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SATELLITE

giovedì 31 gennaio 2019

DOMANI NEVE AL NORD E PIOGGIA AL CENTRO/SUD, MA CON INTENSO RICHIAMO CALDO AFRICANO

La corsia oceano nord atlantico/mediterraneo continua a dominare lo scenario europeo dell’ultimo periodo, ma da oggi si arricchisce di un nuovo fattore, assente da tantissimo tempo nel clima italico ed esattamente dalla vigilia di Natale, cioè un richiamo molto caldo africano.
Una perturbazione atlantica, a differenza delle precedenti, sta spingendosi verso la penisola iberica fino al Marocco e all’Algeria. La spinta così meridionale sta attivando correnti molto calde africane verso il Mediterraneo, che saranno le vere protagoniste di domani e della prima parte del weekend. 
Il nord sarà la zona di convergenza tra le correnti umide e calde africane e quelle fredde in seno alla perturbazione pertanto, sfruttando anche il cuscinetto freddo in pianura, questa notte e domani potrà cadere neve con discreti accumuli fino al piano.
Per il resto del paese dominerà invece il caldo fuori stagione, in particolare nei settori orientali che potranno subire gli effetti miti del libeccio e dello scirocco. Su tutte le regioni centrali versante tirrenico invece sarà pioggia abbondante. 
Da domenica la parte fredda della perturbazione atlantica si sposterà sul Mediterraneo con persistenza di maltempo, ma anche il ritorno di temperature più consone al periodo.  
L'Abruzzo sarà dunque suddiviso a metà, con le aree occidentali alle prese con la pioggia, estesa e persistente, e quota neve in netto rialzo per l’arrivo dell’aria calda africana, e le aree adriatiche invece sgombre da nuvole o quasi, ma con ventilazione che diverrà sostenuta di libeccio nelle zone interne e di scirocco lungo le coste.
Una particolare allerta per le località di montagna, e soprattutto per gli sciatori, perché il rialzo imponente e improvviso oltre che la ventilazione molto sostenuta in quota potrà favorire valanghe, non a caso METEOMONT, il servizio nazionale di previsione neve e valanghe, ha emesso un bollettino che indica per domani e sabato nei comprensori della LAGA/GRAN SASSO e della MAIELLA grado di pericolo 3, cioè MARCATO, pertanto è davvero sconsigliato il fuori pista!!  

martedì 29 gennaio 2019

TORNA IL MALTEMPO DOMANI (NEVE A 700/800 METRI) MA AD INIZIO FEBBRAIO BREVE RICHIAMO CALDO AFRICANO

Ieri nell'articolo di aggiornamento meteo avevo "attaccato" quei siti nazionali per il loro allarmismo esagerato senza uno straccio di conferma dei modelli previsionali. Adesso che dagli annunci si passa ai fatti reali, visto l'iimminente peggioramento, ecco il "colpo di teatro" del sito più seguito d'Italia ......   Nei prossimi giorni, alcune aree del nostro Paese, saranno colpite da una forte ma mite fase di maltempo a causa di un profondo vortice depressionario che richiamerà intense correnti meridionali. (stralcio dell'articolo pubblicato alle 17:07 di oggi)
La neve annunciata addirittura alle porte di Roma diventa una clamorosa libecciata, cioè farà caldo!!!
Dopo questa doverosa puntualizzazione per dar seguito concretamente a quanto "denunciato" ieri, torniamo alle previsioni vere e proprie, amatoriali, senza grida, senza enfasi, ma volte semplicemente ad informare.
L'immagine del satellite ci mostra l'arrivo di un fronte perturbato, che in nottata giungerà sulle regioni del nord/ovest con probabili nevicate anche in pianura, mentre sulle regioni centrali tirreniche la quota neve si attesterà sui 600/700 metri.
Anche questa perturbazione sarà estremamente veloce, come quella di inizio settimana, ma non sarà l'ultima perchè dalla Groenlandia è già visibile, nella mappa sotto, un nuovo impulso freddo che giungerà anche in Italia, ma dopo essersi spinto fin verso le coste settentrionali del nord Africa.
Proprio la spinta fredda verso il Marocco favorirà un imponente richiamo caldo dal nord Africa, che farà schizzare le temperature verso valori quasi primaverili al centro/sud e determinerà, almeno inizialmente, nevicate copiose fino a bassa quota sulle regioni del nord/ovest, dove resisterà il cuscinetto freddo padano.
Concludo postandovi il link per vedere, nel dettaglio, le previsioni sulla nostra regione per la giornata di domani.

