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SATELLITE

lunedì 31 dicembre 2018

ULTIMO AGGIORNAMENTO 2018: CONFERMATA NEVE DAI 500/600 METRI OGGI, POI GELO E NEVE DALLA SERA DEL 2 GENNAIO

L'immagine del satellite ci mostra chiaramente la dinamica del peggioramento in atto.
Aria fredda si sta riversando in Adriatico dalle coste croate e le prime nuvole cariche di pioggia stanno abbordando le zone costiere.
Vi posto anche l'ultimissima immagine dal radar che mostra chiaramente precipitazioni in atto sulle zone costiere del teramano ed anche del pescarese/chietino. nelle prossime ore anche le zone interne saranno interessate da fenomeni.
Per quanto riguarda le temperature invece l'aria fredda si inizia a sentire. Siamo infatti quasi all'ora in cui si dovrebbero registare le massime di giornata, ma, come si vede bene dalla grafica, sono quasi tutte inferiori ai 10 gradi.
Viste le temperature attuali e l'ulteriore diminuzione prevista nelle prossime ore, in particolare dalla sera/notte, vi confermo che saranno possibili nevicate fin sui 500/600 metri.
Si tratterà comunque di un passaggio perturbato molto repentino tanto che domani la situazione andrà meglio con nuvolosità irregolare, sebbene con aria piuttosto frizzante, ulteriormente accentuata, sulle zone costiere, da ventilazione sostenuta di bora. 
Confermatissima invece l'ondata di gelo con associate nevicate a partire dal pomeriggio/sera di mercoledì 2 gennaio. Inizialmente la quota neve sarà su zone collinari, ma già dalla sera/notte, con l'irruzione gelida, le nevicate potranno raggiungere le località costiere.
Sono sommerso da richieste sull'entità della neve in arrivo, ma continuo a ripetere che sono soggette a continue rettifiche dai modelli e che, molto probabilmente, solo il nowcasting ci dirà realmente quanta ne potrà fare. Di certo non sarà una nevicata epocale e non avrà nulla che vedere con gli eventi del 2017 o anche del 2012. 
Vi posto una mappa che fa una stima dei quantitativi accumulati fino all'otto gennaio, ma, ripeto, fino allo sfinimento, potrà subire rettifiche in positivo o in negativo nei prossimi giorni.
Le uniche certezze su cui concludere questo 2018 è che dal 2 gennaio arriverà un grande freddo e che nevicherà fin sulla costa, ma per gli accumuli se ne riparlerà con maggiore attendibilità solo a poche ore dall'inizio dell'evento. 
Prepariamoci ad un evento nevoso, che definirei, normale dalle nostre parti, anche se le istituzioni è bene che siano già preparate ad intervenire sulle strade per ridurre al minimo i possibili disagi che si potranno verificare.
   






domenica 30 dicembre 2018

IL 2018 CI SALUTERA' CON FIOCCHI DAI 500/600 METRI IN SU. IL 2019 SI PRESENTERA' CON GELO E NEVE

Ci sarebbe da scrivere per un giorno intero per quanti eventi climatici si stanno verificando e per quanti ne sono in arrivo, ma mi limito ad un'estrema sintesi, coinvolgendovi in particolare sul tempo previsto per domani sera/notte e poi per l'ondata di gelo e neve prevista a partire dalla serata del 2 gennaio.
Intanto partiamo dall'analisi del satellite che ci mostra già le prime nuvole irregolari presenti sulla penisola, ma, in particolare, sul lato adriatico. Si tratta di timidi contrasti tra le acque miti del mare (13/14 gradi oggi) e aria fredda che inizia ad entrare da nord. 
Oggi però non sono previste precipitazioni, se non, forse, sull'Abruzzo meridionale ed in Molise. 
Le precipitazioni giungeranno invece nella giornata di domani, quando arriverà più freddo ed i contrasti saranno più accentuati. Vi posto una previsione delle precipitazioni ipotizzate dal modello ICON. (in alto a sinistra è indicato l'orario)
Si può osservare come le prime precipitazioni sono previste in serata con interessamento delle zone costiere e poi di quelle interne. Con l'aumento del freddo la quota neve scenderà sempre più in basso con fiocchi possibilissimi dai 500/600 metri. Quindi vi confermo per tutte le località di alta collina e montagna la possibilità di festeggiare la mezzanotte con fiocchi di neve che faranno da cornice ai fuochi d'artificio. 
L'entità delle precipitazioni sarà minimo quindi nessun allarme particolare per la viabilità, fermo restando che un buon equipaggiamento invernale della macchina associato a cautela nella guida sarà obbligatoria.
Nel primo giorno dell'anno nuovo tornerà il sole, ma sarà solo una pausa perchè ormai non ci sono più dubbi sul fatto che il 2019 si presenterà con un carico notevole di gelo ed anche con nevicate possibili dalle Marche fin sulla Puglia.
Vi posto una nuova immagine in movimento, sempre del modello ICON, che evidenzia la dinamica del peggioramento. Aria gelida si riverserà in Adriatico da nord/est dal pomeriggio del 2 gennaio ed i contrasti saranno immediati con nuvoloni carichi che, molto velocemente, giungeranno sulle coste adriatiche e poi sulle zone interne. L'impatto con il gelo farà si che le nevicate inizieranno subito a quote quasi pianeggianti per poi verificarsi, durante la notte, anche sulle coste.  

