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SATELLITE

mercoledì 28 febbraio 2018

DOMANI HA INIZIO LA PRIMAVERA METEOROLOGICA, MA L'INVERNO NON DEMORDE


Tra meno di 4 ore l'inverno meteorologico lascerà spazio alla primavera, ma a dir la verità l'atmosfera di domani mattina sembrerà tutt'altro che mite. Gli "ingredienti" per la neve da addolcimento ci sono tutti ora tocca mescolarli bene prima di "servirla in tavola".
Chiedo scusa se uso un po' di ironia, ma è per sdrammatizzare e sminuire un evento che sarà assolutamente minimo dalle nostre parti. Certamente neve più significativa nel nord Italia, ma comunque accumuli non superiori a quelli avuti da noi lunedì mattina.
Vi propongo il primo ingrediente, cioè il cuscinetto freddo che si trova al suolo. Sono le temperature di poco fa sulla nostra regione, che, come potete notare voi stessi, sono quasi tutte negative. 
  In questa seconda immagine, in movimento, potete notare l'avanzare della perturbazione atlantica, cioè il secondo ingrediente, che rappresenta il fronte mite che si muoverà sopra il cuscinetto freddo.
 Si può osservare dal radar che la perturbazione sta elargendo le prime precipitazioni sulle aree tirreniche, ma ci vorranno ancora alcune ore prima che possano arrivare anche sulla nostra provincia. 
Le precipitazioni potrebbero risultare nevose anche a quote basse proprio perchè i fiocchi, scendendo su un cuscinetto molto freddo, non subiranno il processo di scioglimento, ma l'aria relativamente calda in quota inizierà il suo processo di erosione del freddo e così, dopo una fase nevosa, tutto si traformerà in pioggia.
Ed ecco infine quello che dovrebbe essere il risultato della combinazione dei due ingredienti: alcuni centimetri di neve e niente di più. Certamente al nord gli accumuli saranno superiori, ma comunque solo sull'appennino tosco/emiliano si andrà oltre i 20 cm (colore rosso).

Insomma l'inverno meteorologico si congederà lasciandoci un bianco ricordo, ma, a dirla tutta, non sono sicuro che voglia andar via definitivamente, di certo si concederà una lunga pausa, poi vedremo se nella seconda metà di marzo vorrà emettere un ultimo "ruggito" gelido.
Da venerdì infatti, sebbene la pioggia diverrà la protagonista per molto giorni, avremo senza dubbio temperature più miti e consone alle medie del periodo, e forse anche qualcosa in più. 

martedì 27 febbraio 2018

PREVISIONI PER I PROSSIMI DUE GIORNI E CHIARIMENTI CONTRO IL TERRORISMO GIORNALISTICO

Gira sul web quello che io definisco terrorismo giornalistico o, se volete, americanate, riguardo il big snow in arrivo o cose del genere.
Iniziamo subito con il dire che, il possibile evento nevoso di giovedì, si definisce tecnicamente "nevicata da addolcimento o da cuscinetto freddo", cioè la circostanza in cui un fronte perturbato relativamente caldo scorre sopra un "cuscinetto freddo" al suolo, formatosi dopo una severa ondata di gelo (ed è il caso attuale della nostra penisola) e favorisce neve fino a quote molto basse, fino a quando non avviene il rimescolamento dell'aria che trasforma la neve in pioggia. E' la tipica nevicata che avviene in pianura padana e, raramente, al centro Italia. Pensate che cosa più umana e carina annunciare la neve da addolcimento invece di annunciare il "big snow"? L'avessero annunciato l'anno scorso, che veramente fu un BIG SNOW, forse avremmo avuto qualche tragedia in meno da raccontare!!!
Ed ora entriamo nel dettaglio delle stime di neve previste e vi renderete conto voi stessi che non avverrà nessuna clamorosa "catastrofe" nevosa.

MODELLO EUROPEO

La mappa rappresenta la stima di neve del modello europeo da oggi e fino a tutto giovedì. Salta all'occhio come quasi tutta la penisola sia colorata di verde, cioè abbia accumuli nevosi, ma vi invito a soffermarvi sulle quantità, che non superano mai i 35 cm se non a confine tra il Piemonte e la Francia, e per grande parte d'Italia, noi compresi, non va oltre i 5-15 cm. Domanda lecita: dov'è il grande nevone? Non saprei!!!

MODELLO AMERICANO
Non bisogna mai seguire un solo modello di previsione ed allora eccovi le previsioni del modello americano, che non si discosta di molto da quello europeo sulle quantità.

MODELLO TEDESCO 

Ed infine la mappa del modello tedesco ICON e anche in questo caso non si va oltre i 30/35 cm sulle zone dell'appennino tosco-emiliano, e molto meno sulle restanti zone interessate. 

Domani usciranno anche le carte del Consorzio LAMMA e ne sapremo ancora di più e meglio, ma aldilà di tutto sembra scontato che non ci sarà nessun clamoroso evento nevoso, men che mai dalle nostre parti in cui potranno cadere solo alcuni centimetri (10 cm per esagerare)  e solo nelle zone montane e collinari. 