PREVISIONI REGIONE ABRUZZO 30 GENNAIO 2019






lunedì 28 gennaio 2019

MARTEDI' ALL'INSEGNA DELL'INSTABILITA' IN ATTESA DEL NUOVO PEGGIORAMENTO DI MERCOLEDI'

A voler dar credito agli annunci apocalittici di alcuni siti nazionali c'era da fare scorte alimentari e di gasolio per 10 giorni, ma la realtà è ben diversa e spero che voi tutti possiate aver fatto tesoro delle cavolate che vi vengono propinate quotidianamente pur di fare soldi.
Siamo in una fase certamente molto dinamica, ma nel contempo tutt'altro che apocalittica in termini di neve e freddo come annunciato.
In questo momento la penisola è attraversata da una perturbazione nord atlantica che sta distribuendo pioggia, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali, e neve a quote di montagna e, occsionalmente, di alta collina.
Domani, dopo il passaggio della coda della perturbazione attuale, che favorirà altre precipitazioni, soprattutto sui versanti adriatici della nostra regione, ci sarà spazio per una brevissima pausa, prima dell'arrivo del prossimo impulso Atlantico, che, proprio perchè mitizzato dalle acque temperate dell'oceano, non sarà per niente gelido. Certo nel nord Italia, in particolare in quelle aree dove resisterà il cuscinetto freddo, ci potranno essere precipitazioni nevose anche al piano, ma non di certo eclatanti, e per il centro Italia, esclusa la Toscana e le alte Marche, sarà neve solo dai 600/700 metri in su cioè, a quote piuttosto normali in quello che è per antonomasia il periodo più freddo dell'anno.
Se infatti si vanno a leggere le carte previsionali dettagliate ecco che si scopre quanto siano "falsi" gli annunci di certi siti nazionali.
La mappa postata sotto indica la stima della neve che dovrebbe essere accumulata dalle 12 di domani alle 12 di mercoledì. In pratica neve, come è giusto che sia, solo su Alpi e Appennino.
Volendo andare oltre ci spingiamo fino alle 12 di giovedì con la mappa successiva ed ecco il tanto annunciato "BIG SNOW"!!! Neve al piano sul Veneto, ma solo pochi centimetri (una spolverata in pratica) e qualcosina in più su Emilia Romagna, Toscana e alte Marche, ma mai oltre 10/15 cm.
Anche sul lato occidentale dell'Abruzzo potranno esserci nevicate significative (15/20 cm), ma è errato definire il settore aquilano bassa quota visto che gran parte del territorio si trova oltre i 600/700 metri di altitudine. 
Certamente la perturbazione porterà tanta pioggia in buona parte della penisola, ma ne parlerò meglio nell'aggiornamento di domani sera.
Chiedo scusa se più che una previsione questo articolo può sembrare un'arringa contro certi siti nazionali, ma non è possibile rimanere inermi davanti a tanta esagerazione mediatica.

