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sabato 29 gennaio 2022

DOMENICA CON IL SOLE, POI GENNAIO CI LASCERA' CON LA PIOGGIA E LA NEVE IN ALTA COLLINA

 Il veloce sbruffo freddo di ieri sera/notte, che ha coinvolto in precipitazioni, nevose a quote collinari, il pescarese ed il chietino, ha già lasciato l'Italia. L'anticiclone è tornato subito a comandare i giochi in buona parte dell'Europa centro-occidentale e mediterranea, ma lunedì, ultimo giorno di gennaio, una nuova saccatura artica tenterà di scardinare lo strapotere anticiclonico riuscendoci, si può dire con discreta certezza, molto più dei tentativi precedenti. Ecco infatti, nella dinamica realizzata sotto, le tempistiche con cui cercherà di spodestare l'area di alta pressione, riuscendoci lunedì e mantenendo i suoi effetti fino alle prime ore di mercoledì prossimo. 

Quali sono i segnali che rendono l'affondo di lunedì più incisivo e duraturo? Certamente la formazione di una circolazione ciclonica in Mediterraneo, che accentuerà i contrasti favorendo fenomeni più estesi e persistenti. La saccatura artica, dopo aver scavalcato le Alpi nella mattinata di lunedì, proseguirà il suo movimento verso sud e nel pomeriggio si verrà a formare un minimo di pressione nel centro Italia, che nel giro di poche ore diverrà molto profondo (anche sotto i 1000 hpa) spostandosi lentamente verso il mar Ionio martedì prossimo.  
Una vorticità così importante favorirà moderato maltempo in tutto il centro/sud, come si può notare nella mappa successiva lato sinistro, mentre il nord Italia rimarrà riparato dall'arco alpino. Nello specifico della nostra regione si potranno avere accumuli nell'ordine di 10-30 mm a seconda delle zone (mappa di destra), ma su questo aspetto è meglio rimanere cauti perchè le correzioni, anche significative, sono ancora possibili.
Previsione complessa e sempre molto difficile da stilare è quella relativa alla quota neve perchè di certo le temperature in quota sono piuttosto fredde, ma non esageratamente (-28/-30 gradi a oltre 5000 metri e -2/-3 a 1500 metri), ma nel contempo ci potrebbero essere le condizioni per precipitazioni a tratti intense, pertanto posso dire con certezza che nevicherà dai 700/800 metri con accumuli via via più significativi con il salire di altitudine, mentre più in basso (500/600 metri) potrebbe nevicare ma difficilmente attaccare. Ovviamente rettifiche di un grado in meno o in più potrebbero cambiare le prospettive e questo si potrà verificare più dal vivo, che non rimanendo con la calcolatrice in mano a stabilire, in base ai modelli previsionali, fin dove potrà spingersi la neve. La particolare e complessa orografia del nostro territorio inoltre, come sempre, farà la differenza.

Intanto, in attesa del peggioramento di inzio settimana prossima, ancora una giornata di sole per domani 30 gennaio in tutta la regione.  

giovedì 27 gennaio 2022

DEBOLE QUANTO VELOCE FASE DI MALTEMPO DOMANI POMERIGGIO/SERA; SABATO E DOMENICA TORNA IL SOLE

Siamo alla vigilia di un repentino quanto debole attacco al campo anticiclonico che domina la scena da giorni; è in arrivo infatti un impulso freddo da nord, che raggiungerà la penisola domani pomeriggio con interessamento solo delle regioni del centro-sud, principalmente lato adriatico. Sarà molto veloce e sabato tornerà il bel tempo in attesa di un nuovo attacco artico, che potrebbe concretizzarsi tra lunedì e martedì prossimo. Si nota dall'immagine in movimento come il nucleo principale della saccatura artica di domani sia diretta, ancora una volta, nei Balcani, ma riesca a toccare, seppur per poche ore, anche l'Italia (colorazione celeste).

Domani in Abruzzo il cielo sarà inizialmente parzialmente nuvoloso, ma dal mare adriatico avanzeranno nuvole sempre più compatte, che impatteranno sulle aree costiere e poi interne favorendo deboli precipitazioni, in particolare su teramano, pescarese e chietino, fino a notte. Sabato rapido miglioramento del tempo che sarà ancor più evidente domenica sebbene in un clima piuttosto freddo.  

