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SATELLITE

mercoledì 31 gennaio 2018

ANCORA 48 ORE POI COMINCIA L'INVERNO E SEMBRA DAVVERO CHE POSSA DURARE TANTO

 

La fotografia del satellite ci permette di capire dove si trova la perturbazione apripista, quella che ci traghetterà in pochissimo tempo in pieno inverno, ed anche molto rigido. Ci tengo a precisare che tornare in inverno non significa neve ovunque o che sarà sempre tempo brutto. Capisco che nell'immaginario collettivo citare l'inverno significa pensare alla neve, ma in realtà, paradossalmente, se il clima da noi fosse regolare e seguisse la sua normalità, nevicherebbe solo in montagna. Per avere neve a quote basse c'è bisogno di andare di alcuni gradi sottomedia e questo rappresenta pur sempre un'eccezione non la normalità.
Tornando a parlare di meteo nei dettagli ecco quella che dovrebbe essere l'evoluzione più plausibile dei prossimi giorni.
La perturbazione nord atlantica, che adesso sta abbordando le coste francesi, si avvicinerà all'arco alpino estero domani sera, intanto il prefrontale riuscirà a coinvolgere, con estesa copertura nuvolosa, tutto il nord Italia ed anche le zone tirreniche, con anche delle precipitazioni deboli o al più moderate; sul lato adriatico invece la barriera appenninca impedirà le precipitazioni ed anche le nuvole faranno più fatica a passare.
Arrivata sull'arco alpino la perturbazione subirà un'azione di blocco e così potrà sfogare il suo impeto soltanto su Francia e Spagna settentrionale, per poi tuffarsi sul Mediterraneo occidentale; nella seconda parte di venerdì l'ostacolo alpino sarà superato e potrebbe formarsi un minimo di pressione tra Liguria e Corsica (la posizione esatta di questo minimo potrebbe essere importante per stabilire la modalità del peggioramento ed anche il limite della quota neve). Sulla nostra provincia la giornata di venerdì potrebbe caratterizzarsi per ventilazione sostenuta di Garbino, soprattutto in montagna e lungo la pedemontana, con anche una risalita temporanea della temperatura; temporanea perchè in serata, con l'avanzata del minimo depressionario verso est, la ventilazione dovrebbe terminare accompagnata da un crollo termico rilevante ed anche da precipitazioni.
Nella giornata di sabato 3 febbraio l'aria fredda entrerà di prepotenza su tutta la penisola ed il minimo depressionario, proseguendo il suo movimento verso oriente, potrà favorire un ulteriore abbassamento delle temperature perchè verrebbe "pescata" aria molto fredda dai vicini Balcani. Le regioni centro settentrionali del versante adriatico sarebbero le più coinvolte nel freddo e nei fenomeni precipitativi che favorirebbero nevicate a quote via via più basse. Quanto basse non si può dire con esattezza in questo momento perchè molto dipenderà dalle modalità di formazione del minimo e dalla sua posizione. Certamente a partire da sabato inizierà una lunga fase invernale.

Vi posto questi spaghetti meteo relativi alla città di Teramo per farvi capire, con un semplice grafico, cosa ci attende: la curva rossa rappresenta la media trentennale (1980-2010) a circa 1400/1500 metri di altezza e tutte le altre curve sono le varie ipotesi di temperature prospettate fino a metà mese. Aldilà dei valori effettivi che si verificheranno nei prossimi giorni quello che salta all'occhio è la quasi totale assenza di valori attorno alla media, ed anzi con la maggioranza degli stessi lontani di oltre 3 gradi dalla media trentennale, che, come potete osservare, è di poco sopra lo zero termico.  
Insomma ancora 48 ore e tornerà l'inverno.       

martedì 30 gennaio 2018

LA PERTURBAZIONE DEL 2-3 FEBBRAIO FARA' DA APRIPISTA AD UNA SERIE DI IMPULSI FREDDI O GELIDI SUCCESSIVI

Il regime anticiclonico che domina in buona parte d'Europa ed in tutto il Mediterraneo è ormai giunto al suo momento di massimo splendore e, molto presto, dovrà cedere il posto ad un nucleo freddo di origine groenlandese, ora posizionato nelle vicinanze dell'Islanda. Intanto nelle vicinanze del Marocco insiste la goccia fredda iberica, che ormai staziona lì da alcuni giorni e che non ha nessuna intenzione di allontanarsi o esaurirsi. Nella nostra penisola invece domina il bel tempo, almeno di giorno, visto che di notte e al primo mattino la vera protagonista è la nebbia, che sta "abbracciando" buona parte dell'Italia, da nord a sud.
I modelli matematici di previsione, che quest'anno fanno una fatica pazzesca a individuare le dinamiche atmosferiche con un certo anticipo, sembrano aver trovato, almeno per la prima perturbazione di febbraio, una linea comune: il nucleo freddo islandese che sta spingendo verso la Gran Bretagna e la Scandinavia lancerà sull'Europa occidentale un impulso freddo, che, attratto dalla goccia fredda iberica, si allungherà verso la Francia e la Spagna, e solo in un secondo momento, cioè il 2 febbraio, inizierà a muoversi verso l'Italia, sebbene nuvole prefrontali potranno interessare la penisola già dal 1 febbraio (lato tirrenico) e, sotto forma di vento moderato o forte, garbino, anche la nostra provincia. Nella giornata di venerdì invece si assisterà ad un graduale peggioramento in tutta la penisola, ma soprattutto ad un lento, ma costante, abbassamento delle temperature che sarà più rilevante nella giornata di sabato, quando le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso non solo in montagna ma anche a quote più basse (600/700 metri).
La si può chiaramente definire la perturbazione apripista perchè nei giorni successivi si dovrebbero avvicendare una serie di impulsi freddi, o anche molto freddi, le cui dinamiche non sono ancora ben delineate, ma di certo, un pò tutti i modelli, chi prima chi dopo, è propenso a prospettare l'arrivo di aria fredda dai quadranti settentrionali e orientali, con possibili episodi nevosi anche a quote molto basse. Appena i modelli avranno delineato meglio la situazione cercherò di entrate nei dettagli. Come detto ad inizio articolo i modelli previsionali sono davvero in grossa difficoltà e di conseguenza lo sono anche io, che cerco di interpretarli, calandoli nel nostro territorio. Non sono nè un mago nè un veggente e preferisco seguire la linea della METEORAZIONALITA' che può essere, in qualche caso, meno spettacolare, ma, forse, più utile a tanti.      

lunedì 29 gennaio 2018

ANALISI METEO SUL FEBBRAIO CHE CI ATTENDE, SENZA ALLARMISMI MA CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE E’ SEMPRE MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE


Vista la calma atmosferica che ci sta tenendo compagnia insieme alla nebbia, ormai “amica” notturna, e per le zone costiere anche diurna, ho deciso di fare con voi una “chiacchierata” di prospettiva con l’invito molto chiaro a non fraintendere ciò che sto per dire.
Non si tratta di una dettagliata e sicura previsione, ma di una tendenza sempre più delineata dai modelli matematici. A partire dal 2 febbraio si apre una fase climatica del tutto differente da quella che ci ha accompagnato per tutto gennaio, fatta di estrema dinamicità atmosferica e dalle caratteristiche tipicamente invernali visto che gli impulsi perturbati tenderanno a provenire dall’artico e, con buone probabilità, anche da est, cioè dalla Siberia.
Potete ben capire che si potrebbero aprire, a più riprese, occasioni per precipitazioni nevose anche a quote molto basse o di pianura, pertanto ho ritenuto opportuno scrivere questo articolo, non tanto per annunciare la neve, quello, EVENTUALMENTE, lo vedremo nei prossimi giorni, ma per “prepararvi”, passatemi il termine, ad una possibile fase invernale, che, ed è questa la singolarità rispetto al passato, potrebbe durare per un lungo periodo.
Come detto nel titolo dell’articolo sono fermamente convinto che prevenire è meglio che curare, e visto che il recente passato (gennaio 2017) ci ha fatto comprendere quanto sia poco saggio affidarsi agli enti che ci amministrano, la cui incompetenza organizzativa è sotto gli occhi di tutti, forse è meglio essere pronti, nel nostro piccolo, ad ogni evenienza.
Spero che l’articolo non serva a creare il panico, anche perchè potrebbe benissimo accadere che non ci sia nessun episodio di neve alla fine, ma serva ad essere prevenuti nell’ipotesi in cui dovesse realmente esserci spazio per precipitazioni nevose.
Siccome parlare di neve fa scattare subito il ricordo del gennaio 2017 voglio anche dirvi, ma questa è una mia idea personale, che non sembrano esserci le condizioni per nevicate estreme, ma solo per moderate o deboli precipitazioni.

Per i dettagli vi invito a seguirmi nei prossimi aggiornamenti meteo.

domenica 28 gennaio 2018

PREVISIONI SETTIMANALI: DOPO UN MESE DI ASSENZA TORNERA’ IL FREDDO, MA NON PRIMA DI VENERDI’


Siamo in regime anticiclonico e ci rimarremo fino a fine mese. Il flusso perturbato atlantico continua a viaggiare alle alte latitudini e l’anticiclone delle Azzorre può, indisturbato, mettere piede, oltre che in oceano, anche in Mediterraneo, visto che la goccia fredda iberica non ha intenzione di muoversi dalla sua posizione attuale. Per vedere un cambiamento bisognerà attendere l’inizio di febbraio, quando un imponente flusso artico marittimo dovrebbe riuscire a rompere il dominio anticiclonico incuneandosi verso sud attraversando l’Europa centrale. Il muro alpino diventa un ostacolo complicato da superare e così, ad oggi, è ancora un enigma capire come possa giungere fino in Mediterraneo, ma di certo in qualche modo aria fredda riuscirà a giungere fin sulla nostra penisola. Aldilà delle dinamiche del probabile maltempo di venerdì prossimo è importante sottolineare che il 2 febbraio rappresenterà il momento del cambio circolatorio, che darà il via ad una serie di possibili impulsi freddi, o forse gelidi, che potrebbero susseguirsi nei giorni successivi, riportandoci una maggiore dinamicità atmosferica e temperature più consone alla stagione invernale.

Nel dettaglio ecco cosa ci attende questa settimana in provincia di Teramo:

LUNEDI’, MARTEDI’ E MERCOLEDI’ 29,30 E 31 GENNAIO
La settimana prossima si aprirà senza sostanziali novità rispetto a questa ultima domenica di gennaio, che sta per concludersi. Tempo discreto durante il giorno con temperature sempre molto miti nelle ore centrali e freddo pungente la notte. La stasi atmosferica favorirà la formazione di banchi di nebbia o foschia, maggiormente probabili nelle zone costiere o lungo le vallate interne.  Ventilazione assente o quasi e poche nuvole in cielo.

GIOVEDI’ 1 FEBBRAIO
La prima giornata di febbraio non porterà sostanziali novità al tempo della nostra provincia, ma segnali del cambiamento in arrivo si potranno percepire con l’aumento della nuvolosità da occidente ed anche qualche occasionale pioggia nelle zone montane e/o pedemontane. Il tutto ancora in un regime termico molto mite, in particolare di giorno, quando si potranno raggiungere valori superiori ai 15 gradi.

VENERDI’ 2 FEBBRAIO
Entriamo in un tipo di previsione che ha bisogno ancora di numerose conferme, ma, ad oggi, sembrerebbe che ci siano discrete possibilità che un fronte perturbato di origine artica possa spingersi fin sulla nostra penisola favorendo il ritorno delle precipitazioni e della neve, che potrebbe tornare a farsi vedere sui nostri rilievi, e, forse, anche su zone di alta collina. Se non ci fossero state le Alpi avrei già annunciato neve lungo tutto lo stivale, da nord a sud fino a quote molto basse, ma l’orografia italiana è così complessa che l’aria fredda, per arrivare fino a noi, spesso, deve fare giri così contorti perdendo parte della sua intensità. Nel caso specifico di venerdì non si capisce ancora bene se possa entrare dalla valle del Rodano e poi tuffarsi sul mar Tirreno, oppure, strada più facile, aggirare le alpi orientali e tuffarsi in Adriatico. Nel secondo caso si aprirebbero scenari favorevoli anche ad episodi nevosi a quote più basse, ma lo scopriremo insieme negli aggiornamenti dei prossimi giorni.

SABATO E DOMENICA 3 E 4 FEBBRAIO
Non sapendo bene cosa accadrà venerdì diventa improponibile parlarvi del sabato e della domenica, che sono aperti a molteplici scenari climatici. Potrebbe tornare il tempo sereno, sebbene con freddo decisamente di stampo invernale, così come potrebbe aprirsi la strada ad un nuovo affondo artico/continentale, questa volta decisamente più freddo, o forse meglio definirlo gelido. L’unica cosa su cui tutti gli addetti ai lavori, come si dice in questi casi, sembrano concordi è che si prospetta un mese di febbraio decisamente più dinamico e freddo, con possibili episodi di crudo inverno in agguato e da monitorare. Come detto ad inizio articolo il 2 febbraio è solo l’apripista di un cambio circolatorio rilevante.  