Con la grafica delle precipitazioni mi fermo alle prime ore del 3 gennaio perchè per l'aspetto legato alla dinamica precisa dei tempi e delle quantità di neve bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
Ci tengo inoltre a precisare, per tranquillizzare tutti, che si tratterà sicuramente di neve molto farinosa, quindi leggera, e che gli accumuli, in attesa di saperne qualcosa in più, non avranno nulla a che fare con il gennaio 2017.
   


     

sabato 29 dicembre 2018

FINE DELL'ANNO CON FREDDO E NEVE IN ALTA COLLINA. DAL 3 GENNAIO SEVERA ONDATA DI GELO E NEVE POSSIBILE FIN SULLE COSTE

Gli aggiornamenti serali danno ormai per scontato l'arrivo di un primo impulso freddo lunedì prossimo, ma sarà davvero breve e le precipitazioni, seppur nevose a quote relativamente basse, non dovrebbero allarmare più di tanto.
La spinta verso l'Islanda dell'anticiclone sta attivando masse di aria molto fredda, che dalla Scandinavia scivoleranno prima sui Balcani, per poi virare verso le regioni centro/meridionali della penisola. L'aria fredda che si tufferà in Adriatico scatenerà i contrasti con le acque del mare miti e così ammassi nuvolosi si spingeranno sulle coste adriatiche, dalle Marche meridionali fin sulla Puglia, per poi spingersi sulle zone interne.
Vi propongo una mappa animata dei possibili accumuli di neve previsti, decisamente minimi, dei due principali modelli di calcolo.
Il modello europeo ECMWF vede, dalla seconda parte della giornata di lunedì, accumuli che dalle zone montuose si estendono poi, in serata/notte, anche sulle zone collinari dell'Abruzzo. Parliamo solo di alcuni centimetri e basta.

 
L'americano GFS, come si vede nell'immagine sotto, ipotizza invece accumuli soltanto sui rilievi, e quindi sulle colline potrebbero arrivare fiocchi e niente più.

Insomma tempo perturbato per la fine dell'anno, ma senza nessun allarme da lanciare. Ovviamente per chi si mette in viaggio per il cenone in direzione monti basterà essere muniti di gomme termiche ed i rischi saranno davvero inesistenti.
Per quanto riguarda invece l'ondata gelida e nevosa del 3 gennaio prossimo per il momento mi limito a dire che giungono conferme del grande gelo in arrivo, ma sulle dinamiche perturbate che potrebbero essere ad esso associate, meglio rimandare ad una valutazione più seria nei prossimi giorni. Ecco gli spaghetti meteo che, come potete osservare voi stessi, risultano ormai compatti, per il periodo 3/5 gennaio, su valori vicini alla -10 a circa 1400 metri di altitudine.


AGGIORNAMENTO PER IL 31 DICEMBRE

I modelli previsionali sembrano aver inquadrato abbastanza la dinamica che ci vedrà coinvolti nell'ultimo giorno dell'anno. Dall'immagine del satellite si nota bene quel fronte nuvoloso tra Gran Bretagna e Scandinavia che si sposta verso sud/est ed è dietro a quello che si "nasconde" l'impulso gelido che, per lunedì prossimo, giungerà fin sulle coste adriatiche.
Ho cercato di descrivere nella grafica sotto il percorso che seguirà l'impulso gelido e che porterà, a partire dalla serata/notte di domani e per tutto lunedì, alla formazione di corpi nuvolosi da contrasto con le acque miti dell'adriatico, con conseguenti precipitazioni sulla nostra regione, in particolare sui settori adriatici.
L'arrivo di aria molto fredda favorirà l'abbassamento della quota neve che dovrebbe scendere fin sui 500/600 metri, ma con possibilità che qualche fiocco possa vedersi anche più in basso. Insomma sarà un fine dell'anno perturbato e per chi avrà la "fortuna" (permettetimi questa licenza di testo) di passare le ultime ore del 2018 in alta collina o in montagna sarà davvero una mezzanotte coi fiocchi.
Si tratterà comunque di un impulso molto rapido e, di conseguenza, gli accumuli, dove ci saranno precipitazioni nevose, saranno molto limitati (qualche centimetro al massimo) pertanto nessun particolare allarme per chi deve mettersi in viaggio, a patto di essere muniti di gomme termiche.
A questa sera per un ulteriore aggiornamento. 

venerdì 28 dicembre 2018

BELLO FINO AL 30 DICEMBRE POI RISCHIO NEVE A QUOTE DI ALTA COLLINA A FINE ANNO.