domenica 27 gennaio 2019

ALTRA SETTIMANA DAVVERO VIVACE CON IL SUSSEGUIRSI DI BEN 3 PERTURBAZIONI. TANTA NEVE IN MONTAGNA

Dopo aver vissuto una settimana in balia del ciclone Mediterraneo e aver passato un weekend piuttosto tranquillo ritorna il maltempo, ma di stampo Atlantico e quindi meno freddo e più ventoso. 
La prima perturbazione sta entrando proprio in queste ore in Mediterraneo, come si può notare benissimo dall'immagine in movimento sotto.
Sono già iniziate le prime precipitazioni, nevose a quote bassissime al nord, per l'azione del prefrontale mite, ma l'aria più fredda è in arrivo dalla Francia e insisterà sulla nostra penisola fino a martedì prossimo.
Dal radar si nota bene come siano in atto precipitazioni, anche piuttosto intense, su Emilia, Toscana e Veneto, ma anche nelle regioni centrali non mancano le precipitazioni, che, tra poco interesseranno anche la nostra regione.
Sarà l'occasione per altre nevicate in montagna, ma non più in basso, infatti il prefrontale di oggi, con l'attivarsi del libeccio, ha fatto schizzare in alto la colonnina di mercurio ed anche adesso i valori sono piuttosto alti.
Con l'entrata del nocciolo più freddo della perturbazione torneranno valori termici piuttosto bassi, ma non tali da favorire precipitazioni nevose a bassa quota e con l'Appennino che potrebbe fungere da barriera invalicabile rendendo difficile le piogge sui versanti orientali, se non limitatamente alle zone pedemontane.
Per riassuemere in breve quello che ci aspetta in questa settimana ecco una mappa in cui ho rappresentato le tre perturbazioni che manteranno costante instabilità o maltempo sull'intera penisola ed anche sulla nostra regione.
Detto della perturbazione ormai arrivata da noi e che continuerà a portare maltempo fino a martedì mattina, subito dopo ne arriverà un'altra, già visibile sull'immagine, che, seguendo la traiettoria simile a quella attuale, favorirà altro maltempo, forse più intenso per le regioni tirreniche. Infine ho tracciato, in alto a sinistra, una terza perturbazione, che potrebbe essere protagonista di forte maltempo nella seconda parte della settimana, cioè ad inizio febbraio.
Senza entrare nel dettaglio delle altre 2 fasi di maltempo, che vi racconterò nei prossimi giorni, credo che sia comunque chiaro come l'inverno non dia proprio tregua e continui in questo suo trend fortemente dinamico. 

sabato 26 gennaio 2019

DOMENICA SOLEGGIATA E MITE IN ATTESA DEL PROSSIMO IMPULSO FREDDO

L'immagine del satellite ci mostra chiaramente come il vortice Mediterraneo sia ormai lontano dalla penisola italiana, ma ad occidente della Gran Bretagna si è già messo in moto l'ennesimo impulso nord Atlantico, molto freddo in quota, che nella serata/notte di domani entrerà sul Mediterraneo dando vita alla penultima fase perturbata di questo super dinamico Gennaio 2019.
Ho parlato di penultima perchè ci sono già tutti i presupposti per un ulteriore impulso freddo, sempre nord/Atlantico, proprio per il 31 gennaio.
Limitandomi al tempo per i prossimi 2 giorni ci attende un sabato sera molto tranquillo, ma in cui il protagonista principale potrebbe divenire il freddo. Il ritorno del sole, che ha favorito un discreto  riscaldamento dell'aria nelle ore centrali di oggi, causerà una forte inversione termica sui fondo valle; numerose località collinari toccheranno valori, questa notte e domani mattina, sotto lo zero termico.
Quindi massima attenzione negli spostamenti notturni per la formazione del ghiaccio. Ecco la situazione regionale alle ore 17, che evidenzia come moltissime località siano sotto i 5 gradi, ancor prima che iniziasse il tramonto.
A proposito di tramonto ecco una foto di poco fa a Montorio al Vomano. 
Il cielo sereno d'inverno sa regalare spettacoli stupendi!!!
Tornando alla previsione, la domenica sarà all'insegna del sole, almeno nella prima parte di giornata, poi l'avanzare della perturbazione nord/Atlantica si annuncerà attraverso una graduale copertura del cielo e dalla sera/notte, sul comparto aquilano, arriveranno anche le prime piogge.
Le nevicate saranno relegate alla media montagna perchè, domani, già dal mattino, il maltempo sarà anticipato dal vento di libeccio, che potrebbe soffiare anche con raffiche piuttosto sostenute.
La giornata di lunedì sarà molto instabile con precipitazioni che potrebbero bagnare anche i territori orientali dell'Abruzzo. 
La penultima perturbazione di Gennaio scivolerà verso sud entro martedì mattina e così ci sarà spazio per una breve pausa.