Le precipitazioni di domani potranno assumere carattere nevoso inizialmente a quote di medio-bassa montagna 1100-1200 metri, ma con il passare delle ore la quota neve scenderà e non si può escludere che durante la notte i fiocchi possano raggiungere anche quote di alta collina 600/700 metri. Ecco la mappa dell'altitudine dove è previsto lo zero termico (si può ipotizzare che possano cadere fiocchi a circa 300/400 metri sotto lo zero termico in caso di precipitazioni più intense). 
Nel cercare di guardare oltre il breve periodo la situazione non sembra cambiare in modo significativo, con l'anticiclone che continuerà a fare a "sportellate" con il flusso perturbato nord atlantico. Ho segnato con dei numeri le saccature che cercheranno di penetrare nell'Europa nei prossimi giorni partendo da quella che giungerà domani (indicata con 1); domani vicino l'Islanda arriverà un nuovo impulso freddo, che sfiorerà solo l'Italia passando dalla Scandinavia verso l'Europa orientale (2). L'affondo freddo che dovrebbe invece riuscire a raggiungere l'Italia è quello previsto tra lunedì 31 gennaio e il 2 febbraio (3), ma ne parlerò nei dettagli nel prossimo aggiornamento. 
Il quarto tentativo di affondo pertubato si ipotizza possa giungere in Europa centrale giovedì 3 febbraio, ma non riuscirà a superare le Alpi (4) ed infine, ma siamo davvero nel lunghissimo periodo, il modello europeo ipotizza che nel weekend del 5-6 febbraio possa giungere una nuova, ennesima, saccatura nord atlantica con destinazione Mediterraneo (5).
Al di là della poca attendibilità delle previsioni a lunga distanza quello che balza agli occhi è la tenacia dell'anticiclone delle Azzorre, che davvero quest'anno non ha intenzione di cedere un centimetro dalle sue posizioni lasciando spazio allo sfogo freddo e nevoso soltanto dai Balcani in poi. Vedremo quando e come cambierà la circolazione generale.

domenica 23 gennaio 2022

BREVE PEGGIORAMENTO DOMANI CON NEVE A QUOTE COLLINARI (SOPRATTUTTO ABRUZZO MERIDIONALE), POI TORNA IL SOLE

La saccatura artica, che stai ormai diventando goccia fredda, imperversa nell'Europa orientale, ma da questa notte si sposterà, con movimento retrogrado, verso il mar Ionio coinvolgendo in debole, quando rapido, peggioramento del tempo tutto il centro-sud lato Adriatico, mentre sul resto della penisola continuerà il bel tempo associato a nebbie persistenti al nord Italia.

Le temperature, che oggi sono tornate vicine alle medie del periodo, subiranno un nuovo brusco abbassamento che culminerà nella notte di domani, per poi avere di nuovo un rapido rialzo verso la normalità climatica del periodo. Ecco le termiche previste a circa 1500 metri di quota.
In Abruzzo cielo coperto sin dal mattino con precipitazioni che interesseranno principalmente i settori adriatici e poi anche quelli appenninici; possibili deboli nevicate a quote collinari (400/500 metri). Come si può notare maggior coinvolgimento dell'Abruzzo meridionale, mentre in quello settentrionale davvero fenomeni esigui (carta del modello inglese ICON).
La goccia fredda da martedì si allontanerà definitivamente verso oriente favorendo un rapido miglioramento del tempo in tutte le regioni, sebbene in un contesto climatico ancora piuttosto freddo. L’alta pressione insisterà ancora per qualche giorno in attesa di nuovi attacchi freddi da nord che potrebbero interessare la penisola nella seconda parte della settimana.
Un'ultima annotazione per quanto riguarda le temperature notturne, soprattutto di lunedì notte, perchè potrebbero essere piuttosto rigide con gelate quasi fino in pianura. Ecco la mappa dei valori previsti dal modello europeo per martedì mattina alle 7.

venerdì 21 gennaio 2022

TORNA IL SOLE, MA FARA' FREDDO, SOPRATTUTTO LA NOTTE. LUNEDI' POSSIBILE DEBOLE MALTEMPO (DA CONFERMARE)

 L’Italia è stata sfiorata dall’aria gelida e infatti la nuvolosità si è formata nella tarda mattinata in Adriatico ed ha poi coinvolto in deboli precipitazioni anche la nostra regione con deboli fioccate dai 400/500m. La saccatura artica raggiungerà presto la Grecia per poi stazionare per alcuni giorni in tutta l'Europa orientale favorendo, in quelle zone, fortissimo maltempo a carattere nevoso a quote molto basse.