Permettetemi un fuori argomento......il 26 dicembre scrissi così: ...in molti mi chiedono come sarà il tempo dell'ultimo giorno dell'anno, ma, purtroppo, non ci si può ancora sbilanciare e, con estrema sincerità, mi sto divertendo molto nel leggere i vari siti che, non sapendo come illudere o deprime la gente, sparano già sentenze di grande caldo......... Io voglio continuare con la mia "meteorazionalità" ecc. ecc. 
Con immensa soddisfazione personale sono felice che, ancora una volta, la "meteorazionalità" abbia pagato e, chi aveva addirittura parlato di fine dell'anno in spiaggia, abbia preso una mega cantonata pazzesca.
Ed entriamo nel vivo del ragionamento meteo annunciandovi che questa sera la terza ipotesi (chi mi ha seguito leggendo l'articolo di ieri sera sa che avevo proposto 3 strade possibili), quella del dominio anticiclonico a fine anno, sia da bannare definitivamente. Ecco la carta che vi avevo postato ieri sera, che vi ripropongo con una enorme x a testimoniare il tramonto definitivo della "strada" numero 3.
A soli tre giorni, ed anche meno, dal possibile evento, i modelli non sono ancora del tutto convinti di quale delle due strade rimaste sia quella giusta, ma, devo anche dirvi che la numero 1 sembra decisamente la più gettonata.
Credo che, come per il Natale, immaginare un fine dell'anno con la neve, casomai affacciandosi fuori per vedere i botti della mezzanotte con i fiocchi che assumono diversi colori mentre scendono a terra, sia un sogno per molti. Bene quest'anno ci sono discrete possibilità che tutto ciò possa accadere, perlomeno a quote di alta collina, cioè 500/600 metri di altitudine. 
Dire con certezza che tutto questo accadrà è ancora presto, ma è corretto iniziare a informare tutti, senza nessun allarmismo, che potrà succedere. Vi anticipo subito che si tratterebbe di una fase di maltempo molto rapido, che inizierebbe nella mattinata di san silvestro per concludersi nelle prime ore dell'anno nuovo, con fenomeni che non dovrebbero essere molto intensi. Aria fredda dai Balcani scivolerebbe sul mare Adriatico facendo scattare i contrasti con le acque miti del mare, in uno schema barico piuttosto simile a quanto è avvenuto il giorno della vigilia di Natale, ma con un serbatoio di freddo in quota di ben altra portata tanto da favorire, come detto poco sopra, nevicate anche a quote collinari.
La cosa certissima ad oggi è che farà molto freddo, in barba a chi aveva annunciato caldo fuori stagione. Vista la concomitanza dell'evento con le feste di fine anno domani cercherò di pubblicare un articolo al mattino ed uno in prima serata in modo da tenervi aggiornati sul dettaglio della previsione di fine anno.
Prima di concludere però non posso non annunciarvi che l'anno 2019 potrebbe davvero presentarsi dai connotati glaciali a partire dal 3 gennaio. Vi propongo gli spaghi meteo del modello europeo, che sono incredibilmente compatti, o quasi, per il periodo 3-6 gennaio 2019, addirittura più di quanto non lo siano per il 31 dicembre.
Il grafico è eloquente: per il periodo 3-6 gennaio potrebbe arrivare, e a questo punto le possibilità sono elevatissime, un'ondata di gelo davvero notevole (-10 gradi di media a 1400 metri). E' presto per parlare di neve, ma di certo se venissero confermati questi valori termici, e ad essi si associassero precipitazioni, nevicherebbe dalla montagna fin sulla costa e con valori decisamente inferiori allo zero. 
Insomma, come avete potuto notare, c'è davvero tanta, tantissima, "carne al fuoco" per i prossimi giorni, quindi vi invito a seguire gli aggiornamenti. 

giovedì 27 dicembre 2018

DOMINIO ANTICICLONICO FINO AL 30 DICEMBRE. SAN SILVESTRO ANCORA INCERTO

L'anticiclone domina incontrastato su buona parte dell'Europa, ed anche sulla nostra penisola, garantendo tempo mite e soleggiato al giorno, ma la sera/notte, a causa della forte inversione termica, i valori scendono spesso e volentieri sotto lo zero termico.
L'immagine relativa alla situazione della nostra regione alle ore 20 è significativa in tal senso.
Abruzzo occidentale già sotto lo zero o quasi, ma anche nel teramano, pescarese e chietino, i valori sono già molto bassi, fin sulle coste.
La situazione non è destinata a mutare di molto, almeno fino a domenica 30 dicembre, mentre ancora molte incertezze persistono per l'ultimo giorno dell'anno, o, per essere più precisi, per le ultime ore del 31 dicembre. 
Nella mappa che segue ho indicato tre strade possibili dell'impulso gelido, proveniente dal nord Europa, che potrebbero mutare la calma atmosferica attuale.
Se dovesse verificarsi l'ipotesi 1, proprio nelle ultime ore di San Silvestro, potremmo essere coinvolti in un repentino abbassamento termico, associato anche a brevi precipitazioni, che, viste le temperature molto fredde, potrebbero divenire nevose anche a quote collinari. Se dovesse prevalere l'ipotesi 2 invece saremmo solo sfiorati dall'impulso gelido e si assisterebbe solo ad un abbassamento, neanche intenso dei valori termici, ma senza nessun fenomeno. Se infine la strada corretta dovesse essere la numero 3 allora il freddo rimarrebbe ancora lontano dalla penisola con la conseguente  persistenza, anche per la fine dell'anno e per il 1 gennaio, dell'anticiclone.
Insomma ancora qualche dubbio per le ultime ore del 2018, ma credo che entro sabato, al massimo, tutto sarà chiaro, mentre, e questo è solo un'indicazione di massima, va attentamente monitorato il tempo dei giorni successivi (3-4 gennaio 2019) perchè i modelli iniziano a proporre, tra le varie ipotesi, anche scenari molto gelidi e nevosi. Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione.