venerdì 25 gennaio 2019

ANCORA NUVOLOSITA' E QUALCHE SPORADICA PRECIPITAZIONE. WEEKEND CON IL SOLE

Il ciclone Mediterraneo Klaus continua a muoversi vorticosamente tra mar Ionio e coste della Grecia, ma riesce ad avere un raggio di azione molto più ampio tanto che nuvole minacciose riescono a giungere fin sul medio Adriatico.
Grazie alla rotazione antioraria, proprio sul medio Adriatico, sono giunte correnti fredde da nord/est che hanno favorito un generale abbassamento delle temperature, sin dal primo pomeriggio, sull'intera regione. I contrasti tra le acque miti del mare e l'aria fredda orientale avrebbe dovuto provocare precipitazioni estese, seppur di debole intensità, dal pomeriggio/sera, su tutto il versante orientale dell'Abruzzo, ma in realtà, fino ad ora, vedendo il radar, i fenomeni sono piuttosto limitati e concentrati, principalmente, sul sud dell'Abruzzo.
Il vortice ciclonico si sposterà gradualmente verso levante nelle prossime ore e, di conseguenza, da domani anche la nuvolosità che insiste su di noi, andrà riducendosi, tanto che, già in tarda mattinata, e ancor più dal pomeriggio, il sole tornerà a fare capolino.
Domenica ci attende una giornata di bel tempo, sebbene al primo mattino potrà fare decisamente freddo, ma è già pronto un nuovo impulso nord Europeo, che guasterà il tempo di inizio settimana.
Non si verrà a formare nessun ciclone o minimo depressionario perciò passerà, velocemente, da nord a sud con precipitazioni che coinvolgeranno, in particolare, le regioni del versante tirrenico.
Dopo il passaggio di questo ennesimo impulso molto freddo, ma solo in quota, si prospettano nuovi disturbi nord atlantici, ma i cui effetti sono tutti da valutare. L'unica certezza è che del Burian o comunque del gelo artico continentale, che il solito sito ha annunciato a caratteri cubitali tempo fa, non vi è traccia nel breve e medio periodo. C'è ancora tutto febbraio e parte di marzo per fare la voce grossa, come accaduto l'anno scorso a fine febbraio, ma ad oggi, modelli alla mano, sicuramente no.
Sebbene manca la nevicata importante che faccia ricordare in futuro, nel bene o nel male l'invernata, non si può certo dire che non stiamo vivendo un inverno rigido, almeno fino ad ora. 

giovedì 24 gennaio 2019

IL CICLONE IMPERVERSA NEL CENTRO/SUD. DOMANI E PARTE DI SABATO COLPO DI CODA CON NEVICATE A QUOTE MOLTO BASSE

Il ciclone KLAUS (così lo ha definito l'Istituto di Meteorologia di Berlino) si sta abbattendo con forte intensità sulle regioni meridionali, con venti molto forti ed anche precipitazioni abbondanti. Si nota molto bene la rotazione antioraria che fa perno sul minimo barico attualmente posizionato tra Tunisia e Sicilia, e che entro domani sera si avvicinerà alle coste della Grecia.   
Anche la nostra regione è coinvolta nel maltempo. Non sono mancate le precipitazioni, che dai 600/700 metri hanno assunto carattere nevoso con deboli accumuli, molto più consistenti dai 1000 metri in su.
Entriamo nella fase clou del maltempo perchè, come si nota bene dal movimento del satellite, l'ampio raggio di azione del vortice, tra poche ore, attiverà correnti fredde da nord/est che si tufferanno in mare adriatico favorendo nuove precipitazioni, questa volta nevose a quote molto basse.
Domani mattina i fenomeni saranno principalmente relegati alle zone montuose e collinari, mentre dal pomeriggio si assisterà ad una recrudescenza dei fenomeni.
L'enigma verte sempre nell'individuare con esattezza fino a dove potrà cadere la neve ed in questo caso si nota, nell'immagine successiva riferita agli accumuli nevosi, come, dopo una mattinata con nevicate limitate ai rilievi e alte colline, tutto cambia dal pomeriggio/sera quando quasi tutta la regione sarà sotto possibili nevicate.
L'ultima mappa della sequenza indica neve con debolissimi accumuli quasi fin sulle zone pianeggianti, mentre sulle zone collinari si potrà arrivare ad alcuni centimetri. 
La neve continuerà a cadere anche nelle prime ore di sabato e poi tornerà, gradualmente, il bel tempo, sebbene in un contesto termico piuttosto freddo, in particolare durante la notte.
Attenzione però perchè sembra quasi certo l'arrivo di altro maltempo a partire dalla giornata di lunedì, ma ne parlerò meglio nei prossimi giorni, quando il ciclone Klaus sarà andato in arichivio.