sabato 27 gennaio 2018

DOMINIO ANTICICLONICO FINO AL 31 GENNAIO POI TORNA L'INVERNO

Il passaggio perturbato che noi, in provincia di Teramo, non abbiamo affatto visto grazie al muro appenninico, sta ormai spostandosi verso la Spagna sotto forma di goccia fredda. Intanto il flusso atlantico più imponente viaggia ad alte latitudini e sta per interessare, con il ciclone Imke, la penisola scandinava. L'anticiclone delle Azzorre, che in questi due giorni si è dovuto ritirare in Atlantico, sfruttando lo spazio vuoto che si creerà in mediterraneo tra poche ore, tornerà a farci visita da domani e durerà fino a fine mese. Temperature che continueranno ad essere miti ed anzi potrebbero salire ancora di qualche grado rispetto ad oggi, mentre le minime, per forte inversione termica, continueranno ad avvicinarsi ed in qualche caso a scendere anche sotto lo zero termico. 
Come detto nel titolo febbraio dovrebbe tornare ad essere un mese invernale. Una serie di indici climatici sembrano predisporre verso un cambio significativo della circolazione favorendo il ritorno delle perturbazioni, e con esse dunque le precipitazioni che sono state molto deficitarie nel primo mese del 2018. Dire con certezza che tipo di freddo avremo è invece impresa molto più complicata, che, ad oggi, risulta difficile inquadrare. Domani sera, in occasione dell'aggiornamento settimanale, cercherò di entrare nei dettagli in relazione al primo episodio di stampo invernale del prossimo mese, che sembra possa coinvolgerci, come penisola e come provincia, attorno al 2 febbraio.      

giovedì 25 gennaio 2018

NESSUNA NOVITA' RILEVANTE NEI PROSSIMI GIORNI, MA IL SOLE DOVRA' LASCIARE PIU' SPAZIO ALLE NUVOLE

Grande mitezza anche nella giornata odierna, ma appena scende il sole il crollo è davvero notevole. Ecco la situazione alle ore 20 in Abruzzo. Come potete notare molti valori inferiori ai 5 gradi e, in montagna, già si è sotto zero. 

Siamo in regime anticiclonico, ma l'immagine animata del satellite ci permette di capire ancora meglio cosa sta accadendo in Europa. Aria fredda sta scivolando ad occidente della Gran Bretagna ed inizia ad interessare le coste portoghesi. Intanto l'azione prefrontale, innescata dalla risalita di aria mite dal Marocco, sta producendo un immenso tappeto di nuvole con deboli precipitazioni che stanno interessando Spagna, Francia, Germania fin verso la Polonia. A sud della immensa "coperta" di nuvole domina l'anticiclone, che sta garantendo bel tempo e temperature molto miti. 

L'intero blocco perturbato continuerà a muoversi verso sud e, lentamente, verso est, pertanto, da domani, anche le regioni di nord/ovest della penisola saranno interessate da deboli precipitazioni. Copertura nuvolosa che dovrebbe coinvolgere tutto il centro/nord. Sole pieno invece al sud. 
Da noi l'azione di barriera dell'Appennino dovrebbe garantire ancora bel tempo, ma il sole dovrà fare i conti con una maggiore velatura del cielo. Ancora temperature decisamente miti di giorno e freddo pungente di notte sebbene le gelate saranno relegate soltanto alle quote di montagna. Nessuna grande novità neanche nei giorni successivi, ma per il tempo del weekend ne parlerò nei dettagli domani.     

mercoledì 24 gennaio 2018

IL PROSSIMO FEBBRAIO COME NEL 2012? CI SONO DAVVERO MOLTE SIMILITUDINI

Fare previsioni a lunga distanza è davvero impresa titanica e l'unico modo per tuffarsi in questa avventura è cercare di capire bene cosa è accaduto in passato per trovare delle similitudini.
Vi ricordate le due super nevicate del 3 e 10 febbraio 2012? In cui tutta la provincia, dal mare alla montagna, fu coinvolta in due ondate di gelo e neve, brevi nella durata, meno di una giornata, ma davvero notevoli per intensità? Voglio ripercorrere con voi quel periodo mettendolo in parallelo con quello che potrebbe arrivare il prossimo mese.
Gli indici climatici più rilevanti in quel periodo (di cui vi ometto il significato per non appesantire l'articolo) si comportarono così: AO (ARTICO OSCILLATION) ad inizio febbraio 2012 era su valori negativi (circa -2), mentre l'indice PNA (PACIFIC/NORTH AMERICA) aveva valori positivi attorno a +1. Entrambi gli indici erano nelle condizioni ideali per irruzioni artico/siberiane e così infatti avvenne.


  Adesso vi posto invece la situazione attuale e la probabile evoluzione prevista per inizio febbraio 2018. Guardate che similitudine con il 2012! L'indice AO dato su valori molto bassi, tra -2 e -3, addirittura inferiori a quelli del 2012; l'indice PNA invece, proprio in coincidenza con l'inizio di febbraio, si prevede di nuovo su valori positivi, che potrebbero arrivare quasi a +1.
Ma andiamo avanti ad osservare altri tre indici importanti, che ho riassunto nel prossimo grafico. Si tratta dell'indice NAO, di quello chiamato MJO ed infine delle SSTA.
Bene ecco riassunta la situazione nel 2012: indice NAO praticamente neutro; indice MJO in zona 6 il 3 febbraio e in zona 8 il 10 febbraio, ed infine le SSTA nella parte settentrionale dell'oceano atlantico complessivamente con anomalie positive. Anche qui tutti valori che possono favorire discese artico/siberiane ed infatti così avvenne.

Ecco invece, nel grafico prossimo la situazione prevista a febbraio 2018. L'indice MJO praticamente quasi nelle stesse posizioni tra 6 e 7; le SSTA molto positive e soltanto l'indice NAO con valori positivi, unico indice meno in coincidenza con la neutralità dei valori del 2012.

     
Ed ecco infine le carte meteo relative al 3 febbraio e al 10 febbraio 2012. Come potete osservare queste furono le due configurazioni bariche che si verificarono nei due eventi. Nel primo una risalita dell'anticiclone verso l'Islanda e anche oltre, e poderosa risposta gelida dell'artico verso l'Europa ed anche verso la nostra penisola; nel secondo caso un'impennata ancor più orientale che fece risalire l'anticiclone fin verso la Scandinavia e la colata gelida che arrivò fin verso la nostra penisola fu ancora più poderosa.

Il parallelismo dunque tra il 2012 ed il 2018 risulta davvero rilevante, ma questo non significa che si verifichi davvero perchè bastano piccole variazioni per avere risultati molto differenti. Per essere più realista posso affermare che ci sono una serie di indizi favorevoli ad ondate gelide artico/siberiane, che potrebbero maturare entro la prima decade di febbraio e, come ho sempre fatto in passato, se i modelli previsionali dovessero allinearsi in tal senso ve ne darò conto in largo anticipo. 