Per la giornata di domani invece ci attende un tempo in graduale miglioramento, ma con temperature notturne molto rigide, che potranno sfiorare i 10 gradi sotto lo zero nelle zone collinari. Ancora crollo termico con l'arrivo del tramonto in attesa della possibile "nevicata da addolcimento" della notte e prima parte di giovedì. 



  


AGGIORNAMENTO FLASH. GRANDE GELO NOTTURNO E DA QUESTO POMERIGGIO POSSIBILI DEBOLI NEVICATE


Un minimo depressionario si muove sul basso Tirreno e sta favorendo nevicate a quote molto basse sulla Campania. Insiste anche aria fredda da nord/est che favorisce nevicate in Romagna e nelle Marche. Lo scivolamento del minimo depressionario verso la Puglia favorirà possibile nevicate fin sul Salento e nel contempo potranno verificarsi contrasti anche sulle regioni adriatiche coinvolgendo la nostra regione, in particolare dal pomeriggio/sera. I fenomeni comunque dovrebbe risultare deboli. 

lunedì 26 febbraio 2018

IN ARRIVO DUE GIORNI DI AUTENTICO FREEZER E POI LA RISALITA, MA IL GIOVEDI' POTREBBE RISERVARE ANCORA BIANCHE SORPRESE. DA MONITORARE

Questa foto che immortala la situazione delle temperature alle 20:15 parla da sola senza bisogno di ulteriori commenti. Prepariamoci a minime da capogiro domani mattina con molte località di montagna e collina che andranno oltre i -10.
   Per quanto riguarda il tempo che ci attende certamente farà notizia il grande gelo, sia domani mattina presto, ma anche durante il giorno, quando a mala pena si riuscirà a salire oltre lo zero.
La dinamica del satellite ci evidenzia come la depressione tirrenica è ormai oltre la Puglia, ma sulle zone adriatiche persiste una blanda circolazione di richiamo gelido dai Balcani, che sta favorendo precipitazioni sulla Romagna e sulle Marche settentrionali. Sulla nostra regione nuvolosità irregolare. Domani la situazione non subirà sostanziali cambiamenti con nuvolosità irregolare, in particolare sulle zone costiere, con possibili brevi precipitazioni nevose possibili, ma che non porteranno nessun disagio. Mercoledì la situazione dovrebbe andare anche meglio con il sole che dovrebbe fare la comparsa con maggior regolarità, ma sempre in un contesto termico estremamente rigido.
Da monitorare invece l'evoluzione del tempo di giovedì prossimo perchè, è vero che avremo una imperiosa risalita delle temperature, ma il tutto accompagnato dall'avanzata di un fronte perturbato atlantico mite, che inizialmente si muoverà sopra al cuscinetto gelido della notte e quindi potrebbe favorire nuove nevicate, cosidette da scorrimento, a quote molto basse, forse anche di pianura.
Come ho detto prima evoluzione ancora da monitorare perchè i principali modelli non hanno ancora un'unità di vedute. Vi propongo in tal senso tre evoluzioni differenti.
 
GEM (modello canadese)

Con questa evoluzione la nostra regione sarebbe colpita in pieno dal maltempo, che impatterebbe sulle regioni tirreniche centrali per poi spingersi verso quelle adriatiche, ed in un secondo momento verso nord.

GFS (modello americano)
Il modello americano invece prevede un'entrata molto più settentrionale e quindi la nostra regione sarebbe solo sfiorata dal maltempo, mentre sarebbe il nord Italia ad essere maggiormente coinvolto da nevicate da scorrimento.

ECMWF (modello europeo)
 Per ultimo vi propongo l'evoluzione del modello europeo che si avvicina, come dinamica, al modello canadese, ma nel contempo evidenzia la possibilità che la perturbazione possa essere frenata dal muro appenninico smorzando o scartando del tutto la possibilità che nevicate possano estendersi sulle zone adriatiche.
Siamo a poco più di 48 ore da questa possibile evoluzione meteorologica e le idee non sono ancora chiarissime e questo la dice lunga su come sia complesso fare previsioni. A domani per saperne di più su cosa accadrà giovedì prossimo.  