mercoledì 23 gennaio 2019

GIORNATA DI FORTE MALTEMPO QUELLA DI DOMANI CON NEVICATE A QUOTE COLLINARI

Ormai l'impulso gelido in Mediterraneo è realtà e, da poche ore, lo è anche il vortice ciclonico che era previsto formarsi appena l'aria fredda sarebbe venuta in contatto con quella decisamente più mite del mare.
Dalla foto del satellite si riesce a vedere il movimento "vorticoso" che assumono le nuvole a largo della Corsica, e si nota altrettanto bene come si stiano formando corpi nuvolosi carichi di precipitazioni tra Corsica, Sardegna e nord Africa, che proseguiranno il movimento ciclonico e si avvicineranno sempre più alla nostra penisola nelle prossime ore. Intanto corpi nuvolosi sono già presenti sul nord/ovest (nevica in pratica fino in pianura) e sulle regioni centrali tirreniche (la neve cade a quote di bassa collina).
Nel fotogramma che vi ho postato sotto invece è ben evidente l'occhio del "ciclone" (ha raggiunto 989 millibar alle 19) che si trova appena a largo della Corsica meridionale. Domani sarà a sud della Sardegna e poi proseguirà verso la Sicilia, per poi virare verso est a metà giornata di venerdì. 
La traiettoria è riferita solo al minimo depressionario perchè l'intero movimento ciclonico riguarderà, in pratica, l'intera penisola domani e tutto il centro/sud venerdì.   
Ecco cosa prevedono nel dettaglio i modelli per la giornata di domani, e aggiungo, con pochi margini di errore, mentre già per venerdì le cose cambiano un pochino.
Si nota come le precipitazioni, nevose a quote basse, colpiranno la Sardegna e le regioni centrali tirreniche nella prima parte di giornata, ma, guardando con attenzione anche sulla nostra regione, entro la mattinata, l'ampia azione ciclonica inizierà ad attivare correnti fredde da est con accentuazione dei fenomeni, soprattutto sulle regioni adriatiche.
Si tratta di un ciclone a carattere freddo pertanto dove si verificheranno precipitazioni, soprattutto se intense, la neve potrà cadere anche a quote di bassa collina, ed infatti ecco quelle che sono le stime degli accumuli nevosi sulla penisola fino alla mezzanotte di domani. L'intero appennino sarà imbiancato, ma anche la pianura del nord/ovest e parte della Sardegna cosi come, debolmente, la Sicilia e la Calabria.
Nello specifico della nostra regione ecco una fotografia ingrandita che ci permette di analizzare i possibili accumuli. Innanzitutto balza all'occhio come tutto il settore aquilano sarà ricoperto da una coltre di neve con accumuli piuttosto modesti (5/10 cm al massimo), mentre sui settori adriatici la neve potrà accumulare solo sulle zone collinari (poco più di una spolverata in bassa collina e via via accumuli maggiori con l'aumento dell'altitudine, consistenti (30/40 cm) solo in montagna.
Si tratta di una stima, e come tale soggetta a correzioni, ma soprattutto si tratta di una carta riferita alla giornata di domani.
Il maltempo però è destinato a proseguire anche venerdì e, forse, parte di sabato, quando entrerà anche più freddo e le nevicate, seppur non intense, potrebbero coinvolgere ancor di più la bassa collina, ma su questo preferisco farvi un aggiornamento più dettagliato domani sera.

martedì 22 gennaio 2019

AGLI SGOCCIOLI LA PRIMA FASE DI MALTEMPO. DA DOMANI ARRIVA IL CICLONE POLARE

Sta per terminare la prima fase di maltempo, che ha visto la nostra regione protagonista. Importanti accumuli registrati in varie zone e nevicate copiose in montagna, con il settore aquilano che si è risvegliato questa mattina completamente ammantato dalla neve. Sui settori orientali imbiancate le colline dai 500/600 metri.
Come si può notare dall'immagine del satellite la nostra regione, pur attraversata da corpi nuvolosi, non registra, adesso, fenomeni, che invece si stanno verificando su Emilia Romagna, basso Veneto e Toscana, con nevicate a bassa quota. 
Il sat ci mostra anche l'avanzata dell'imponente impulso gelido in quota, proveniente dalla Groenlandia, che si trova sulla Francia settentrionale e che domani mattina inizierà ad interagire con il mar Mediterraneo dando vita ad un profondo ciclone. 
Ho realizzato questa immagine in movimento relativa alla pressione atmosferica per la giornata di domani, che fa capire bene come e dove si svilupperà il minimo di pressione, e come evolverà.
Il minimo si formerà domani mattina sul golfo ligure e poi si andrà approfondendo sempre più (colorazione sempre più scura) spostandosi verso la Corsica e poi la Sardegna.
Quali gli effetti in termini di piogge e nevicate che questo movimento ciclonico andrà a produrre? 
La mappa che segue fa capire bene come si svilupperanno le nuvole e quali aree italiane andrà a colpire.
Si intuisce come domani saranno le regioni del nord/ovest e quelle tirreniche, da nord a sud, ad essere interessate dai fenomeni più intensi. La nostra regione vivrà una prima parte di giornata di attesa e solo dal pomeriggio/sera i settori occidentali saranno coinvolti in precipitazioni, che difficilmente riusciranno a sfondare verso i settori adriatici.
La neve cadrà principalente sulle regioni centrali ed anche sull'Abruzzo occidentale con deboli accumuli.