mercoledì 26 dicembre 2018

RITORNA DI NUOVO L'ANTICICLONE, MA FERMIAMOCI AL 29 DICEMBRE, ANDARE OLTRE E' UN AZZARDO FUORI LUOGO

Dopo la sfuriata perturbata delle ultime ore della Vigilia l'anticiclone ha ripreso il comando della situazione in tutta l'Europa occidentale e mediterranea, anche se la nostra penisola, ed in particolare le regioni adriatiche, sono a confine dell'imperiosa figura barica.
Nei prossimi 3 giorni l'anticiclone si rinforzerà ulteriormente garantendo tempo soleggiato, o al più velato, in mezza Europa ed anche le temperature saliranno, perlomeno durante il giorno.
Ecco infatti il quadro termico delle ore 14 che ci testimonia come buona parte della regione registri valori superiori ai 10 gradi, ma attenzione all'inversione termica notevole, che, appena dopo il tramonto, determinerà una discesa netta, con il rischio di valori vicino allo zero o anche inferiori. 
La giornata odierna può essere presa come riferimento per descrivere anche quella dei prossimi tre giorni. Soleggiato un po' ovunque, sebbene ci sia la possibilità di banchi di nebbia sempre più consistenti e duraturi nella notte e al mattino presto, a causa della staticità atmosferica e della scarsa ventilazione. Durante il giorno le temperature diverranno sempre più gradevoli, mentre dal tramonto di nuovo freddo pungente sia sulle zone montuose che costiere.
In molti mi chiedono come sarà il tempo dell'ultimo giorno dell'anno, ma, purtroppo, non ci si può ancora sbilanciare e, con estrema sincerità, mi sto divertendo molto nel leggere i vari siti che, non sapendo come illudere o deprimere la gente, sparano già sentenze di grande caldo, oppure, di fantomatiche ondate di gelo.
Io voglio continuare nella mia linea della "METEORAZIONALITA'" senza illudere o deprime nessuno e ve lo dimostro nell'immagine degli spaghi che vi posto sotto.
Questi spaghi sono del modello europeo ECMWF e credo che non abbiano bisogno di molti commenti. Le previsioni sono attendibili fin quando gli spaghi (oltre 50 curve!!!) sono compatti, cioè 29 dicembre, ed è chiaro che è azzardato, davvero molto, spingersi oltre.
Se andiamo al momento topico in cui tutti insieme urleremo il conto alla rovescia per annunciare il nuovo anno troviamo di tutto, spaghi che ipotizzano tempo bello e mite e altri che invece prospettano grande freddo e, chissà anche la neve. 
Insomma prognosi riservata almeno fino domani, o forse anche più in là, e dunque mi limito a dire : tempo bello fino a sabato 29 dicembre.

domenica 23 dicembre 2018

VIGILIA DAI DUE VOLTI: CALDA E SOLEGGIATA AL MATTINO, PIOVOSA E FREDDA DALLA SERA. NATALE FRESCO E SOLEGGIATO

Giornata di oggi che aveva ben poco di invernale e questo a causa dell'imponente anticiclone con supporto di caldo africano, che ha determinato un ulteriore aumento dei valori termici. Con l'arrivo della sera i contrasti di inversione hanno determinato la formazione di banchi di nebbia/foschia sulle vallate interne. La situazione, dopo la prima parte della giornata di domani ancora mite, è destinata a cambiare per il passaggio breve, ma intenso, di un impulso freddo proveniente dal nord Europa.
Come detto prima sarà un passaggio perturbato molto breve tanto che nella giornata di Natale tornerà il bel tempo, ma certamente con temperature molto frizzanti, che diverranno molto rigide nella notte, quando avremo valori termici anche sotto lo zero. Il bel tempo ci accompagnerà anche nella giornata del 26 e del 27 dicembre perchè l'anticiclone, sebbene con minore prepotenza, riprenderà il comando del tempo in tutto il Mediterraneo. Ancora molto ingarbugliata l'evoluzione invece per la fine dell'anno quindi vi invito a seguire i prossimi aggiornamenti, quando anche i modelli matematici di previsione avranno le idee più chiare.
Andando nel dettaglio del tempo sulla nostra regione ecco cosa ci attende per domani e per i giorni successivi.