(MAPPE DAL SITO METEOLOGIX)

L'Italia continuerà a rimanere ai margini di questa area gelida: già da domani il tempo migliorerà rapidamente in tutti i settori con solo poche nuvole in cielo.

Attenzione alle gelate notturne e al primo mattino. Ecco le possibili temperature della notte.

(MAPPE DAL SITO METEOLOGIX)

Domenica sera/notte invece potrebbe tornare debole maltempo, in particolar modo all’estremo sud e, forse, anche in Abruzzo nella giornata di lunedì (i modelli vedono la nostra regione ai margini della ritornante gelida dai Balcani).

Dall'analisi degli spaghi del modello europeo sembra chiaro che dal punto di vista termico rimarremo in un clima tipicamente invernale (le curve sono tutte o quasi sotto la media trentennale), ma ci sarà poco spazio per le precipitazioni. Possibile, come si nota bene nella parte bassa del grafico, di un bis di quanto vissuto oggi con debolissime precipitazioni e ancora una volta nevose a quote collinari.

(MAPPE DAL SITO ECMWF)

Successivamente tempo frizzante, soprattutto la notte quando anche in collina si potranno avere gelate diffuse, ma in un contesto atmosferico piuttosto tranquillo. 

mercoledì 19 gennaio 2022

TORNA L'INVERNO, MA QUELLO INTENSO RIMARRA' AD EST DELL'ITALIA

Negli ultimi giorni i modelli previsionali hanno dato prova di grande difficoltà nell’inquadrare l’esatta traiettoria della discesa artica prevista tra 24/36 ore dando l’illusione di un interessamento rilevante della nostra penisola per il gelo e per la neve fino a quote molto basse (modello americano), mentre altri si sono tenuti molto più frenati (modello europeo e inglese su tutti). Alla fine, come quasi sempre accade ultimamente, il centro di calcolo europeo ECMWF, che tra l’altro prossimamente inizierà ad operare nella nuova sede di Bologna, ha avuto ragione e così vivremo ai margini del gelo e del maltempo anche in questa circostanza.

L'anticiclone sta perdendo forza sul bordo orientale, dove sta iniziando ad insinuarsi un fronte di origine artica destinato a far piombare nell’inverno più crudo tutta l’area balcanica. In modo del tutto marginale riuscirà ad estendere la sua influenza in Italia, principalmente le regioni centro-meridionali. Ecco la dinamica che si andrà a determinare fino ad inizio sabato nel comparto europeo.

(fonte grafica dal sito meteologix)

 L'aria fredda proveniente dall'artico si riverserà sull'Italia da venerdì mattina, dando luogo ad un calo delle temperature e nevicate sull'Appennino fino a quote di medio-alta collina. Nella notte tra venerdì e sabato si raggiungerà il picco del freddo, ma sarà un passaggio repentino tanto che domenica mattina si tornerà verso la media del periodo.

Per domani addensamenti raggiungeranno il nord e le regioni  centrali con la possibilità di piogge sparse e deboli nevicate sull'Appennino centro-settentrionale dai 900/1000 metri circa. In serata deboli piogge e qualche fiocco di neve potrebbe raggiungere anche la nostra regione, ma limitatamente al settore occidentale oltre i 1000 metri. 

Nella giornata di venerdì, con l’arrivo dell’aria fredda da nord-est, nuvole sempre più compatte e minacciose si formeranno in adriatico per poi spingersi nei versanti esposti. Precipitazioni in mattinata, con quota neve fino in collina a 500/600 metri. Non si esclude che possa esserci spazio per qualche fiocco anche più in basso con l’arrivo di aria più fredda, ma il tutto in coincidenza con l’esaurimento dei fenomeni. Ecco una dinamica delle precipitazioni per venerdì.