martedì 23 gennaio 2018

DOMINIO ANTICICLONICO NEI PROSSIMI GIORNI E ATMOSFERA QUASI PRIMAVERILE, MA ATTENZIONE A NON DARE PER MORTO L'INVERNO

L'anticiclone che domina da qualche giorno nel mediterraneo occidentale è pronto a conquistare anche la parte orientale della penisola e quindi anche la nostra provincia, che, fino ad oggi, è stata coinvolta in passaggi nuvolosi, figli della goccia fredda stazionante nei vicini Balcani. In queste ore, e da domani in modo più incisivo, l'anticiclone riuscirà a "sfondare" verso est, anche grazie allo spostamento del sistema perturbato verso la Grecia, quasi sfiorando i paesi baltici, e così anche il resto della penisola sarà abbracciato dal respiro mite azzorriano, che darà un pò a tutti l'idea di un inizio di primavera. Le temperature massime riusciranno a toccare anche i 13/14 gradi mentre per le minime, causa forte inversione termica, ci si avvicinerà, specie sulle zone collinari, su valori vicini allo zero.
La minaccia alla stasi climatica arriverà però dal nord atlantico, e precisamente dalla zona islandese, dove in questo momento imperversa un ciclone profondo, che nel suo nucleo principale si sposterà verso la scandinavia, ma riuscirà comunque a "lanciare" un fronte perturbato verso la vicina Europa continentale, che sembra intenzionato a colpire prima la Spagna e la Francia, per poi giungere in mediterraneo in direzione delle Baleari, dove potrebbe formarsi un'area depressionaria, capace di apportare maltempo anche sulla nostra penisola, ma con maggior coinvolgimento delle regioni del nord e quelle tirreniche, mentre l'appennino farà da muro all'avanzata verso quelle adriatiche.
In questo contesto climatico ci attendono dunque giornate miti e soleggiate, o perlomeno poco nuvolose, con valori massimi di stampo primaverile, ma dal tramonto il crollo termico sarà palese, accentuato ulteriormente dalla presenza di foschia e quindi di elevati tassi di umidità, che daranno la percezione di temperature notturne molto più basse di quanto diranno i termometri.
A partire da giovedì sera, e ancor più venerdì, potremo assistere ad un aumento della nuvolosità, ma senza la possibilità di fenomeni precipitativi. 
E' indiscutibile che dopo un dicembre molto frizzante c'è stata una netta inversione di tendenza a gennaio, che potrebbe registrare valori complessivi molto alti rispetto alla media, ma di certo quello che si sente in giro, e cioè di un inverno ormai finito, è una tesi che non ha nessun fondamento scientifico e si basa solo sull'umore del momento. In passato quasi tutti i più grandi eventi nevosi della storia (1929-1956 e per andare ai giorni nostri il 2012) si sono verificati a febbraio dopo un gennaio poco invernale, quindi è ancora troppo presto per dare per morta questa stagione, in particolare per la nostra provincia, che è fortemente soggetta ad incursioni gelide da est, sempre in agguato in febbraio e marzo.  

domenica 21 gennaio 2018

PREVISIONE SETTIMANALE: DOMINIO ANTICICLONICO CON SOLE DI GIORNO E NEBBIA/FOSCHIA LA NOTTE

L'affondo artico che ha fatto impazzire tutti i centri di calcolo previsionale mondiale è ormai in area balcanica e da noi sta affluendo solo aria frizzante, che ha abbassato di molto le temperature in queste ore. Ecco la mappa delle temperature di poco fa in cui si nota bene come i valori siano più bassi nelle zone interne del teramano, del pescarese e del chietino, che non nell'aquilano.

La settimana in arrivo sarà dominata dall'anticiclone delle Azzorre, che sta già avanzando sulla penisola iberica e sulla Francia, e continuerà a spingere verso est, ma con difficoltà riuscirà a spingersi verso i Balcani tanto che le regioni adriatiche rimarranno ai margini. Ci sarà sole nelle ore centrali del giorno, ma diverranno sempre più estese le nebbie e le foschie, che coinvolgeranno, oltre che le zone costiere, anche quelle delle vallate interne. 
Le temperature massime raggiungeranno valori certamente non consoni a gennaio, ma la forte inversione termica, associata a ventilazione orientale, determinerà delle minime altrettanto frizzanti con valori che spesso, al primo mattino, potranno risultare vicini o anche inferiori allo zero.
Per avere un primo timido segnale di cambiamento bisognerà attendere venerdì prossimo, quando una perturbazione nord atlantica dovrebbe riuscire a spingersi, prima sulla Spagna e poi approfondirsi sul mediterraneo con cionvolgimento dell'Italia ed anche della nostra provincia. 
Vediamo nel dettaglio il tempo previsto per l'intera settimana.

LUNEDI' 22 GENNAIO
La settimana si aprirà con cielo terso o poco nuvoloso, ma l'aria rimarrà ancora abbastanza frizzante per l'insistere di ventilazione orientale. Con l'arrivo del tramonto il crollo termico sarò molto evidente e la percezione del freddo sarà accentuata dalla presenza della foschia, che sarà la nostra compagna "fedele" delle serate/notti di questa parte finale di gennaio.

MARTEDI' E MERCOLEDI' 23 E 24 GENNAIO
L'anticiclone avrà raggiunto la sua massima espansione in territorio europeo e così l'atmosfera risulterà statica. Sole nelle ore centrali di giornata e temperature in aumento con valori massimi che potranno sfiorare i 14/15 gradi. Situazione diametralmente opposta per la notte che diverrà subito fredda ed accompagnata dalla foschia, sempre più insistente ed estesa.

GIOVEDI' 25 GENNAIO
L'anticiclone continuerà a dominare la scena in mediterraneo, ma dal nord atlantico un affondo perturbato spingerà verso di noi e le prime avvisaglie del cambiamento si potranno notare al nord/ovest della penisola. Sul territorio teramano e di tutto il centro/sud in genere tempo identico a quello dei giorni precedenti. Mite di giorno, freddo e umido la notte.

VENERDI' 26 GENNAIO
La perturbazione nord atlantica dovrebbe fare il suo ingresso nel mediterraneo, ma qui le dinamiche precise dell'affondo sono ancora imprecise. Certamente la stasi climatica dei giorni precedenti non ci sarà più, ma per la provincia di Teramo potrebbe essere ancora una giornata di sole, e soltanto le regioni tirreniche potrebbero essere coinvolte nelle piogge.

SABATO E DOMENICA 27 E 28 GENNAIO
Ci sono dubbi già sul tempo del venerdì quindi potete ben capire che risulta ancora più difficile inquadrare il tempo del weekend. L'unica certezza è che non ci sarà nessun episodio freddo invernale e neanche un dominio anticiclonico, ma sul fatto che possa essere un weekend piovoso o meno permane molta incertezza. Vi aggiornerò dell'evoluzione del tempo durante la settimana.   

venerdì 19 gennaio 2018

WEEKEND SENZA VENTO, DOMANI NUVOLOSO E QUALCHE PIOVASCO POSSIBILE NELLA NOTTE. DOMENICA CON TEMPO DISCRETO E ARIA PIU' FREDDA DALLA SERA/NOTTE. DA LUNEDI' SUPER ANTICICLONE