   Un ciclone "polare" in Mediterraneo è piuttosto insolito, pertanto prevedere con precisione quali saranno i contrasti è difficile, perciò bisogna davvero "navigare a vista" e vivere passo dopo passo l'evoluzione.
Cercando di andare oltre ecco come potrebbe muoversi il ciclone nella giornata di giovedì, quando si sposterà verso la Sicilia.
POSIZIONE ALLE  13 DI GIOVEDI' 24 GENNAIO
Nelle ore centrali di giovedì raggiungerà una profondità quasi da record e nel suo vorticoso movimento inzierà ad attivare, molto debolmente, venti da nord/est verso le regioni adriatiche con precipitazioni, che potrebbero maggiormente coinvolgere, per ciò che riguarda la nostra regione, il teramano, pescarese e chietino.
POSIZIONE ALLE ORE 1 DI VENERDI' 25 GENNAIO
Ad inizio 25 gennaio il minimo, sempre piuttosto profondo, si sposterà a sud della Sicilia e la rotazione ciclonica determinerà l'attivarsi di venti sempre più freddi da nord/est con precipitazioni che potrebbero insistere sulle regioni adriatiche centrali. Il freddo in aumento potrebbe favorire nevicate a quote sempre più basse coinvolgendo anche le nostre zone collinari, ma è difficile dire, ad oggi, se cadrà neve sulla bassa collina, per intenderci 200/300 metri. 
Mi fermo qui e mi sono già avventurato oltre il certo perchè, come ribadito prima, l'evoluzione del ciclone è davvero tutta da vivere ora dopo ora con possibili colpi di scena improvvisi.

lunedì 21 gennaio 2019

DOMANI ALTRA GIORNATA DI PIOGGIA PERSISTENTE E NEVE DAI 700/800 METRI IN SU

Siamo ormai entrati nella fase di più acuto maltempo di questo primo episodio perturbato. Il minimo di pressione si avvicina sempre più alla penisola e le precipitazioni si fanno sempre più intense e persistenti. Ecco l'immagine del radar del centro Italia, che testimonia come buona parte delle regioni centrali siano interessate da precipitazioni. 
La neve sta cadendo dai 1000 metri in su, ma l'arrivo della notte associato ad un  aumento dell'intensità dei fenomeni favorirà una discesa della quota neve anche a livello di alta collina. Non si escludono fiocchi prima del mattino anche più in basso, ma saranno, eventualmente, solo nevicate coreografiche e senza possibilità di accumuli. 
Ben diversa la situazione invece in montagna dove si attendono anche 30/40 cm di accumulo a fine giornata.
Dall'immagine del satellite che vi posto sotto si nota da una parte lo spostamento di imponenti corpi nuvolosi dal Tirreno verso le regioni centrali, pilotati dal minimo depressionario che si muove appena a sud della Sardegna, mentre è altrattanto evidente come avanzi invece da nord l'impulso gelido Groelandese, che è ormai in procinto di "invadere" la Gran Bretagna e che entro domani sera/notte arriverà in Mediterraneo.
L'analisi previsionale dei modelli matematici, sebbene manchino poco più di 36 ore all'arrivo del nucleo gelido in quota, propone ancora margini di incertezza, anche perchè si tratta di un evento piuttosto insolito, per questo periodo della stagione, in Mediterraneo. 
Anche i previsori (parlo ovviamente di chi ci lavora per professione) rimangono piuttosto cauti nell'annunciare gli eventi che si manifesteranno dopo la formazione del profondo ciclone Mediterraneo, fatta eccezione per il solito acchiappa click che si sta scatenando annunciando l'impossibile!!!
La realtà dei fatti è che risulta davvero complicato prevedere con esattezza dove si formerà il minimo e, soprattutto, che tipo di percorso farà nello spostamento lento verso levante. 
Il percorso sarà fondamentale per prevedere dove i fenomeni potranno essere più intensi ed anche per stabilire a che quota potrà cadere la neve. Volendo dare dei numeri probabilistici direi che, ad oggi, nevicherà in montagna (dai 700/800 metri in su) praticamente tutti i giorni con probabilità del 80/90%; sulle zone comprese tra 400/600 metri potrà nevicare con probabilità del 50/60% non prima di giovedì sera/notte; ed infine per le zone di bassa collina (200/400 metri) con probabilità del 30/40% non prima di venerdì mattina. 
Credo che da domani sera, o meglio ancora da mercoledì mattina, quando il minimo si sarà formato e si potrà valutare la sua energia, le previsioni potranno essere molto più chiare sull'evoluzione del fine settimana.