Da sabato tempo in miglioramento in tutto il centro/nord e residui fenomeni al sud, ma in un contesto climatico decisamente rigido anche in pieno giorno.

Da domenica previsione di nuovo incerta per la possibilità, ancora difficile da inquadrare con precisione, di una retrogressione del gelo che, dai vicini Balcani, potrebbe tornare di nuovo verso ovest interessando il sud e forse il centro lato adriatico. Invito tutti a seguire gli aggiornamenti per conoscere meglio l'evoluzione per domenica e i giorni successivi.

lunedì 17 gennaio 2022

CLIMA NELLA NORMA FINO A GIOVEDI', POI ARRIVA IL FREDDO/GELO E FORSE QUALCHE SPRUZZATA DI NEVE A QUOTE BASSE

La vasta area anticiclonica, che domina ormai da giorni buona parte del vecchio continente, non ha intenzione di cedere spazio alle correnti atlantiche, costrette a muoversi alle alte latitudini per poi trovare sfogo verso sud soltanto nell’Europa orientale. Nei prossimi giorni l’alta pressione si sposterà verso ovest lasciando spazio, nel suo bordo orientale, a deboli infiltrazioni fredde anche nei settori orientali della nostra penisola.

Non cambierà molto dal punto di vista della stabilità atmosferica, che continuerà ancora per due giorni garantendo tempo soleggiato ovunque, fatta eccezione per le nebbie in pianura padana, ma anche nelle aree costiere del centro/nord e nei fondo valle del centro; occasionalmente anche al sud. Ecco una mappa delle possibili nebbie al mattino di mercoledì 19 gennaio che, come si vede bene, potrebbero interessare anche le zone costiere della nostra regione e, marginalmente, anche i fondo valle delle aree interne.

Se allunghiamo lo sguardo oltre mercoledì le prospettive sono ancora piuttosto caotiche, non tanto sulla dinamica barica che si prospetta, quanto sugli effetti che potrà produrre nella nostra penisola, e soprattutto nella nostra regione. La certezza è rappresentata dall'innalzamento dell'area di alta pressione verso nord e poi verso est, addirittura fino in Lapponia; nel contempo l'artico attiverà una risposta di aria artica marittima in movimento verso sud, diretta principalmente verso i Balcani, ma con probabile interessamento anche dell'Italia ed in primis dei settori orientali della penisola.
Qui finiscono le certezze perché i modelli, pur restando pochi giorni all'evoluzione ipotizzata (venerdì 21 gennaio), non hanno ancora un'idea comune sull'esatta traiettoria dell'aria artica. Potrebbe scivolare velocemente verso est con un rapido passaggio freddo, ma senza effetti in termini di precipitazioni, oppure entrare con più incisività verso l'Italia investendo con aria gelida e nevicate più estese soprattutto la nostra regione ed in generale le regioni del versante adriatico. Gli spaghi evidenziano bene il cambio termico di venerdì prossimo, che potrebbe essere l'inizio di una lunga fase fredda e a tratti gelida, ma i cui effetti in termini di precipitazioni potrebbero essere piuttosto sterili mancando quella vorticità significativa capace di favorire fenomeni più intensi.
Per concludere tempo soleggiato, tranne la possibilità di nebbie o foschia notturne nelle aree costiere e nei fondo valle delle zone interne, fino a mercoledì. Giovedì aumento della nuvolosità, ma poche possibilità di precipitazioni e poi incertezza totale, sebbene la probabilità dell'arrivo di aria fredda da est con conseguente formazione di nuvolosità irregolare nel mare adriatico e debolissime nevicate possibili fino a quote basse sia piuttosto gettonata. Ai prossimi aggiornamenti per una previsione più dettagliata e con minori incognite per la seconda parte di settimana.

venerdì 14 gennaio 2022

WEEKEND MOLTO MITE E SOLEGGIATO, POI RITORNO A TEMPERATURE NELLA MEDIA DEL PERIODO

Una vasta area anticiclonica è tornata alla conquista di tutta l'Europa, fatta eccezione per quella orientale, dove insiste aria molto fredda.