LUNEDI' 24 DICEMBRE 
Tempo soleggiato e molto mite nella prima parte di giornata, poi arrivo di nuvole, pioggia e freddo dalla sera/notte.Visto il freddo in arrivo la quota neve, inizialmente a quote molto elevate, scenderà bruscamente verso il basso e, a fine evento, potrebbe raggiungere anche 800/900 metri. In questa immagine in movimento è ben evidente il peggioramento in arrivo per domani sera.

MARTEDI', MERCOLEDI' E GIOVEDI' 25,26 E 27 DICEMBRE 
Dopo il passaggio perturbato della notte di vigilia torna a splendere il sole durante le festività, anche se le temperature torneranno su valori più consoni al periodo. Soprattutto il giorno di Natale, mentre dal 26 dicembre, con il ritorno dell'anticiclone, perlomeno le massime di giornata saranno abbastanza miti.

VENERDI', SABATO E DOMENICA 28, 29 E 30 DICEMBRE
L'evoluzione meteo inizia ad essere molto più incerta, ma sembra che l'anticiclone possa restere agli attacchi degli impulsi nord atlantici, garantendo tempo piuttosto soleggiato anche se con temperature molto meno miti di quelle di questi giorni.
Molto confusa la previsione per l'ultimo giorno dell'anno pertanto ritengo più opportuno parlarne dopo il Natale, quando, si spera, l'evoluzione meteo sarà più chiara.






venerdì 21 dicembre 2018

TEMPO MITE FINO ALLA VIGILIA. A NATALE TORNA IL FREDDO E QUALCHE NUVOLA

L'anticiclone ha preso ormai possesso del Mediterraneo, anche se, il passaggio di una depressione nord Europea, si fa sentire anche al centro/nord della penisola con qualche passaggio nuvoloso e vento sostenuto. In Abruzzo la ventilazione, di libeccio, si fa sentire sui versanti occidentali e, soprattutto, sulle zone pedemontane. La mappa delle temperature che vi posto è emblematica in tal senso. Alcune zone dell'aquilano, compresa la città, ed alcune aree pedemontane, come Montorio al Vomano, ad esempio, registrano valori piuttosto alti (in alcuni casi superiori ai 10 gradi), mentre altrove, anche a pochi chilometri di distanza, la situazione è ben diversa. Fa specie vedere zone costiere con valori inferiori a L'Aquila.
Da domani l'anticiclone acquisirà ancora più forza e si spingerà fin verso la Gran Bretagna per la vigilia di Natale, ma questa sua manovra favorirà la discesa di aria più fredda dal nord Europa, che, nella giornata di Natale, si spingerà verso i Balcani e potrebbe, parzialmente, coinvolgere anche la nostra penisola, ed in particolare le regioni adriatiche.
In attesa del passaggio fresco/freddo di Natale ci attendono tre giorni di tempo mite e a tratti soleggiato, intervallato solo da qualche velatura o passaggio nuvoloso sterile di precipitazioni. Attenzione anche alle nebbie/foschie che potrebbero insistere, durante la notte e al primo mattino, sui fondo valle delle aree interne.
Volevo concludere con una specie di "gioco previsionale" per farvi comprendere meglio come nella meteorologia addentrarsi in previsioni di lungo periodo sia un azzardo. Da oggi e fino alla fine dell'anno concluderò l'articolo postandovi le mappe meteo, relative al 31 dicembre, dei 2 modelli matematici principali, e vedrete voi stessi come cambieranno, anche radicalmente, ogni giorno.
Iniziamo con il modello europeo che propone, questa sera, una risalita imperiosa dell'anticiclone, quasi simile a quello che avverrà davvero tra 3 giorni, con risposta gelida diretta verso l'Italia tra la fine dell'anno ed inizio gennaio. Se così fosse potrebbe essere un finale d'anno con tanto freddo e, forse, neve.
Guardando invece il suo collega americano le cose cambiano, anche se all'apparenza sembrano quasi identiche. Come potete vedere l'anticiclone, anche qui sale, ma ammanta entro se l'intera penisola italiana, facendo scivolare l'aria gelida verso i Balcani e la Grecia. Se fosse vero l'Italia vivrebbe un 31 dicembre mite e soleggiato.
Attendibilità di queste previsioni? Quasi nulle ovviamente, ma continuerò a giocare con voi anche le prossime sere e vedrete che le carte cambieranno ancora tante volte prima di stabilizzarsi.
 

mercoledì 19 dicembre 2018

IN ARRIVO L'ULTIMA PERTURBAZIONE PRIMA DELLA FASE ANTICICLONICA PRENATALIZIA


Un nuovo impulso perturbato è in azione sul centro/nord della penisola e sono in atto anche delle deboli nevicate a bassa quota, come ci evidenzia bene l'immagine del radar con la colorazione verde/gialla.
Il fronte si spinge verso sud ed entro la notte giungerà anche nelle regioni centrali con deboli precipitazioni, più probabili sui settori occidentali. Domani l'intero sistema pertubato giungerà fino al sud, mentre tornerà il sereno al nord. Da venerdì inizierà la fase mite e stabile, che ci accompagnerà certamente fino alla vigilia di Natale. 
Incerto ancora il tempo del 25 dicembre, ma di certo posso escludere, tranne colpi di scena dell'ultimo minuto, che possa essere freddo e nevoso.
Nel dettaglio sulla nostra regione si prevede già da questa notte il peggioramento con possibili deboli precipitazioni, in particolare su aquilano e area marsicana, ma senza escludere i versanti orientali pedemontani. Le nevicate rimarranno relegate a quote di montagna, anche se questa notte non si possono escludere fiocchi anche a quote quasi collinari (700/800 metri). Ecco la situazione termica in Abruzzo poco fa.