Che fatica fare le previsioni in questi giorni!!! Diciamo che questa sera la situazione sembra meglio inquadrata per i prossimi due giorni. Come potete osservare dall'immagine in movimento il centro/sud della penisola è ancora attraversato da correnti sud occidentali che favoriscono copertura nuvolosa e vento sulle zone montuose e della pedemontana (vallata del Vomano). Dal nord Europa sta invece arrivando il fronte freddo, che dalla Francia si andrà a compattare sull'arco alpino (copiose nevicate previste sui versanti esteri delle Alpi). Così come spesso accade che l'appennino impedisce alle perturbazioni provenienti da ovest di avere degli effetti precipitativi sulle regioni del versante adriatico, così le Alpi impediscono alle pertubazioni nord europee di entrare in pianura padana. L'aria fredda, davanti al muro alpino, lo percorrerà nel versante estero per poi proseguire verso i balcani. Appena superate le Alpi orientali dovrebbe infilarsi, parzialmente, anche sul versante adriatico, ma non in modo massiccio, a causa dell'invadenza di un imponente anticiclone delle Azzorre, che inizierà a spingere verso il mediterraneo sin da domenica. 
Ricapitolando sulla nostra provincia ci attende un sabato calmo (dopo una intera settimana ventosa direi che è una buona notizia!!!) e con nuvolosità irregolare, che diverrà  sempre più compatta con il passare delle ore. Possibilità di occasionali piovaschi durante la notte tra sabato e domenica, sui monti e sulla pedemontana, ma già al mattino di domenica andrà meglio. Dal pomeriggio/sera potrebbero arrivare, ma qui è d'obbligo il condizionale, refoli di freddo dai vicini balcani, ma senza possibilità di precipitazioni. A partire da lunedì ritorno di un potente anticiclone delle Azzorre che potrebbe tenerci compagnia per buona parte della serttimana prossima.    

CHE TEMPO FARA' DOMENICA? CAOS ASSOLUTO!!! SIAMO ALLA FOLLIA PREVISIONALE

Siamo a venerdì e ci sono stati già due aggiornamenti giornalieri da parte del modello previsionale americano e siamo ancora al caos assoluto per domenica prossima. Assodato che non ci sarà nessun episodio invernale indimenticabile, assodato che dal 22 gennaio l'anticiclone si prenderà possesso della penisola, rimane un clamoroso vuoto previsionale proprio per le 24/36 ore relative alle ultimissime ore di sabato e per tutta la domenica. Guardate la zoomata degli spaghi. Gli estremi sono eclatanti si va da 6,8 gradi in montagna, che si tradurrebbe in una domenica molto calda (14/15 gradi nelle zone collinari), a -5,5 in montagna, che si tradurrebbe in freddo pungente e, se accompagnato da instabilità, anche la possibilità di vedere qualche fiocco a quote collinari.
 
Non ci sono spiegazioni logiche a tutto questo, ma potete capire bene che per me è impossibile tracciare una previsione LOCALE che abbia uno straccio di attendibilità, anche perché gli altri modelli previsionali mondiali si trovano nelle stesse condizioni. A questa sera nella speranza di avere le idee più chiare, ma con la dimostrazione concreta che la meteorologia è ancora molto lontana da divenire una scienza, almeno parzialmente, esatta. 
 

giovedì 18 gennaio 2018

WEEKEND SENZA NEVE E SOLO CON UN PO' DI FREDDO DA DOMENICA POMERIGGIO

Era nell'aria già da ieri, ma adesso è certo che la neve non arriverà domenica. Il freddo, quello intenso, scivolerà oltre le Alpi e andrà a colpire i vicini Balcani. Soltanto le regioni adriatiche e quindi anche la nostra regione, lato orientale, sarà parzialemente coinvolta nel freddo a partire dal pomeriggio di domenica, ma sarà anche qui un passaggio molto rapido tanto che già da martedì 23 gennaio tornerà la mitezza, grazie ad una intensa rimonta anticiclonica.
Ho cercato di simulare quel che accadrà nel prossimo weekend nell'immagine animata sottostante. 
Il fronte perturbato che precede il freddo intenso si avvicinerà all'Italia, proveniente dalla Francia, nella giornata di sabato, e per la sera imponenti corpi nuvolosi si addenseranno sui versanti esteri delle Alpi. Soltanto durante la notte il fronte, saltando la pianura padana, sarà in azione sulle regioni centro/settentrionali (Toscana ed Emilia), dove ci saranno precipitazioni e conseguente calo termico, ma moderato. Al primo mattino di domenica la linea instabile sarà proprio nel centro Italia, ed anche qui darà luogo a deboli precipitazioni e conseguente discesa termica, che però favorirà debole nevicate solo sui rilievi. A metà domenica l'impulso sarà già arrivato al sud e sulla nostra provincia inizieranno ad attivarsi correnti settentrionali che, pur in un contesto parzialmente instabile, non causeranno precipitazioni, se non in modo del tutto occasionale. Per la sera/notte di domenica l'intera penisola sarà libera da contrasti significativi, e sui settori tirrenici avrà inizio la imponente rimonta anticiclonica, che abbraccerà tutto il mediterraneo entro martedì. Sulla nostra provincia il freddo sarà ancora pungente, oltre che nella seconda parte della domenica, anche per lunedì, ma già il 23 gennaio tornerà la mitezza.
In attesa di questo peggioramento molto smorzato del weekend ci attende un venerdì dai due volti, ventoso e mite nella prima parte di giornata e più calmo e fresco dalla sera/notte. 

mercoledì 17 gennaio 2018

MODELLI ANCORA INCERTI PER IL WEEKEND. LA NEVE? PIU' NO CHE SI'

Non mi era mai capitato, nella mia ormai ventennale esperienza di analisi meteo, di arrivare a sole 72 ore da una previsione e non avere ancora le idee chiare. Modelli in grande difficoltà ormai da giorni con continui ribaltoni nel giro di poche ore e di conseguenza possibilità di dare informazioni utili ridotte al lumicino. Il grosso problema previsionale scaturisce dalla difficoltà di prevedere il comportamento del flusso zonale in uscita dal Canada (per la precisione nella zona del Labrador) e, con effetto domino, anche nella nostra penisola diventa un rebus capire cosa succederà. Infatti guardate cosa sintetizzano gli spaghi meteo per Teramo in riferimento ai valori termici previsti a 1400 metri di altezza nella notte tra sabato e domenica!
In pratica si spazia tra i 5,7 gradi del valore più alto ai -4,6 gradi del valore più basso; le distanze tra gli estremi sono di oltre 10 gradi con effetti climatici clamorosamente differenti tra loro.

 In concreto quel ciclone gelido che si vede ad occidente dell'Islanda potrebbe prendere ancora tante strade possibili, ma, per sintetizzare, ne ho tracciate due ,che sembrerebbero le più gettonate questa sera. La strada 1 ipotizzerebbe che tutto il nucleo gelido sfili velocemente verso est, coinvolgendo in modo minimo la nostra penisola con temperature che rimarebbero miti. Nel caso 2, invece, il nucleo gelido riuscirebbe a scivolare lungo l'adriatico, e forse, parzialmente, anche nelle regioni tirreniche centrali. Si avrebbe un brusco crollo termico e la formazione di minimi di pressione sui mari in grado di formare nuvole cariche di pioggia, che, viste le temperature gelide, risulterebbero nevose anche quote molto basse.