In Italia l'alta pressione solo da oggi inizia realmente a far sentire  i suoi effetti, non soltanto con la presenza del sole, ma anche con un rialzo significativo delle temperature, ancora più sensibile nel prossimo weekend.

Lo schema  barico generale non subirà variazioni significative anche ad inizio settimana prossima, sebbene lo scivolamento di aria molto fredda nei vicini Balcani potrà farsi sentire, in termini di temperature, anche nelle regioni orientali della penisola, ma sempre in un contesto climatico di stabilità atmosferica.

Come detto già in altre occasioni stabilità atmosferica durante l'inverno non significa certezza assoluta del bel tempo e infatti già a partire dal weekend torneranno a presentarsi le nebbie, inizialmente in pianura padana e Toscana, ma con il passare dei giorni diverranno più estese e frequenti anche lungo i litorali e nei fondovalle del centro-sud d'Italia.

Guardando gli spaghi relativi a Teramo, ma rappresentativi più in generale di tutta la regione, avremo un rialzo termico associato a bel tempo fino a domenica, quando si potranno raggiungere temperature piuttosto miti durante il giorno e valori della notte rigidi, anche se non eccessivo come è accaduto fino a ieri.

Da lunedì brusco abbassamento delle temperature per il passaggio di aria gelida nei vicini Balcani che sfiorerà la nostra regione,  determinando un ritorno verso la normalità termica del periodo, sebbene il sole continuerà ad essere il protagonista.

La domanda più gettonata di questi giorni è la seguente: quando tornerà l'inverno perturbato e quando ci sarà la possibilità di vedere neve a quote collinari? Dall'immagine degli spaghetti si può intuire che una chance potrebbe essere quella del 21/22 gennaio, ma la distanza temporale è ancora elevata ed è inutile parlarne.

lunedì 10 gennaio 2022

COLPO DI SCENA: POSSIBILE VELOCE RECRUDESCENZA NEVOSA DOMANI NOTTE, POI TORNA IL BEL TEMPO

Rapido quanto imprevisto aggiornamento da dare. Nella giornata di oggi, quasi dal nulla e con tanta incertezza seppur a sole 24 ore dall'evento, è uscito un aggiornamento meteo che potrebbe coinvolgere in veloce e freddo maltempo anche la nostra regione.

Nell'ambito dell'ampia circolazione ciclonica che comprende tutta l'Europa orientale e parte del Mediterraneo, infatti, sembra che una goccia molto fredda in quota possa "sganciarsi" dal grande gelo orientale "fiondandosi" verso i Balcani e poi l'Italia in nottata di domani. Vi posto questa dinamica del suo percorso che è ancora oggetto di analisi tra i vari modelli di previsione.

Come dicevo prima tutti i modelli vedono questa retrogressione (l'altro giorno non segnalata), ma differenti sono le traiettorie ipotizzate. Di seguito vi posto la posizione prevista all'una di notte del 12 gennaio da parte dei tre modelli.

Sembrano posizioni vicine, ma si tratta di una piccolissima goccia fredda in quota con un raggio di azione molto limitato pertanto spostarsi di 50 km in alto o in basso determina effetti differenti. Il modello Europeo è quello che indica la traiettoria più vicina a noi, perlomeno il teramano, e gli effetti sarebbero quello di nevicate possibili a quote molto basse (100/200 metri), mentre l'americano e quello inglese sposterebbero tutto poco sopra con interessamento del tutto marginale per l'Abruzzo.

Premetto subito che si tratterebbe, eventualmente, di nevicate deboli e di breve durata, ma di certo potremmo vedere al nostro risveglio di mercoledì neve a terra anche più in basso di quanto sia successo ieri.

Come visto nella prima immagine in movimento il "proiettile" gelido continuerebbe il suo percorso verso l'Italia centrale giungendo in Tunisia nella notte successiva.