Domani la nuvolosità rimarrà estesa su tutti i settori con residue precipitazioni al mattino, ma, con il passare delle ore, iniziando dal nord dell'Abruzzo, arriveranno le prime schiarite.
Come detto prima, da venerdì avrà inizio una fase molto più stabile ed anche molto mite per il periodo, grazie all'avanzata da ovest dell'anticiclone delle Azzorre, che per il weekend avrà conquistato l'intero Mediterraneo. Da domenica arriverà anche un contributo ancor più mite dalla vicina Africa e così, con mitezza diurna e freddo da inversione termica notturna, arriveremo fino alla Vigilia di Natale.
Sulla giornata di Natale, come detto sopra, rimane ancora un po' di incertezza se possa essere una giornata soleggiata o di moderato maltempo, ma si può escludere che possano giungere irruzioni gelide.

domenica 16 dicembre 2018

PREVISIONE DELLA SETTIMANA: ATMOSFERA INVERNALE FINO A MARTEDI' POI TEMPERATURE IN GRADUALE AUMENTO

La perturbazione nord atlantica è in azione sul centro/nord della penisola e, grazie al cuscinetto molto freddo formatosi nella notte scorsa, sta favorendo nevicate fino al piano su molte regioni del centro/nord. Nevica a quote quasi pianeggianti sia in Emilia Romagna che in Toscana, ed anche sulla bassa Lombardia, in Liguria e Piemonte. Le precipitazioni si stanno spostando adesso verso le regioni centrali, dove però il maltempo vero e proprio è previsto da questa notte, e per buona parte della giornata prossima.
  In Abruzzo le temperature si sono mantenute molto basse, sebbene il tempo soleggiato di oggi, e le prime precipitazioni in atto risultano nevose a quote di bassa montagna.
Come si può notare valori molto bassi sull'aquilano e marsicano, ma anche sulle zone interne del teramano, pescarese e chietino. 
La perturbazione attuale insisterà sulle regioni del centro/sud fino a tutto domani, per poi dare spazio di nuovo al sereno, sebbene martedì il freddo sarà ancora pungente. Da mercoledì temperature in  rialzo con ancora tempo discreto. Per giovedì ci potrebbe essere spazio per un nuovo impulso nord atlantico, ma con effetti precipitativi meno intensi. Da venerdì si affaccia l'ipotesi di una fase anticiclonica molto più duratura, che potrebbe accompagnarci almeno fino alla vigilia di Natale.
Andando all'analisi dettagliata della regione ecco cosa ci attende da qui a domenica prossima.

LUNEDI' 17 DICEMBRE
La perturbazione in azione al centro/nord si sposterà verso le regioni centro/meridionali e l'Abruzzo sarà pienamente coinvolto con precipitazioni estese e persistenti, che assumeranno carattere nevoso dai 500/600 metri con possibili fiocchi anche più in basso.

MARTEDI' E MERCOLEDI' 18 E 19 DICEMBRE
Tutto il maltempo si sposterà verso l'estremo sud e già dal mattino torneranno le schiarite, ma, nel contempo, si attiveranno correnti fredde, che manterranno le temperature molto rigide. Clima meno rigido mercoledì, quando oltre al bel tempo si avrà anche un aumento delle temperature.

GIOVEDI' 20 DICEMBRE
Nuova fase debolmente perturbata per l'arrivo di una nuova perturbazione di origine nord atlantica. Possibili precipitazioni, ma in un clima più autunnale che invernale.

VENERDI', SABATO E DOMENICA 21,22 E 23 DICEMBRE
Entriamo nel campo delle previsioni meno attendibili, ma si va delineando una fase anticiclonica, quindi stabile, ed anche con clima molto mite per il periodo.

Concludo con un accenno sul Natale, la cui previsione è ovviamente ancora molto incerta, ma in cui sembra possa intanto escludersi un'atmosfera di stampo pienamente invernale, anche se tra il 25 e 26 si va delineando un cambio circolatorio importante, ma ne parleremo più in là, quando i modelli previsionali avranno le idee più chiare.