Poichè l'uscita del flusso zonale in Canada è prevista per venerdì mattina, direi che i modelli entro domani sera dovranno dire per forza cosa accadrà. In attesa di sapere come si risolverà questo rebus previsionale (uno dei più eclatanti che io abbia mai visto!!!) mi limito a parlare con certezza dei prossimi due giorni.
Con la burrascosa linea perturbata del primo pomeriggio è terminata la libecciata che ci aveva accompagnato da ieri. Il crollo termico è stato palese ed infatti adesso i valori termici sono già molto bassi e nella notte si avvicineranno allo zero. Domani giornata con cielo sereno o poco nuvoloso ma con temperature nella norma del periodo. Venerdì il nucleo gelido inizierà ad avvicinarsi al comparto europeo e dovrebbe ritornare il vento, ma non impetuoso come oggi. Le temperature torneranno a salire ed il cielo risulterà ancora soleggiato o quasi. Mi fermo qui e spero, FINALMENTE, di annunciare il tempo definitivo del weekend. 

lunedì 15 gennaio 2018

MASSIMA ATTENZIONE PER TUTTI. DA DOMANI VENTO FORTE IN TUTTA LA PROVINCIA

Sta per iniziare una brusca fase di maltempo, che non avrà come protagonista nè la pioggia nè la neve, ma il vento.
Come si può notare una imperiosa depressione sta attraversando il nord europa ed è destinata ai vicini balcani, ma riuscirà comunque a farsi sentire, sotto forma di venti davvero impetuosi. Da domani mattina dovrebbe iniziare a rinforzare il vento nelle zone montuose, ma con il passare del tempo il garbino dovrebbe scendere sempre più a valle e divenire impetuoso nella serata/notte anche se il suo picco verrà raggiunto nella giornata di mercoledì.
Nella carta sotto è rappresentata l'intensità massima del vento stimata per le ore 10 di mercoledì e, come potete notare voi stessi, le raffiche, sulla nostra provincia, potranno raggiungere anche 70/80 km orari. Vento di garbino uguale aumento delle temperature ed infatti, a partire da domani, i valori termici inizieranno a salire, ma saranno soprattutto anomali durante la notte quando i valori difficilmente scenderanno sotto i 10 gradi, almeno in tutte quelle zone in cui il vento soffierà intensamente. Mercoledì pomeriggio, quando il fronte depressionario nord europeo sarà arrivato sui balcani, si assisterà ad una rotazione dei venti e le temperature crolleranno, seppur per poco tempo.
Vista l'intensità del vento in arrivo è consigliabile prendere le dovute precauzioni per tutti quegli oggetti all'aperto che sono a rischio, ed anche per chi si mette in viaggio, soprattutto da e verso L'Aquila, meglio informarsi bene prima di partire. 

Un ultimo, doveroso, aggiornamento sul tempo del prossimo weekend. I modelli non hanno ancora perfettamente inquadrato l'evoluzione, ma posso dirvi con certezza assoluta, che la terza ipotesi (vedasi l'aggiornamento settimanale di ieri) è definitivamente tramontata. Si tratta ora di capire bene se sarà intenso maltempo, con possibili fenomeni nevosi, anche copiosi, su zone di bassa collina oppure di un rapido impulso, che potrebbe essere, oltre che veloce, anche risicato nell'entità delle precipitazioni. Insomma da domani, meglio ancora mercoledì, credo di poter entrare nei dettagli del maltempo del prossimo fine settimana, ma intanto massima attenzione al vento forte in arrivo.

domenica 14 gennaio 2018

PREVISIONI DELLA SETTIMANA: TEMPO INCERTO MA SENZA FENOMENI FINO A VENERDI'. WEEKEND CON LA NEVE A QUOTE BASSE? FORSE, MA, SE .....

Settimana di metà gennaio che si presenta incerta ma senza precipitazioni di rilievo, e sulle zone interne dell'Abruzzo tornerà protagonista il vento, che farà alzare ed abbassare le temperature in modo repentino due volte. Situazione invece super ingarbugliata per quanto riguarda il fine settimana, che da molti siti meteo nazionali è stato già annunciato come super invernale, ma il cui quadro, in realtà, non è stato ancor ben delineato dai modelli previsionali e cercherò di farvi capire perchè.
Attualmente un imponente ciclone artico è in azione tra Groenlandia e Islanda e scivolerà, nei prossimi giorni verso l'Europa centrale, sfiorando la nostra penisola, ma portando grande freddo e maltempo solo nei paesi dell'Europa settentrionale e centrale. In questi ripetuti passaggi perturbati l'Italia, in particolare le regioni del centro/nord,  sarà attraversata da correnti tese, che prima saranno di libeccio, con conseguente innalzamento termico, poi diverranno di maestrale/tramontana con conseguente crollo termico; schema che si ripeterà ben due volte fino ad arrivare al sabato in cui non si può che inserire un mega punto interrogativo visti i possibili differenti scenari.
Come potete osservare ho piazzato un imponente interrogativo in area atlantica perchè è lì che si deciderà (tra mercoledì e giovedì) la sorte del nostro weekend. 
Tre le ipotesi possibili: la numero 1 che indica dove andrà a puntare l'anticiclone delle Azzorre, cioè in area islandese, e questo favorirà un affondo imponente sull'Europa centrale e sul mediterraneo con conseguente formazione di depressione mediterranea e maltempo diffuso sull'Italia con nevicate a quote molto basse se non di pianura; l'ipotesi 2 che vede uno spostamento molto meno incisivo dell'anticiclone delle Azzorre verso nord e di conseguenza l'incursione artica sulla nostra penisola potrebbe essere meno cruenta, anche se il passaggio perturbato, seppur veloce, potrebbe interessarci e favorire anche nevicate a quote basse; la terza ipotesi indicata con il 3 invece indica una posizione dell'anticiclone delle Azzorre molto basso e di conseguenza la nostra penisola verrebbe tagliata fuori dal maltempo e, addirittura, potrebbe verificarsi una rimonta anticiclonica su di noi con conseguente aumento delle temperature su valori quasi primaverili. Come andrà a finire? Credo che entro martedì avremo la "sentenza" intanto vediamo insieme cosa ci attende fino a venerdì prossimo.

LUNEDI' 15 GENNAIO
Giornata di domani all'insegna della nuvolosità irregolare, ma con il sole che potrebbe riuscire ad essere più presente e di conseguenza l'aria si riscalderà un pò di più.

MARTEDI' 16 GENNAIO
Prima impennata termica per l'arrivo di ventilazione sostenuta da sud/ovest (garbino), che accompagnerà la giornata delle zone montane e pedemontane. Situazione più calma nelle zone costiere e pianeggianti. Nuvolosità irregolare sempre protagonista dei nostri cieli.

MERCOLEDI' 17 GENNAIO
Il vento dovrebbe gradualmente ridurre la sua forza, ma soprattutto cambierà drasticamente direzione, divenendo di maestrale e/o di tramontana. Temperature in discesa fino a valori inferiori alla norma.