Da mercoledì pomeriggio/sera avanzata più decisa dell'anticiclone e ritorno del bel tempo e della mitezza.    

domenica 9 gennaio 2022

VELOCE AGGIORNAMENTO DEL MALTEMPO

Il nuovo attacco perturbato nord atlantico è giunto in Italia e si è subito formata una circolazione ciclonica, che si sposta lentamente verso sud. 
Via via che il minimo scende verso sud/est l'aria fredda dai quadranti settentrionali sta "conquistando" le zone adriatiche ed infatti sono in atto fitte nevicate fin sulla costa. Ecco la webcam di Senigallia che nel giro di pochi minuti si è imbiancata anche sulla spiaggia.
Per l'Abruzzo adriatico c'è da attendere ancora qualche ora, ma vista l'entità del freddo anche inferiore a quanto indicato dai modelli matematici di previsione, non escludo che possano cadere fiocchi anche al mare e, ovviamente, in modo più consistente nelle aree collinari e montuose.
Intanto dal radar si segnala l'arrivo di un nucleo nevoso dal Lazio verso i settori occidentali della regione dove potrebbe nevicare a breve.  
Buona neve a tutti.

sabato 8 gennaio 2022

AGGIORNAMENTO SUL MALTEMPO DI DOMANI

 Ormai nessun dubbio sull'arrivo della saccatura nord Atlantica, che sta attraversando la Gran Bretagna e a gran velocità raggiungerà le Alpi in nottata per poi tuffarsi in Mediterraneo sin dalla mattinata di domani.

I primi timidi segnali del peggioramento si potranno osservare sin dalla notte, ma non certamente in Abruzzo dove, al contrario, il cielo sarà sereno o quasi con gelate estese fin sulle zone collinari. (in basso a sinistra carta zoommata sull'Abruzzo)

Tempo in rapido peggioramento durante la mattinata con precipitazioni che inizieranno a coinvolgere anche il settore aquilano con nevicate possibili fin sugli 800-900 metri.
Dalle prime ore del pomeriggio intensificazione dei fenomeni in tutta la regione e quota neve in rapida discesa a quote collinari (400-600 metri), ma possibili fiocchi anche più in basso. 
In serata ulteriore diminuzione della quota neve fin verso i 200/300 metri. 
Durante la notte e per lunedì ancora maltempo, ma per i dettagli di inzio settimana ne parlerò meglio nel prossimo articolo.

Come sempre il più grande problema per chi fa previsioni è indovinare la quota dove potrà nevicare perchè troppi sono i fattori che entrano in gioco, non ultimo quello orografico. Sto leggendo nei vari siti nazionali le quote indicate e sembra davvero un'asta più che una previsione!

Chi dice 100 metri, chi 200 oppure 400 e altri 600 metri. Non sono improvvisati dell'ultimo minuto, ma meteorologi che lavorano sempre in questo campo eppure non c'è unanimità di vedute.

Quella postata prima è la mia idea affindandomi ad un modello che reputo piuttosto preciso in queste valutazioni, cioè il modello inglese ICON. 

Ecco invece i possibili risvolti nevosi in termini di accumuli fino alla mezzanotte di domani. Sarà una spolverata o poco più per le quote di bassa collina; accumuli non esagerati in medio-alta collina e quantità via via maggiori man mano che l'altitudine si alza.


Per esperienza posso dirvi che i modelli fanno già fatica a capire l'entità delle precipitazioni figuratevi quella della neve, pertanto reputo quello degli accumuli un gioco più che una certezza assoluta e in questi casi vale una sola ottima regola, quella dell'osservazione diretta.

L'unica certezza è rappresentata dal fatto che essendo aria artico-marittima non sarà neve soffice e farinosa bensì pesante, e dove gli accumuli saranno significativi potrà causare disagi.

venerdì 7 gennaio 2022

L'INVERNO SI E' RIPRESO GENNAIO E DA DOMENICA ARRIVERA' LA NEVE A QUOTE COLLINARI

L'inverno si è ripreso in mano gennaio, infatti oggi in tutta l'Italia le temperature sono rimaste piuttosto rigide. Al sud insiste una circolazione ciclonica, che favorisce precipitazioni nevose a quote di bassa montagna. Questo impulso freddo nord Atlantico è stato solo l'apripista ed infatti gli interessi meteorologici sono tutti rivolti a domenica prossima, quando arriverà una nuova saccatura nord atlantica, molto fredda in quota che, appena giunta in Mediterraneo, causerà la formazione di un nuovo vortice ciclonico, ma questa volta molto più profondo e freddo.