domenica 20 gennaio 2019

CICLONE MEDITERRANEO DA MERCOLEDI, MA GLI EFFETTI SULLA NOSTRA REGIONE SONO ANCORA INCERTI

L'unica cosa ormai certa del severo maltempo della seconda parte di settimana è il fatto che un nucleo gelido di origine polare marittima proveniente dalla Groenlandia ci farà visita. 
E' certo che, una volta giunto in Mediterraneo dalla Francia, si formerà un ciclone sul mar Ligure, in ulteriore approfondimento il giorno dopo, quando però i dubbi iniziano a crescere.
Vi posto questa mappa che sintetizza il percorso del minimo depressionario, visto dai tre modelli previsionali più importanti.
E' evidente come il minimo risulti piuttosto vicino per tutti e tre i modelli mercoledì, ma nei giorni successivi le traiettorie di movimento cambiano e da queste, purtroppo, dipendono la quantità delle precipitazioni ipotizzabili, ed anche, direi, la possibilità o meno di avere precipitazioni nevose a quote di bassa collina (escluderei del tutto la pianura).
Vi propongo nell'immagine in movimento sotto gli effetti che ipotizza il modello europeo.
Inizialmente le precipitazioni sarebbero concentrate sulla Liguria, la Toscana e la Romagna, parzialmente il Veneto. Con lo spostamento del minimo verso sud le precipitazioni intense coinvolgerebbero maggiormente le regioni del centro/sud con l'attivazione di correnti sempre più fredde dai vicini Balcani, che favorirebbero, nei settori adriatici, piogge abbondanti e nevicate fino a quote collinari.
Insomma situazione che si va delineando, ma che, fino a quando non giungerà l'impulso gelido, può subire ancora dei cambiamenti importanti.
Intanto concentriamoci sul maltempo dei prossimi 2/3 giorni, che, sebbene meno roboante di quello polare, certamente si farà notare per le precipitazioni abbondanti.