GIOVEDI' 18 GENNAIO
Neanche il tempo di mettersi sciarpa e cappotto, che tornerà di nuovo il vento forte e caldo con modalità simili a quelle dei giorni precedenti. Di nuovo termometri in salita.

VENERDI' 19 GENNAIO
Dovrebbe terminare per venerdì la fase ventosa numero due della settimana, ed il tempo sarà molto probabilmente discreto, ma qui entriamo nel famoso dilemma di cui ho detto prima. 

Non concludo l'analisi della settimana perchè non ha davvero senso annunciare la neve quando esiste tanta incertezza. Vi faccio vedere invece questo grafico degli spaghi meteo che ben dimostrano il caos previsionale. 

Linee compatte fino a giovedì con quei alti e bassi termici di cui vi ho detto sopra, poi si inizia a sfaldare tutto, anche se la tendenza generale è verso il ribasso e assocciate (guardate il cerchio blu in basso) anche le precipitazioni. Per il 21 gennaio entriamo nel caos più assoluto e se volgiamo lo sguardo oltre troveremo tutti gli scenari possibili, dal caldo primaverile ad incursioni gelide siberiane. 

A domani per annunciarvi, forse, la sentenza sul prossimo weekend.        

venerdì 12 gennaio 2018

WEEKEND TRANQUILLO MA NON PROPRIO SERENO

Situazione meteo che volge lentamente al meglio, dopo un venerdì decisamente perturbato, ma non tornerà il cielo terso e neanche una temperatura primaverile. La depressione che sta imperversando nel centro/sud della penisola, si trova sullo Ionio, ma riesce, nella sua rotazione antioraria, a spingere nuvolosità anche sulle regioni centrali.                      


La struttura ciclonica si sposterà verso levante nelle prossime ore, ma nuvolosità residua insisterà sulla nostra provincia. Sull'immagine in movimento si intravede anche una perturbazione atlantica, che si sta spingendo verso sud/est ed entrerà, indebolita, verso il mar mediterraneo entro la giornata di domani, per poi scivolare verso est domenica; il suo passaggio in territorio italiano non causerà grosse precipitazioni, se non occasionalmente , ma di certo favorirà una discreta copertura nuvolosa, che potrebbe rendere un pò grigia l'atmosfera domenicale. 
Le temperature rimarranno su valori medi del periodo con massime vicine ai 10 gradi e minime attorno ai 2/3 gradi. 
Non vado oltre perchè permane un certo caos previsionale, in particolare da metà settimana prossima, ma spero di poter dare notizie più utili in occasione dell'articolo sulle previsioni settimanali di domenica prossima.  

giovedì 11 gennaio 2018

MALTEMPO E PIOGGE CONFERMATE: SARA' UN VENERDI' "IMPEGNATIVO" PER LA NOSTRA REGIONE

Il maltempo sta per iniziare, o meglio è già in atto da poco, ma diverrà consistente, per estensione ed intensità delle precipitazioni, nella giornata di domani. La depressione si è puntualmente formata nel centro Italia, tra Corsica e Lazio, e inizierà a scivolare lentamente verso sud arrivando in Sicilia nella mattinata di domani, per poi spostarsi verso lo Ionio nella serata/notte.
Per il momento le nuvole cariche di pioggia destinate alla nostra regione provengono da sud, ma lentamente inizieranno a ruotare per provenire dal mar adriatico entro la mattinata di domani.
Vista la dinamica della depressione restano pochi dubbi sulle precipitazioni, saranno distribuite in tutto il territorio regionale, ma con maggior coinvolgimento, per domani, del chietino, pescarese e teramano. Vi riporto queste due mappe che rappresentano le stime di pioggia nelle prossime 24 ore, suddivise in due fasce orarie.
In questa prima mappa la stima delle precipitazioni fino alle 6 di domani mattina. Si nota come l'Abruzzo, ed in particolare la pedemonatana teramana e pescarese, sarà la più coinvolta in precipitazioni (stima nell'ordine di 20/25 mm di acqua).
In questa seconda mappa la stima di pioggia dalle 6 fino alle 18 di domani. Ancora tanta pioggia con valori compresi tra i 20 e 40 mm di acqua. Ovviamente le mappe sono indicazioni di massima ed i valori potrebbero non essere rispettati, ma ci permettono di intuire facilmente che domani non sarà certamente una bella giornata. Non sono valori da far scattare allarmi particolari, ma di certo la precauzione non è mai troppa, soprattutto in quei territori maggiormente sensibili a precipitazioni abbondanti. Un'ultima considerazione sulla neve che già sta cadendo in località come i Prati di Tivo e che durante la notte, e prime ore del mattino di domani, potrebbe sescendere fin sui 1000 metri di altezza.
A partire da sabato la situazione dovrebbe migliorare lentamente pur rimanendo della nuvolosità residua e con essa associate possibile deboli e occasionali precipitazioni.

  

mercoledì 10 gennaio 2018

DA DOMANI SERA/NOTTE E FINO A TUTTO VENERDI' TORNANO LE PIOGGE ED ANCHE ABBONDANTI

Non posso non partire da qui: (testo protezione civile regione ABRUZZO) 
DALLE PRIME ORE DI DOMANI, MERCOLEDI 10 GENNAIO 2018, E PER LE SUCCESSIVE 18-24 ORE, SI PREVEDONO PRECIPITAZIONI, A PREVALENTE CARATTERE TEMPORALESCO, SU ABRUZZO, MOLISE, CAMPANIA, SICILIA, SPECIE SETTORI SETTENTRIONALI, […OMISSIS…]. I FENOMENI SARANNO ACCOMPAGNATI DA ROVESCI DI FORTE INTENSITÀ, FREQUENTE ATTIVITÀ ELETTRICA, POSSIBILI GRANDINATE E FORTI RAFFICHE DI VENTO. 
Sbagliare una previsione è umano, tante volte lo faccio anch'io, ma pubblicare un bollettino del genere quando tutti i modelli previsionali del mondo dicevano che sarebbe stata una giornata di pausa tra una perturbazione (quella che ci ha attraversato durante la notte scorsa) e l'altra (quella che ci coinvolgerà in severo maltempo da domani notte) è davvero da irresponsabili. Visto il maltempo che sta per arrivare tra circa 24 ore spero che abbiano la lungimiranza di riproporlo in modo perfettamente simile domani.
Ecco la situazione live che ci mostra il satellite. Una nuova perturbazione nord atlantica sta entrando, proprio in queste ore, tra Spagna e Francia, e procederà spedita verso il mediterraneo, puntanto verso le regioni centro/meridionali, dove si formerà un vortice di bassa pressione, che si sposterà entro sabato verso lo Ionio. Nella notte di oggi e la mattina di domani le prime nuvole consistenti si concentreranno tra la Toscana e le regioni centrali e meridionali tirreniche, poi però, appena formatosi il vortice ciclonico, nuvolosità compatta giungerà anche sulle nostre zone adriatiche, a partire dal chietino e poi a seguire il pescarese e il teramano. Le precipitazioni più estese e persistenti, oltre che abbondanti, si verificheranno però nella giornata di venerdì, quando, a seguito della rotazione dei venti, le nuvole arriveranno direttamente dall'adriatico e potranno quindi caricarsi di ulteriore umidità.
Conclusasi definitivamente oggi la fase "primaverile" torna anche il freddo, non estremo sia ben chiaro, ma di certo di stampo invernale ed infatti le precipitazioni nevose scenderanno di quota arrivando vicine ai 1000 metri.
Ecco le precipitazioni previste per la nostra regione fino a venerdì notte: come potete notare le zone maggiormente colpite potrebbero essere quelle dell'entroterra teramano e chietino. Si tratta di valori significativi e raccomando la massima prudenza alla guida. Attenzione a possibili piccoli smottamenti sui territori provinciali sensibili in tal senso.
Domani pomeriggio, quando saremo a ridosso del maltempo, cercherò di darvi ulteriori aggiornamenti.
      