Ci sono tutte le condizioni per avere la prima vera ondata fredda e nevosa a quote collinari che, questa volta, colpirà principalmente le regioni del centro-sud. 

Prima di abbozzare una prima previsione dettagliata per domenica volevo fare una premessa legata all’importante distinzione tra nevicata e accumulo nevoso: nel primo caso si tratta del fenomeno  atmosferico come lo è anche la pioggia, il vento, la grandine; nel secondo caso, invece, ci si riferisce alla misurazione degli effetti del fenomeno atmosferico stesso e, non sempre, nel caso della neve è misurabile concretamente perché la stessa si scioglie subito oppure non attacca affatto a terra. 

PREVISIONE PER DOMANI 

La circolazione depressionaria in azione nel Mediterraneo meridionale continuerà a ruotare in zona, apportando moderato maltempo al sud e sole al nord, mentre da noi il tempo continuerà ad essere incerto, con variabilità nel settore occidentale della regione e nuvolosità più compatta su teramano, pescarese e chietino.

PREVISIONI PER DOMENICA

Al primo mattino tempo parzialmente nuvoloso, ma rapido peggioramento a partire dal settore aquilano dalla tarda mattinata con debolissime nevicate a quote di bassa montagna.

Dal pomeriggio, con lo spostamento del minimo depressionario verso il basso Tirreno, si attiveranno correnti fredde settentrionali e, nel contempo, in alta quota (oltre 5000 metri) avremo temperature inferiori ai -30 gradi (-31/-32). La quota neve scenderà gradualmente, ma in modo costante, pertanto in regione sarà possibile vedere fiocchi anche attorno ai 300/400 metri. Il maltempo coinvolgerà l'intera regione, ma con maggiore intensità i settori orientali.

Durante la serata/notte le precipitazioni continueranno con moderata o forte intensità e la quota neve potrà scendere ulteriormente, raggiungendo anche la bassa collina (200/300 metri), ma pioggia mista a neve nella notte si potrà osservare anche leggermente più in basso.
Al primo mattino di lunedì le precipitazioni potranno insistere ancora e la quota neve non subirà un ulteriore abbassamento, anzi tenderà a salire con il passare delle ore.
Con la premessa fatta prima, questo è il quadro previsionale più attendibile dopo gli ultimissimi aggiornamenti, ma piccole rettifiche potranno ancora verificarsi cambiando, seppur di poco, la portata dell'evento.
Per quanto riguarda, invece, gli accumuli il discorso è ben diverso, perchè non si tratterà certamente di aria gelida e lo zero termico potrebbe oscillare tra 500 e 600 metri. Di conseguenza dove la neve cadrà con valori di poco sopra lo zero, soltanto con precipitazioni molto intense e persistenti ci sarà spazio per accumuli. Si tratterà, come avete potuto comprendere, di neve pesante che tenderà rapidamente a sciogliersi.
A domani per ulteriori aggiornamenti sul maltempo invernale in arrivo.

mercoledì 5 gennaio 2022

DA DOMANI SI TORNA IN INVERNO CON DEBOLE PIOGGIA E NEVICATE IN MONTAGNA

 La fase mite e stabile, caratterizzata da sole e nebbia, è ormai finita; al nord è già arrivato un impulso freddo Nord Atlantico e si è formato un minimo depressionario sul mar Ligure in lento spostamento verso sud.