ANCORA POSSIBILI DEBOLI NEVICATE, MA ADESSO ATTENZIONE AL GRANDE GELO DELLA NOTTE

Ecco la situazione da satellite ripresa dal sito 3B METEO. 
La perturbazione che ci ha interessato durante la notte, dalle coste sino alle montagne, sta lentamente scivolando verso sud/est. Si nota bene come il minimo di pressione, adesso posizionato poco a sud del golfo di Napoli, si muova in direzione della Puglia, che raggiungerà in serata.
Intanto, dopo essere stato spettatore, l'Adriatico si è messo in azione e si nota bene come nuvole stiano minacciosamente formandosi a largo delle coste della Romagna e delle Marche, e presto investiranno l'entroterra delle regioni esposte. Sulla nostra provincia si potranno ancora verificare delle brevi nevicate nel pomeriggio  per effetto della coda della perturbazione tirrenica, ancora in azione nelle zone del centro Italia, e poi si dovrà monitorare il mare adriatico, che potrebbe "sfornare" nuvole cariche di neve. In tal caso saranno le zone costiere e quelle del vicino entroterra ad essere le più coinvolte in fenomeni, ma non si può escludere che qualcosa possa giungere anche fino alla pedemontana. 
Il vero nemico della sera/notte e, soprattutto, del primo mattino è certamente il grande gelo.
Guardate la situazione termica delle ore 11:15 sulla nostra regione. In pratica, fatta eccezione per alcune località costiere, siamo al freezer e siamo ai massimi di giornata. Dal pomeriggio inevitabile crollo verso valori notevolmente inferiori allo zero. Massima attenzione per tutti perchè, aldilà della pulizia delle strade o dei marciapiedi, il ghiaccio potrebbe essere un serio pericolo per tutti.
Sul tempo di domani e dei prossimi giorni vi aggiornerò questa sera.          

domenica 25 febbraio 2018

PREVISIONI DELLA SETTIMANA: GRANDE GELO FINO A MERCOLEDI' POI SCIROCCATA CHE PORTERA' I VALORI APPENA SOPRA LA NORMA DEL PERIODO



Da poche ore siamo stati "abbracciati" dal gelido respiro proveniente da est e lo saremo ancora fino a mercoledì prossimo. In questa fase gelida su buona parte della penisola ci saranno occasioni per episodi nevosi fin sulla costa. In particolar modo durante la notte e nella prima parte della giornata di domani. La fase perturbata però potrà durare anche nei giorni successivi con nuove occasioni per nevicate, meno persistenti ma possibili fin sulle coste.
A partire da mercoledì una depressione atlantica, che si spingerà a largo della penisola iberica, riuscirà ad attrarre a sè la parte più settentrionale dell'imponente circolazione gelida europea e questo favorirà la risalita di aria più mite dall'Africa, che entro la giornata di giovedì 1 marzo riuscirà a riportare le termiche su valori normali o anche appena sopra la media del periodo. Questo richiamo caldo sarà accompagnato però da nuvolosità compatta e carica di pioggia, che, in una prima fase, potrebbe scorrere sopra il cuscinetto gelido preesistente favorendo ancora fenomeni nevosi a quote molto basse. Da venerdì si tornerà ad una situazione nella norma ma con forte instabilità possibile.

nello specifico della nostra provincia ecco il quadro della settimana:

LUNEDI' 26 FEBBRAIO
La giornata di domani dovrebbe essere la giornata di intenso maltempo su tutta la provincia. Il gelo in ulteriore intensificazione dalla notte e la probabile formazione di un minimo sul basso tirreno potrebbero favorire estese e persistenti nevicate su tutto il territorio provinciale. Sarà la fase in cui saranno possibili i maggiori accumuli. Minimi sulle zone costiere e più consistenti, ma senza valori estremi nelle zone interne.

MARTEDI' 27 FEBBRAIO
L'allontanamento del minimo depressionario verso sud/est dovrebbe ridurre di molto i fenomeni precipitativi, che però si potranno verificare ancora durante buona parte della giornata.

MERCOLEDI' 28 FEBBRAIO
Più che per le precipitazioni la giornata di mercoledì potrebbe rimanere impressa per i valori termici che potrebbero divenire davvero molto bassi. Valori minimi che potrebbero toccare o sfiorare la -10 anche su zone collinari.

GIOVEDI' 1 MARZO 
Il grande gelo inizierà la ritirata verso nord/est a causa del richiamo caldo africano. Tutto questo sarà accompagnato da nuvole e precipitazioni. Lo scorrimento di aria umida e mite sopra il cuscinetto freddo potrebbe garantire ancora nevicate a quote molto basse nella prima parte di giornata. Con il passare delle ore le temperature saliranno e la grande ondata di gelo potrà dirsi archiviata.

VENERDI', SABATO E DOMENICA 2-3-4 MARZO
Il clima nella norma a livello termico andrà a braccetto con forte instabilità e sarà ancora poco lo spazio in cui il sole potrà essere protagonista. 

IL FREDDO E' ARRIVATO MA LE PRECIPITAZIONI LATITANO ANCORA. IL MALTEMPO VERO E PROPRIO ARRIVERA' A PARTIRE DALLA NOTTE

E' arrivato il freddo, anche se quello più intenso giungerà nella notte e ci terrà compagnia fino a mercoledì. Quelle che invece stanno mancando fino ad ora sono le precipitazioni, che risultano molto deboli e con tassi di umidità molto elevati, tanto che in molte località non sta nevicando neanche con 1 grado. Le immagini del satellite aiutano a capire il perchè.
 L'aria veramente gelida sta entrando, in quota, da nord/ovest e si dirige verso sud/est, cioè verso le regioni centrali.
Il mare adriatico in pratica è spettatore assente e così, sebbene ci siano le condizioni climatiche per neve anche a quote molto basse, se non di pianura, il maltempo vero e proprio sta slittando di qualche ora.
  In questa grafica si può notare come il grande gelo in quota, arrivato al nord Italia, effettuerà, nelle prossime 18/24 ore, una vera e propria rotazione, spingendosi verso le regioni centrali.
Ad accentuare i fenomeni ci penserà, inoltre, la formazione, a questo punto fortemente probabile, di un minimo sul tirreno meridionale (nel gergo meteo chiamato Ponza Low) che favorirà precipitazioni intense sulle regioni tirreniche (ho saputo da poco della chiusura precauzionale delle scuole di Roma), ma anche sulla nostra provincia e regione.
Insomma per il momento saltato, almeno parzialmente, un primo contributo da parte dell'adriatico, ma il vero maltempo arriverà durante la notte e nella prima parte di lunedì.