lunedì 8 gennaio 2018

TRA DOMANI SERA E MERCOLEDI' MATTINA TORNA LA PIOGGIA, MA SEMPRE CON CLIMA MITE

La fredda depressione atlantica, che ha causato nevicate estese in Spagna e determinato, evento eccezionale, una nevicata nel deserto del Sahara (è il secondo anno consecutivo che avviene dopo oltre 40 anni di astinenza), fa enorme fatica ad evolvere verso est e così le montagne della Valle d'Aosta e del Piemonte stanno ricevendo apporti nevosi davvero imponenti, quasi stile quelli del nostro gennaio 2017. Sul resto della penisola continua la risalita calda africana, che però sta diventando sempre meno incisiva per la formazione di nebbie e nuvole alte, che impediscono l'irraggiamento solare. 
L'entrata in mediterraneo di aria più fresca causerà, domani, contrasti più accesi lungo la linea di contrasto con l'aria calda africana e così, dalla serata/notte anche il centro Italia sarà coinvolto in precipitazioni, che dovrebbero durare almeno fino al mattino di mercoledì. Quando si mette in moto aria calda sahariana verso di noi rimane in sospensione una quantità enorme di sabbia del deserto perciò mettete in conto che mercoledì potremmo ritrovarci un pò tutti con macchine sporche di sabbia.
Da giovedì l'azione calda africana terminerà e torneranno le correnti fresche/fredde dal nord atlantico e con esse altre precipitazioni, che faranno scendere le temperature su valori tipici del periodo, ed anche la neve, che per domani sera/notte rimarrà a quote molto elevate (1700/2000 metri) potrà tornare ad imbiancare anche a quote decisamente più basse (1000-1200 metri). 

domenica 7 gennaio 2018

PREVISIONI SETTIMANALI: POCO SPAZIO PER IL SOLE MA LE TEMPERATURE INVERNALI TORNERANNO SOLO DA GIOVEDI' INISEME A TANTA PIOGGIA

A livello termico nulla e cambiato rispetto a ieri, ma la presenza di un tappeto di nuvole formatesi per contrasto tra aria calda africana e mar mediterraneo più freddo e umido, hanno determinato una decisa diminuzione delle temperature diurne tanto che oggi sembra quasi una normale giornata invernale. In realtà siamo di ben 8/9 gradi sopra la media del periodo e lo dimostra il fatto che in montagna ci sono valori termici vicini o superiori ai 10 gradi, in pratica temperature superiori o uguali a quelle dei nostri litorali.
La circolazione ciclonica in azione sulla penisola iberica rimane intrappolata tra l'anticiclone delle azzorre, che rimane saldo in oceano atlantico, e il nuovo anticiclone scandinavo (in formazione proprio in queste ore), che impedisce alla depressione di evolvere verso est, pertanto l'aria calda africana continua, e continuerà ancora per qualche giorno, a risalire verso la nostra penisola garantendo valori termici elevati in montagna e, da oggi, meno eclatanti su colline e litorali per questa estesa copertura nuvolosa, incapace di determinare precipitazioni al suolo, ma efficace a filtrare i raggi del sole e smorzare il riscaldamento dell'aria.
Il sistema ciclonico, non potendo evolvere a est è destinato a esaurirsi lentamente, e solo da mercoledi'/giovedi' prossimo sarà definitivamente spazzato via dal ritorno di correnti nord atlantiche, che riporteranno pioggia, distribuita più o meno equamente su tutto il territorio nazionale, e con essa anche la temperatura tornerà su valori nella norma del periodo.
Ecco nel dettaglio il tempo previsto in provincia di teramo per la prossima settimana.


LUNEDI' E MARTEDI' 8-9 GENNAIO
Estesa copertura nuvolosa che insiste su tutto il territorio abruzzese, ma con bassissime possibilità di precipitazioni. Le temperature continueranno a rimanere miti, ma non esagerate come qualche giorno fa, e solo nel caso in cui il sole dovesse riuscire a trovare uno spiraglio potrebbero salire oltre i 15 gradi nelle ore centrali del giorno. Valori non rigidi durante la notte. 

MERCOLEDI' 10 GENNAIO
L'azione ciclonica ad occidente del mediterraneo si andrà esaurendo e nel contempo si avvicineranno correnti fredde da nord/ovest. La nostra provincia potrebbe essere attraversata da un fronte perturbato proveniente da sud con pioggie estese e persistenti per tutta la giornata. Le temperature continueranno ancora a rimanere miti.

GIOVEDI' E VENERDI' 11-12 GENNAIO
Aria più fredda proveniente dai quadranti occidentali spazzerà via definitivamente la risalita di aria calda africana e andrà a formare, con discreta possibilità, un sistema depressionario sul tirreno centrale, che favorirà precipitazioni estese e persistenti su tutto il centro Italia compresa la nostra provincia. Il ritorno di temperature molto più consone al periodo favorirà il ritorno della neve sui nostri rilievi a quote superiori ai 1000 metri.

SABATO E DOMENICA 13-14 GENNAIO
Entriamo, come spesso accade, nell'intervallo in cui l'incertezza aumenta in modo elevato, e parlare del tempo del prossimo weekend diventa ingarbugliato. L'unica cosa certa sembra essere l'instabilità atmosferica, ma i modelli matematici più blasonati propongono scenari molto differenti tra loro e tra questi anche il possibile ritorno di correnti fredde orientali. Ad oggi sembra che la nostra penisola possa rimanere a confine con il grande gelo siberiano, ma basterebbe poco e tutto verrebbe stravolto. Posso solo dirvi che di certo la pausa "primaverile" di inizio anno è definitivamente conclusa.   

UN'ULTIMA COSA EXTRA METEO. GRAZIE A TUTTI PER IL VOSTRO INTERESSE PER I MIEI ARTICOLI. PROPRIO IERI, A SOLI 3 MESI DALLA SUA CREAZIONE, IL BLOG HA RAGGIUNTO 

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