venerdì 14 dicembre 2018

WEEKEND BELLO MA MOLTO FREDDO LA NOTTE. DOMENICA SERA NUOVO PEGGIORAMENTO

Italia del centro/sud alle prese con il maltempo causato dalla depressione mediterranea che si muove lentamente verso levante. Le precipitazioni, ancora intense sui versanti occidentali, si sono trasferite anche sui settori orientali, dove però è atteso anche un brusco calo termico, che dalla notte, ed in particolare da domani, si riverserà su tutte le regioni adriatiche del centro/sud.
L'arrivo del freddo coinciderà con un netto miglioramento delle condizioni atmosferiche, infatti dopo una mattinata di sabato ancora incerta, si faranno strada le schiarite dal pomeriggio/sera accentuando il freddo. Intanto da ovest è subito pronta un nuovo fronte perturbato, che dalla serata di domenica giungerà sulle regioni di nord/ovest, per poi estendersi, nella notte e nella mattinata di lunedì sulle restanti regioni italiane.
Nella mappa postata si nota la depressione in azione a sud, che coinvolge nel maltempo le regioni del centro/sud, mentre tra Spagna e Francia agisce un'ansa anticiclonica, che domani si sposterà verso noi. La perturbazione nord atlantica spinge verso sud/est e per domenica sera giungerà fino a noi.
Per questa notte ancora precipitazioni sulla nostra regione, che dovrebbero assumere carattere nevoso a quote via via più basse per l'arrivo di aria fredda dai Balcani. Domani mattina le ultime residue precipitazioni e poi le schiarite si faranno sempre più ampie.
Dalla sera/notte grande freddo sulla regione a causa dell'inversione termica e dell'aria decisamente fredda proveniente da nord/est. Ecco la mappa delle temperature previste per sabato notte.
Nelle conche aquilane si potranno raggiungere anche valori di -10, ma anche sulle zone collinari del versante orientale si avranno valori sotto lo zero. Temperature appena sopra lo zero nelle zone costiere, ma dovuto anche al vento moderato di maestrale. Domenica soleggiata e molto fresca in attesa della nuova perturbazione atlantica.

giovedì 13 dicembre 2018

VENERDI' PIOVOSO, SABATO INCERTO E CON FREDDO IN AUMENTO, DOMENICA BELLA MA MOLTO FREDDA.

 Non c'è tregua per la nostra penisola, dopo l'episodio freddo con la neve caduta fino a quote di alta collina nella notte e al primo mattino di oggi, eccoci pronti ad affrontare un nuovo fronte perturbato, che minaccia di essere molto più intenso. Prima di procedere all'analisi del tempo dei prossimi giorni diamo però uno sguardo alla mappa termica della regione, che ci fotografa un Abruzzo ancora piuttosto freddo, ma non gelato come ieri. Versante aquilano e marsicano ancora con valori molto bassi, ma con tendenza ad un graduale aumento per l'arrivo di venti di libeccio in quota, mentre sulle restanti zone le temperature rimangono quasi ovunque superiori ai 5 gradi.  
Dall'immagine del satellite invece è possibile intuire come il nuovo fronte perturbato stia entrando, proprio in queste ore, sul Mediterraneo occidentale, dove si formerà un minimo depressionario. Già dalle prossime ore nelle regioni centrali tirreniche torneranno le precipitazioni, che saranno nevose a quote di bassa montagna, ma in rialzo rispetto a questa mattina, e questo per l'attivarsi di correnti più miti meridionali, che smorzeranno il freddo attuale.   
Nella mappa che vi posto di seguito ho indicato il percorso del minimo depressionario per i prossimi giorni. Domani sera sarà in Sicilia, per poi virare verso est e raggiungere le isole greche per domenica. Lo spostamento del minimo è importante per capire bene la predisposizione delle correnti ed il conseguente cambiamento delle temperature, anche nei bassi strati. Come detto poc'anzi stanno entrando in azione correnti meridionali, e questo dovuto al movimento antiorario della depressione, con l'effetto di favorire la formazione di corpi nuvolosi carichi di umidità, ma anche molto meno freddi. Da sabato, cioè quando il minimo si sarà spostato verso lo Ionio, l'ampia circolazione depressionaria andrà a pescare aria molto fredda dai vicini Balcani e così, a partire dalle regioni del nord/est, inizierà un nuovo crollo termico. In un primo momento l'aria fredda entrerà in contrasto con l'aria più umida favorendo un repentino crollo della quota neve, che scenderà fin verso l'alta collina (500/600 metri), successivamente i contrasti andranno scemando e subentrerà solo aria fredda con la possibilità di diffuse gelate notturne nella notte tra sabato e domenica.  
Insomma ci attende un venerdì piuttosto perturbato, ma con freddo meno pungente, una prima parte di sabato instabile e con freddo in intensificazione ed una domenica discreta ma decisamente fredda, anche di giorno.