ARIA FREDDA CHE STA GRADUALMENTE ENTRANDO. ENTRO SERA/NOTTE NEVICATE ANCHE SULLA COSTA

Ecco la situazione aggiornata dal satellite. Si nota bene, dal movimento delle nuvole, come l'aria fredda stia scivolando lungo le coste adriatiche settentrionali verso quelle centrali. La nostra provincia sembra essere, in questo momento, nella linea di confine tra l'aria gelida e l'aria meno fredda, ma le temperature stanno comunque continuando a scendere, sebbene stiamo avvicinandoci alle ore centrali di giornata, che di norma sono quelle che registrano i valori di temperatura più alti.
La neve sta scendendo su quote di alta collina, ma molto presto subirà un netto calo ed entro notte anche le zone costiere saranno interessate da fenomeni nevosi.
Ecco il quadro di poco fa delle temperature in Abruzzo.
   

L'ARIA FREDDA STA ENTRANDO IN ADRIATICO

Dal satellite immagini chiare. Il freddo sta entrando e si notano i primi contrasti significativi in mare adriatico. Sulla nostra provincia permane un richiamo sciroccale, che sarà spazzato via tra poche ore dall'arrivo di aria sempre più fredda.
Da questa mappa si nota come domani mattina saremo sotto una -4 in quota e saranno possibili nevicate a quote collinari. Con il passare delle ore il freddo sarà sempre più pungente e la neve conquisterà terreno verso le zone costiere.
Nel primo pomeriggio dovremmo essere sotto una -6 in quota e le nevicate saranno possibili anche su località di pianura.

In serata irromperà la -8 che sancirà l'arrivo del gran freddo in quota e le nevicate diverranno estese su tutto il territorio provinciale. 

sabato 24 febbraio 2018

AGGIORNAMENTO FLASH SUL MALTEMPO GELIDO IN ARRIVO

Dal satellite in movimento (le immagini si riferiscono al periodo del tramonto) si può notare come la nostra provincia sia interessata ancora da nuvolosità compatta e capace di favorire precipitazioni, non più estese e intense come in mattina e nel primo pomeriggio, ma comunque presenti. Se osservate invece nella zona settentrionale del mare adriatico si nota già una blanda nuvolosità ed è proprio da quella parte di mare che dovrebbero comparire tra poche ore i primi contrasti significativi, che testimonieranno l'irruente entrata del freddo sulle acque temperate del mare. Durante la notte l'aria fredda irromperà in modo più massiccio e repentino sarà la formazione di corpi nuvolosi, che poi andranno ad impattare sulle coste esposte. Come si dice in questi casi entriamo in nowcasting, cioè nella valutazione della situazione live, attraverso le immagini del satellite e dei radar delle precipitazioni. Il primo strumento (immagini satellitari) è quello che vi ho postato sopra, il secondo invece è quello che vi posto appena sotto (radar delle precipitazioni), che evidenzia come la nostra regione sia interessata ancora da fenomeni.  

ORMAI POCHE ORE E ARRIVERA' IL BURIAN

L'animazione del satellite inquadra bene la situazione attuale. Italia ancora alle prese con forte maltempo, ma è già ben evidente, in alto a destra, il movimento dell'aria gelida che sta avanzando, davvero come un vero e proprio muro, verso la nostra penisola. Dalle prime ore di domani si tufferà sulla pianura  padana e sul mare adriatico settentrionale, per poi dilagare verso sud. 
 Ecco l'animazione delle termiche a 850 hpa (circa 1400 metri) che evidenziano bene le tempistiche dell'arrivo del freddo ed anche la direzione. A fine domenica buona parte del centro nord orientale della penisola sarà sotto la -10.
 Ecco invece la possibile evoluzione del maltempo a partire dalla mezzanotte di oggi e fino alla mezzanotte di domenica. In azzurro la pioggia, in verde la neve. Si può notare come sin dal mattino di domani tutta la pedemonatana appenninica, sarà interessata da fenomeni nevosi, che, con il passare delle ore, si estenderanno verso le zone costiere.
Infine vi propongo una mappa del modello ICON delle stime di accumulo nevoso fino al mattino di giovedì 1 marzo. Aldilà dei centimetri esatti di accumulo la cosa importante da dire è che farà molto freddo e ci saranno precipitazioni nevose dalla costa alla montagna.  


venerdì 23 febbraio 2018

IL MALTEMPO NON DA TREGUA E CONTINUERA' CON FORTI PRECIPITAZIONI ANCHE DOMANI, PRIMA DELL'ARRIVO DEL GRANDE FREDDO E DELLA NEVE

