso o sereno, ma occasionalmente potrebbero insistere, soprattutto nelle zone costiere, nuvole più compatte. Ancora grande freddo con massime di pochi gradi sopra lo zero, ma grande freddo sin dal tramonto con gelate diffuse ed estese su gran parte del territorio.
GIOVEDI’ E VENERDI’ 21 E 22 DICEMBRE
Si apre una fase leggermente più mite, o forse meglio dire meno fredda. L’azione retrograda dell’anticiclone dovrebbe coinvolgere anche la nostra regione garantendo sole e temperature in timida risalita su valori vicini alla norma del periodo.
SABATO E DOMENICA 23 E 24 DICEMBRE
Il giorno 23 dicembre è, ad oggi, il bivio previsionale, quello in cui è ancora tutto possibile, sebbene la propensione generale è verso una nuova recrudescenza fredda. Se così fosse correnti fredde da nord/est invaderebbero di nuovo il mare adriatico con possibili nevicate anche a quote collinari, se non di pianura, come ad esempio propone il modello americano questa sera. Altri modelli invece sono più cauti e ipotizzano soltanto freddo sterile, cioè con pochi fenomeni. Insomma nulla è deciso concretamente, ma aumentano le speranze di un bianco Natale.
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