mercoledì 12 dicembre 2018

NEVICATE FIN SUI 600 METRI DALLA NOTTE POI BREVE PAUSA. DA VENERDI' ALTRE PRECIPITAZIONI

Prima di entrare nei dettagli della previsione una doverosa precisazione visto che oggi ho sentito parlare da più parti del 13 dicembre come il giorno più corto che ci sia. In realtà il giorno più corto sarà il 21 dicembre prossimo, cioè quando avverrà il solstizio d'inverno (per la precisione alle 10:07) perchè è il giorno in cui il sole raggiungerà la posizione più "lontana" dall'emisfero nord e quindi in cielo sarà il giorno in cui la sua traiettoria sarà più bassa.
Perchè allora si persiste con questo grossolano errore di data? Le spiegazioni plausibili sono due: la prima di stampo storico/religioso è legata al fatto che, prima dell'avvento del calendario gregoriano (1582), la festa di Santa Lucia avveniva in prossimità del solstizio d'inverno; la seconda più tecnica è legata al fatto che in prossimità del 13 dicembre si ha il momento in cui il tramonto arriva prima (il 21 dicembre per capirci avviene già 3 minuti più tardi), ma è l'alba a non essere quella più ritardataria.
Torniamo ora alle previsioni vere e proprie. Continua il gran freddo che, anche in queste ore è davvero pungente.
Si nota come tutta la regione registri valori inferiori ai 5 gradi, anche sulla costa, e come i settori occidentali siano quasi ovunque sotto lo zero.
Che cosa accadrà tra poco? Come si può notare dall'immagine del satellite un fronte perturbato sta entrando in Mediterraneo e punta proprio le regioni centrali; nella notte si andrà a sovrapporre al cuscinetto freddo che si trova a valle così che le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso a quote piuttosto basse (600/700 metri). 
Domani mattina il cuscinetto freddo si andrà smorzando e correnti meno fredde andranno a sostuire quelle settentrionali. Ci sarà una breve pausa in attesa dell'arrivo di un nuovo impulso perturbato atlantico che, questa volta porterà maltempo molto più intenso e persistente, con la possibilità, sempre più concreta, di attrarre, il giorno di sabato, aria più fredda dai balcani e causare un nuovo episodio a carattere freddo con neve a quote relativamente basse. Domani cercherò di entrare nei dettagli del tempo previsto per il weekend.
Per concludere ecco la situazione dal radar poco fa.
Come si può notare sono già in atto deboli precipitazioni tra Toscana, Umbria e Lazio. Nella notte si estenderanno anche ai settori aquilano e marsicano dove sarà neve quasi ovunque, sebbene non si tratterà di precipitazioni intense, mentre sul settore orientale le precipitazioni sono previste in tarda nottata e al mattino. Anche qui saranno a carattere nevoso sin dai 600/700 metri con la possibilità, prima del giorno, di vedere fiocchi anche poco più in basso. 
Dal pomeriggio netto miglioramento del tempo, ma soltanto momentaneo, perchè da venerdì giungeranno altre precipitazioni.




martedì 11 dicembre 2018

MERCOLEDI' SOLEGGIATO, MA DALLA SERA/NOTTE PIOGGIA E NEVE A QUOTE DI ALTA COLLINA

La giornata è stata, sebbene il sole, piuttosto frizzante, ma è la notte quella in cui il freddo diverrà protagonisto assoluto. Ecco il quadro termico registrato in Abruzzo poco fa, che parla da se.
Valori già sotto lo zero in molte località dell'aquilano e della marsica, ma anche sul teramano, sul pescarese e chietino le temperature sono già vicine allo zero.
Domani mattina quasi tutta la regione andrà sotto lo zero, poi arriverà il sole a scaldare l'aria e rendere le temperature meno rigide.
E' importante osservare la situazione del satellite adesso perchè ci evidenzia, da una parte l'insistere dell'aria fredda scandinava sui Balcani e, parzialmente, sulla penisola Italiana, ma dall'altra l'avanzata da ovest di un fronte nuvoloso umido e mite, che proprio nella seconda parte di giornata di domani arriverà in Italia andandosi a sovrapporre all'attuale cuscinetto freddo.
Questa combinazione farà si che, dalla serata/notte di domani e nelle prime ore del mattino, le precipitazioni diverranno nevose a quote di bassa montagna e, non si può escludere, anche a quote di alta collina (600/700 metri). Il fronte giungerà da ovest e le prime regioni ad essere coinvolte nelle precipitazioni saranno quelle del nord/ovest e tutte le centrali tirreniche, mentre solo nella notte arriveranno anche sui settori adriatici. 
Dopo il passaggio del fronte umido Atlantico l'alimentazione fredda scandinava sarà definitivamente spazzata via e le correnti umide e più miti occidentali torneranno a farla da padrona. 
Da valutare bene invece gli effetti del secondo impulso perturbato Atlantico, previsto arrivare in Mediterraneo tra giovedì e venerdì, perchè ancora non è chiaro dove si andrà a formare il minimo di pressione, e dalla sua posizione dipenderà anche la possibilità, o meno, di attrarre aria fredda presente nei vicini Balcani. Entro domani sera i modelli dovrebbero trovare una linea comune e ve ne darò conto.
Per concludere cosa ci attende in Abruzzo? Tempo soleggiato al mattino su tutta la regione, dal pomeriggio le prime nuvole che andranno a coprire il settore occidentale e le prime piogge e/o nevicate. A tal riguardo la presenza del cuscinetto freddo su cui si sovrapporrà l'aria umida del fronte farà si che la neve possa scendere, nella notte, anche su quote di alta collina.
Freddo grande protagonista intanto questa notte con minime che toccheranno anche i -4/-5 sulle conche aquilane e valori sotto zero anche su tutto il settore orientale.

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