PREMESSA IMPORTANTE

FARA' UN GRANDE FREDDO, CI SARANNO NEVICATE, FORSE ESTESE E PERSISTENTI PER PIU' GIORNI, MA E' FUORI LUOGO FARE PARAGONI CON L'EVENTO ESTREMO DEL GENNAIO 2017. 
LA NEVE SARA' FARINOSA E QUINDI MOLTO LEGGERA; GLI ACCUMULI POTRANNO RISULTARE ANCHE IMPORTANTI, MA NON TALI DA DETERMINARE DISAGI ESTREMI COME L'ANNO PASSATO.
SONO SICURO CHE LA MACCHINA ORGANIZZATIVA DEGLI INTERVENTI, DOPO GLI ERRORI DEL PASSATO, DIMOSTRERA' EFFICIENZA ASSOLUTA, PERTANTO INVITO ALLA MASSIMA CAUTELA NEGLI SPOSTAMENTI, MA ANCHE A VIVERE CON GRANDE SERENITA' IL MALTEMPO IN ARRIVO.    


Parlando di meteo ecco la situazione scattata dal satellite poche ore fa. 

L'Italia, che si fa fatica a riconoscere perchè totalmente ricoperta di nuvole, è sempre alle prese con una vasta circolazione depressionaria, che favorisce precipitazioni su buona parte della penisola. Oggi anche il nord è stato coinvolto nel maltempo e la neve ha fatto la sua comparsa anche nelle zone pianeggianti. Dalle nostre parti le precipitazioni sono state persistenti, anche se la quota neve ha subito un leggero rialzo a causa dell'azione più mite dei venti meridionali.
Intanto il Burian si è già messo in moto verso l'Europa ed ha già invaso le regioni baltiche. Domani sera arriverà sull'Europa centrale ed anche sui vicini Balcani, per poi tuffarsi in mare Adriatico domenica. 
Da noi,invece, domani dominerà una circolazione depressionaria e le piogge risulteranno davvero intense, soprattutto sulla nostra regione, ma con quota in ulteriore rialzo in mattinata e discesa, prima graduale, poi più significativa, in serata/notte. 
Le precipitazioni continueranno ad insistere anche nella giornata di domenica, quando però l'aria fredda irromperà con sempre maggiore irruenza sulla nostra regione e favorirà un brusco calo della quota neve.
Vi propongo una possibile dinamica delle precipitazioni nevose dal 25 fino al 27 febbraio. 
Come potete osservare voi stessi, con il passare delle ore, la neve conquisterà sempre più territori e già nella notte tra domenica e lunedì potrebbe estendersi fin sulle coste. 
(Il modello del sito IL METEO.NET fa partire gli accumuli dalla giornata di oggi,perciò se vedete accumuli sul nord Italia e parte del centro si riferiscono principalmente a quelli che si verificheranno tra questa sera e domani). 
Quella proposta è una delle tante  simulazioni possibili perchè, come detto più volte, è davvero difficile oggi, domani lo sarà un po' meno, fare stime davvero precise sugli accumuli possibili. 
 In questa altra mappa elaborata dal sito IL METEO.NET invece, sempre relativa alle previsioni del modello Europeo ECMWF, vi riassumo quelle che potranno essere le temperature alle ore 12.00 e alle ore 00.00 di lunedì e di martedì prossimo. Salta all'occhio come una buona fetta del territorio nazionale, e direi quasi tutta la provincia, non riuscirà mai a superare lo zero termico di giorno e diverrà blu la notte, cioè con valori di gran lunga sotto lo zero e molto più vicini ai -10 gradi.
Domani conto, grazie al supporto di modelli come LAMMA e BOLAM, di poter dare stime più precise sugli accumuli, ma con la certezza, come già detto in premessa, che non arriverà "l'apocalisse bianca". 


giovedì 22 febbraio 2018

MODELLI TUTTI CONCORDI SULL'ARRIVO IMPONENTE DEL GELO SULLA NOSTRA PENISOLA E LE REGIONI ADRIATICHE, INEVITABILMENTE, SARANNO LE PIU' COLPITE

Iniziamo ad entrare nei dettagli del gelido evento in arrivo a partire da domenica 25 febbraio.
Vi posto questa carta del modello europeo ECMWF relativa all'intero emisfero nord del pianeta per farvi ben comprendere che cosa sta per accadere. Un imponente ed infinito corridoio anticiclonico si eleverà fin quasi a toccare l'estrema Russia asiatica e in senso opposto scorrerà aria gelida di origine Siberiana, l'ormai famoso Burian o più correttamente Buran, che da domenica prossima impatterà sulle regioni adriatiche con valori termici davvero estremi (i modelli ormai si muovono su un range compreso tra -10 e -15 a 850 hpa). 