Maltempo in atto in tutte le regioni settentrionali con precipitazioni che assumeranno carattere nevoso a quote quasi pianeggianti dalla sera/notte.
Nelle regioni centro/meridionali ancora circolazione mite o molto mite, ma le prime precipitazioni giungeranno durante la sera/notte ma con quota neve decisamente  più alta.
In Abruzzo rapido aumento della copertura nuvolosa dalla sera e prime piogge nei settori occidentali; attenzione al vento che potrebbe soffiare sui monti e zone interne con moderata o forte intensità.
Domani,con lo spostamento del minimo verso sud, saranno le regioni centro/meridionali ad essere coinvolte nelle precipitazioni con quota neve fino a quote di bassa montagna (700/800 metri) dalla sera/notte.
Sarà l'inizio, anche per l’Abruzzo, di una fase decisamente invernale: infatti,dopo una breve pausa al mattino di domani, ci sarà un altro debole peggioramento, questa volta soprattutto nei settori orientali, con quota neve che potrebbe scendere fin sui 700-800 metri nella notte. Ecco l'evoluzione in termini di precipitazioni.
Gli acumuli assolutamente irrisori e relegati solo ai monti, come evidenzia bene questa carta degli accumuli, fino a venerdì 7 gennaio.
Nei due giorni successivi il tempo andrà migliorando al centro/nord ma rimarrà compromesso al sud per l'insistere della circolazione depressionaria che si sposterà verso la Grecia per domenica, ma fungerà da attrazione per un nuovo impulso freddo nord Atlantico.  
In Abruzzo tempo incerto sia venerdì che sabato, in un clima decisamente molto frizzante anche di giorno.
Da domenica l'impulso freddo penetrerà in l'Italia dando vita alla formazione di un vortice ciclonico profondo e stretto che potrebbe, ma entriamo già nell'incerto, favorire precipitazioni rilevanti con nevicate che raggiungerebbero anche la collina.
Come detto prima il tempo della domenica e di lunedì prossimo è ancora ricco di incertezze, sebbene devo dire che i modelli si stanno allineando tutti verso questa dinamica.
Nel prossimo articolo credo che non ci saranno più dubbi perciò ne potrò parlare con maggiori dettagli, intanto una cosa sembra certa: dopo l'atmosfera primaverile dei primi giorni dell'anno si torna in inverno e anche sotto le medie trentennali del periodo. Ecco gli spaghi che evidenziano bene come da domani e fino almeno a metà mese il freddo sarà pungente e persistente.

domenica 2 gennaio 2022

ANTICICLONE DA DOMANI IN LENTA RITIRATA, MA IL RITORNO ALLA NORMALITA' CLIMATICA AVVERRA' DAL 5/6 GENNAIO

Il super anticiclone europeo ha raggiunto l'apice di espansione ed inizia a mostrare i primi segnali di cedimento nelle sue propaggini più settentrionali, ma per vederne degli effetti concreti in Italia bisognerà attendere mercoledì prossimo 5 gennaio.

Come detto tantissime volte, la calma atmosferica in inverno non significa sole ovunque come in estate e infatti la fotografia di questa mattina dell’Italia (foto dal sat alle ore 10:25) è eloquente.
Il sole è presente soltanto in tutto l’arco alpino, anche se con un po' di nuvole, e nella catena appenninica, ma buona parte del bacino del Mediterraneo è avvolto dalla nebbia. Tutte le aree costiere, fatta eccezione per quelle dell’estremo sud, sono sotto una coltre di nebbia o foschia con associate temperature molto basse se non addirittura negative come al nord.

Eloquente la mappa termica della nostra regione dove le temperature più basse, poco sopra i 5 gradi, le ritroviamo solo nelle zone costiere; in collina valori attorno ai 10 gradi perchè questa notte si è sfiorato lo 0 e l'aria si sta scaldando solo da poco; valori oltre i 15 gradi in molte località di montagna dove invece la notte le temperature non sono scese più di tanto.

Cosa dobbiamo attenderci nei prossimi giorni? Nessuna novità sostanziale fino al 4 gennaio. Bel tempo in montagna e nebbie o foschie nelle aree costiere, ma con maggior interessamento anche delle aree collinari.

Dal 5 gennaio un fronte perturbato nord Atlantico a carattere freddo raggiungerà il nord Italia per poi scivolare anche verso le regioni centrali e meridionali, con precipitazioni che in Abruzzo potranno assumere carattere nevoso a quote di bassa montagna (800/900 metri). Nel prossimo aggiornamento cercherò di entrare meglio nei dettagli del cambiamento previsto.

La cosa che gli spaghi evidenziano in modo eloquente è il ritorno verso la normalità climatica del periodo che sembra poter continuare almeno fino a metà mese. Per gli amanti della neve a quote molto basse, invece, nessun segnale significativo, ma in meteorologia mai avventurarsi in proclami troppo avventati oltre i 3/4 giorni, anche se alcuni siti nazionali continuano a farlo in modo seriale per illudere o deprimere a seconda dei punti di vista, ma con unico vero obiettivo cioè quello di guadagnare e basta.

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