 Il gelo invaderà tutto il centro/nord della penisola con valori davvero notevoli in quota, ma anche a livello del mare. Vi posto questa mappa del modello americano GFS che stima queste temperature al suolo al mattino di martedì 27 febbraio. 
E' indiscutibile che un muro gelido, perchè credo sia la metafora più azzeccata per immaginare quello che impatterà con le acque del mare Adriatico, produrrà contrasti incredibili dando vita alla formazione di corpi nuvolosi, che si spingeranno sulle coste adriatiche e poi verso l'interno scaricando le precipitazioni, ovviamente nevose dalle coste fino ai rilievi.
A tutto questo bisogna aggiungere, ed è elemento non da poco, che l'aria gelida si innescherà su una circolazione, che poi è quella in atto da giorni, di tipo depressionario quindi la formazione di minimi al suolo potranno esaltare i fenomeni. Comunque, giusto per approcciare sulle zone interessate dai fenomeni nevosi, vi posto queste due ipotesi proposte dai due modelli principali: ECMWF e GFS.

GFS (modello americano)
 La prima immagine si riferisce all'accumulo di neve alla mezzanotte del 24 febbraio mentre nel secondo scatto si passa alla mezzanotte del 26 febbraio. Come potete osservare voi stessi tutto il centro Italia adriatico, ma in parte anche il lato tirrenico, sarà coinvolto in precipitazioni ed in accumuli più o meno consistenti.

 ECMWF (modello europeo)
    In questa seconda immagine in movimento le tempistiche sono identiche, ma le zone coinvolte in accumuli nevosi sono notevolmente più ampie. 

Siamo solo all'inizio di un'analisi più dettagliata dei fenomeni e dei possibili accumuli, che diverrà sempre più precisa con il passare dei giorni. Per il momento è solo utile informare tutti che la nostra provincia sarà coinvolta da fenomeni nevosi ovunque, dalla costa alla montagna, e che farà davvero molto freddo, anche durante le precipitazioni nevose.

PRIMA DEL BURIAN ATTENZIONE ALLA TANTA PIOGGIA PREVISTA NEI PROSSIMI DUE GIORNI

Prima di passare all'analisi del tempo per i prossimi due giorni un doveroso ringraziamento a Giancarlo Falconi che, nel suo articolo di oggi sul sito "I DUE PUNTI", mi ha citato come sito meteo locale da seguire 
..... Dopo aver studiato (per diletto) molte mappe di modelli americani ed europei come ecmwf e dopo aver letto diversi siti di seri meteorologici e vi consiglio nella nostra zona "Montorio in Meteo" .... 

DAVVERO GRAZIE PER LA STIMA   

Siamo tutti concentrati, io per primo, sul grande evento gelido di domenica prossima, ma devo purtroppo concentrare la mia analisi sui prossimi due giorni perchè il maltempo non molla affatto la presa ed anzi rincara la dose per i prossimi due giorni in termini di quantità di pioggia.
Partiamo dall'analisi della animazione del satellite. Si nota una imponente circolazione depressionaria che, in pratica, coinvolge tutte la penisola. Noi siamo già da alcune ore interessati da precipitazioni estese e persistenti, che, visto il freddo ristagnante alle basse altitudini, diventa neve a quote collinari. L'aria più mite e umida scorre sopra quella fredda e così il mix è perfetto per avere neve a quote molto più basse di quelle ipotizzabili; nelle prossime ore però il freddo dovrebbe gradualmente diminuire e la quota neve è destinata a salire ed anche di molto.
  Ho inserito nel titolo la parola attenzione perchè le precipitazioni nelle prossime 48 ore potranno essere consistenti. Non tanto nella giornata di domani in cui si ipotizzano 20/30 mm di acqua complessiva, quanto per la giornata di sabato in cui invece gli accumuli complessivi potrebbero superare di molto i 50 mm.
Insomma massima cautela anche per domani e sabato, in particolare in quelle strade provinciali, che risultano già dissestate. A dopo per un aggiornamento sul Burian o meglio Buran in arrivo da domenica.

mercoledì 21 febbraio 2018

ORMAI NON CI SONO PIU' DUBBI SULL'ARRIVO DEL BURIAN SULLA NOSTRA PENISOLA. DA DOMANI SI POTRA' PARLARE MEGLIO SULLE TEMPISTICHE DELL'ARRIVO DELLA NEVE E DEI POSSIBILI ACCUMULI.

Non posso che esordire con le parole del presidente della provincia di Teramo, che ho ascoltato oggi in un'intervista ad una emittente tv locale. Vi riporto in sintesi uno stralcio delle sue parole durante l'intervista, ed in particolare la sua risposta alla seguente domanda: che tipo di allerta è? Risposta: ….ci sarà sicuramente un abbassamento delle temperature però si parla anche di pioggia. Questo tra l’altro potrebbe comportare qualche difficoltà nella distribuzione del sale che con la pioggia non funziona. …… La neve è attesa anche a basse altitudini MA IO NON CREDO CHE ARRIVERA’ FINO ALLA COSTA però nelle zone montane sicuramente ……. 
Caro presidente della provincia io non so bene chi le abbia dato queste informazioni, ma di certo le posso dire che le sue previsioni sulle zone costiere sono abbastanza azzardate e mi permetto, con tutta umiltà, di invitarla caldamente a non trascurare la litoranea dall'evento gelido e nevoso di domenica prossima e dei giorni a seguire, perchè, se nelle zone collinari e montane farà più freddo e, forse, saranno maggiori le precipitazioni, è anche vero che la popolazione è abituata a vedere neve e a muoversi con la neve, mentre sulle zone costiere decisamente no e lì ci saranno certamente i maggiori disagi. Questa non è una critica alla, FINALMENTE, preventiva organizzazione dell'emergenza, ma un invito a non sottovalutare l'evento. Si è già mostruosamente toppato l'anno scorso, non continuiamo a sbagliare!!!                               

Dopo questa doverosa premessa torniamo all'analisi previsionale vera e propria. Rispetto all'aggiornamento di ieri non ci sono sostanziali novità, se non un'ulteriore conferma, da tutti i modelli, che il Burian verrà a farci visita. 
Tantissime persone oggi mi hanno fermato per strada, mi hanno riempito il cellulare di messaggi chiedendomi se fa la neve e quanta ne fa, ma io ho risposto a loro, come rispondo adesso a tutti coloro che leggono cercando la risposta alle stesse domande, che E' TROPPO PRESTO per fare analisi serie sulle quantità, mentre posso darvi per scontato che ci saranno precipitazioni, e non solo in montagna.
Vi riporto questa mappa del modello europeo ECMWF (ma gli altri sono molto simili) relativa alle temperature al suolo previste sul comparto europeo nelle serata di lunedì 26 febbraio. Il bianco indica lo zero mentre la colorazione blu/violacea indica valori sotto lo zero. Salta all'occhio come tutta l'Europa, fatta eccezione per la penisola iberica e il sud d'Italia siano al freezer, con valori, nella Russia europea, inferiori alla -20 gradi. 
 Guardando in casa nostra potete notare come dalla Campania in su tutta l'Italia è sotto lo zero, con valori prossimi allo zero sulle coste e vicini alla -10 nelle zone interne del centro Italia e di tutto il nord della penisola.
Sotto vi posto invece una possibile evoluzione in termini di precipitazioni, che potrà subire anche sostanziali modifiche, ma che evidenzia come lunedì 26 febbraio le precipitazioni nevose, se le previsioni saranno corrette, cadranno dalla costa alla montagna ed anzi arriveranno in mare aperto. 
 Sarà certamente neve molto farinosa e non pesante come l'anno passato, e questo potrebbe essere un fattore importante e, per certi versi rassicurante, ma di certo bisognerà fare molta più attenzione a muoversi, sia in macchina che a piedi. 
A domani per un primo approccio serio sulle tempistiche di arrivo del maltempo e sui possibili sviluppi.  

DOMANI ALTRA GIORNATA DI PIOGGIA MA CON RIALZO DELLA QUOTA NEVE

Capisco che tutta l'attenzione è rivolta all'evento gelido del prossimo 25 febbraio, ma intanto il maltempo non molla la presa ed anzi è pronto a caricarsi di ulteriore energia, che favorirà ancora molti fenomeni nelle prossime giornate. Come potete notare dall'animazione del satellite il Mediterraneo continua ad essere interessato da una vasta circolazione depressionaria e noi, nello specifico, siamo alle prese con la ritornante, che si muove dal mar Ionio e, risalendo l'Adriatico, elargisce precipitazioni, che resistono a carattere nevoso a quote collinari.    
Il protagonista della giornata di domani sarà invece l'ammasso nuvoloso che vedete in azione tra Sardegna e Sicilia e che domani, risalendo verso nord/est tornerà a distribuire tanta altra pioggia e neve, che però salirà lentamente di altitudine con il passare delle ore. Certamente un altro notevole carico di neve per i nostri rilievi e acqua in genere per le nostre campagne.
La situazione non dovrebbe mutare di molto anche nella giornata di venerdì, ma di certo la quota neve continuerà a salire per attestarsi soltanto a quote di montagna. 

martedì 20 febbraio 2018

UN GRANDE EVENTO DI BURIAN CI COLPIRA' A PARTIRE DA DOMENICA. ORMAI POCHI DUBBI A RIGUARDO

Il titolo può sembrare esagerato, ma ormai ci sono pochi dubbi, almeno stando all'evoluzione dei modelli di questa sera. Ovviamente vi invito sempre a seguirmi per ulteriori dettagli o rettifiche nei prossimi giorni.
Inutile stare a dire, ad oggi, quanta neve fa o cose del genere. Stiamo per uscire dalla fase in cui si cerca di inquadrare la dinamica generale dell'evento, senza andare nei dettagli, e da giovedì si potrà a cercare di capire bene le tappe precise dell'arrivo del Burian e gli effetti che potrà produrre in termini di precipitazioni, ovviamente nevose fin sulla costa.
Per farvi ben capire cosa mi spinge a confermare e dare per certo, o quasi, l'arrivo del Burian sono questi spaghetti che vi posto. Chi mi legge da tempo sa bene di cosa parlo, ma per rispolverare velocemente ai nuovi, vi dico solo che le linee indicano una serie di ipotesi che ogni modello propone degli scenari climatici possibili da oggi a 15/16 giorni; nello specifico le curve indicano le temperature previste alla quota di 850 hpa (corrispondente a circa 1400/1500 metri).
Il primo grafico si riferisce al modello più attendibile di tutti, cioè quello europeo ( per capirci quello che sa leggere meglio il tempo a breve/medio periodo). Come potete notare dal 25 febbraio la media dei valori si aggira attorno ai -10 gradi e le curve, pur non essendo vicinissime tra loro, dimostrano chiaramente un vistoso calo e che potrà durare anche alcuni giorni. Giusto per percepire meglio la portata dell'evento sappiate che adesso siamo attorno a -3 e sta nevicando su tutte le zone collinari.
   

Affidarsi ad un solo modello non è mai cosa saggia, ed infatti, permettetemi una vena polemica, qualche meteorologo che lo ha fatto in questi giorni, affidandosi al modello americano, ha preso un grosso abbaglio affermando che il Burian ci avrebbe solo sfiorati.
Il modello americano, che ha tentennato fino a questa mattina (ma bisogna essere sinceri non è colpa sua perchè aveva delle falle nei dati di molte stazioni in zona americana, che inevitabilmente rendevano meno stabile la previsione a medio/lungo periodo) ci propone questa sera uno scenario abbastanza simile. Netta discesa delle temperature dal 25 febbraio con media delle curve, anche qui attorno a -10 gradi. 
Infine per ulteriore conferma di quello che vi sto dicendo vi propongo il modello canadese GEM, che risulta spesso molto preciso nella previsione delle discese gelide da est. Anche in questo caso poche differenze rispetto agli altri modelli.
 Per concludere quindi non posso che dare per molto elevata la possibilità di essere colpiti dal famoso Burian. Per il momento mi fermo qui perchè non ha senso parlare di previsione sugli accumuli di neve o cose del genere. Vi invito a seguirmi nei prossimi aggiornamenti, quando entrerò nel vivo delle previsioni dettagliate in termini di temperature e di precipitazioni.

PREVISIONI PER MERCOLEDI': POSSIBILI NEVICATE A QUOTE DI BASSA COLLINA IN NOTTATA CON DEBOLISSIMI ACCUMULI

L'attesa per l'evoluzione del fine settimana è tanta, ma intanto mi soffermerei sulla nottata in arrivo. Come avete letto dal titolo vi è elevato rischio di avere neve già stanotte nelle zone di bassa collina, mentre, credo, che dai 500 metri in su già nevichi da qualche ora.
Dalla carta in movimento potete osservare come il Mediterraneo sia ancora interessato da una circolazione ciclonica con perno nel basso tirreno. Questa vorticità sta rinvigorendosi per ulteriore supporto freddo in quota, proveniente da nord/est, e le precipitazioni, quest'oggi molto deboli, sono destinate a intensificarsi durante la notte e nel primo mattino.
La quota neve è destinata a scendere con il passare delle ore e così anche la bassa collina sarà interessata da nevicate, che domani mattina potrebbero favorire anche minimi accumuli. 
Da domani mattina, pur rimanendo dell'instabilità piuttosto intensa, la quota neve dovrebbe tornare a salire verso l'alta collina e permanere anche durante il pomeriggio/sera per una leggera risalita delle temperature. 
Per giovedì potrebbe esserci una breve tregua in termini di precipitazioni, ma forse non per quanto riguarda le nuvole.
 

lunedì 19 febbraio 2018

PROBABILE SCENARIO PER IL 25 E GIORNI A SEGUIRE

Mancano ancora 6 giorni, ma i modelli non dimostrano tanti tentennamenti, se si fa eccezione per quello americano (il più seguito), che però sembra avere dei "buchi" nei dati di partenza e, come sottolinea in una nota il NOAA (l'ente meteorologico ufficiale USA) è per il momento poco affidabile.
Vi posto una carta del modello europeo ECMWF (il più performante in assoluto) che ci propone questa sera la seguente evoluzione: elevazione dell'anticiclone fino al cuore del polo nord e conseguente discesa di una poderosa, quanto vasta, colata gelida verso le medie latitudini con direzione Italia del centro/nord. L'aria fredda proveniente dai Balcani invaderebbe il mare Adriatico con abbondanti precipitazioni su tutte le regioni esposte.     
In questa seconda mappa vi propongo una possibile evoluzione in termini di precipitazioni.
Come potete notare precipitazioni diffuse e copiose dalle costa alla montagna. Il gelo vero e proprio potrebbe arrivare nella giornata successiva, cioè il 26 febbraio quando i valori termici potrebbero scendere in modo imponente.

Questo scenario che vi ho proposto lo si può considerare possibile per un buon 70%, ma certo nel mondo della meteo i ribaltoni sono sempre possibili, quindi è vietato dare per scontato un evento che si dovrebbe verificare tra 120/144 ore, anche perchè basterebbe un leggero spostamento verso ovest per ridimensionare di parecchio il tutto. A domani sera per un nuovo aggiornamento e con l'invito comunque ad essere pronti al possibile intenso evento nevoso perchè, lo ripeterò fino allo sfinimento, E' MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE.


    

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