PRIMA FASE DI FORTE MALTEMPO TRA DOMANI E MERCOLEDI'. TANTA PIOGGIA E NEVE FINO A 700/800 METRI

Stiamo per entrare in una fase di forte maltempo, la prima di una lunga serie che ci terrà compagnia per tutta la settimana. Mettere tutto insieme sarebbe stato lungo e complesso da spiegare così entro nel dettaglio del tempo di questa prima fase (lunedì 21-mercoledì 23).
Sulle Baleari, come da previsione, si è ufficialmente formato un minimo di pressione, non molto profondo (1006 millibar), che si muoverà a largo delle coste Algerine e poi si sposterà entro martedì fin sul golfo di Napoli, per poi perdere gradualmente la sua energia nella giornata di mercoledì. 
  Il minimo sulle Baleari ha già favorito la formazione di corpi nuvolosi carichi di pioggia a largo della Sardegna, ma nuvolosità irregolare insiste anche sulle regioni centrali, in particolare sul lato tirrenico con precipitazioni in atto, a carattere sparso, su tutte le regioni centrali.
Lo spostamento del minimo depressionario verso le regioni del centro/sud accentuerà i fenomeni nelle giornata di domani e martedì, con l'attenuazione dei fenomeni da mercoledì, quando però entrerà in azione sul Mediterraneo l'altro profondo vortice depressionario, scatenato dall'arrivo del nocciolo gelido groenlandese, ma di cui parlerò in altro articolo.
Tornando all'evoluzione della prima fase di maltempo vi posto quelle che sono le stime di precipitazioni previste nei prossimi 3 giorni in Abruzzo.
Come si può notare precipitazioni abbondanti su tutta la regione, ma con i maggiori accumuli che sembrano concentrati su teramano, pescarese, chietino e alto Sangro. Facendo la somma dei tre giorni potrebbero cadere anche 50/60 mm di acqua.
Dalla posizione del minimo e dal suo tragitto si può facilmente intuire che la nostra regione sarà, per buona parte, attraversata da ventilazione in quota meridionale, pertanto l'aria non sarà molto fredda, relegando le nevicate soltanto in montagna o al più sull'alta collina.
In caso di precipitazioni più intense durante la notte tra martedì e mercoledì potrebbe cadere neve anche a quote più basse ma senza accumuli.
Per concludere dunque previste nevicate abbondanti su tutte le nostre montagne con accumuli superiori ai 50 cm oltre i 1000 metri e molto di meno nella fascia compresa tra i 700 e 1000 metri.
Possibili nevicate con occasionali spolverate di neve fin sui 500 metri, in particolare nella notte tra lunedì e martedì, mentre sotto solo pioggia, tanta pioggia, con il rischio di piccoli smottamenti vista la precarietà del nostro territorio. A dopo per un'analisi del maltempo riferito alla seconda parte di settimana.

sabato 19 gennaio 2019

IL MEDITERRANEO COME UNA POLVERIERA: NON MANCHERA' NULLA TRA PIOGGIA, VENTO E NEVE

Nell'articolo di ieri ho voluto "stimolare", permettetemi il termine, coloro che lavorano o hanno contatti con gli enti preposti alla gestione delle criticità atmosferiche e idrogeologiche al fine di prepararsi in tempo per eventuali esigenze, ma oggi entriamo nel vivo del racconto del tempo in arrivo, o meglio, come se fosse la presentazione di una manifestazione, vi vado a descrivere la scaletta degli eventi in programma.
La mappa a corredo della mia spiegazione la vedete ricca di colori, numeri e curve, ma non perchè avevo voglia di scarabocchiare la mappa, bensì per riassumere, speriamo con discreto successo, l'evoluzione della prossima settimana.
Il Mediterraneo sarà teatro di 2 o 3 eventi importanti in cui tutti gli agenti atmosferici principali, vento, pioggia e neve saranno protagonisti.
Iniziamo con l'evento numero 1, quello colorato in azzurro, che andrà in scena da domani sera e fino a martedì/mercoledì prossimo e che avrà come protagonista principale la pioggia (neve a quote di alta collina) ed il cui regista sarà una perturbazione atlantica, che entrerà tra poco dalla penisola Iberica verso il Mediterraneo occidentale. I numeri indicano la data del minimo depressionario che agirà nel nostro mare. Come potete osservare dalle Baleari, dove si formerà domani, si sposterà lunedì tra Sardegna e Tunisia, martedì sarà in Calabria e per mercoledì scivolerà verso est.
Mercoledì 23 gennaio arriverà, direttamente dalla Groenlandia, aria polare marittima, che darà "spettacolo" sui mari italiani dando vita ad un minimo di pressione molto profondo e stretto (in tal senso c'è da sottolineare come, rispetto a ieri, i modelli previsionali, abbiano ridimensionato la sua profondità, pertanto parlare di "INCREDIBILE URAGANO", come lo ha definito il solito sito di falsa informazione meteo, è assolutamente fuori luogo). Nella mappa, con il colore fucsia, ho indicato le tappe di avvicinamento del nucleo gelido, che, come scritto prima, giungerà in Mediterraneo il 23, dando vita ad un minimo depressionario tra Liguria e Corsica, ma che, almeno queste sembrerebbero le ultimissime indicazioni, pare si dirigerà molto presto nel sud della penisola dove insisterà per più giorni. Se così fosse il nord della penisola, sarebbe tagliato fuori da eventi, se non solo brevemente tra martedì e mercoledì, mentre il centro/sud sarebbe sotto severo maltempo, sia in termini di pioggia che di vento (la neve probabilmente potrebbe cadere copiosa fin sulle alte colline 500/600 metri, difficilmente più in basso).
A chiudere la settimana di eventi intensi ci penserebbe invece una "compagnia teatrale dell'est europeo" che si inserirebbe nel cartellone delle manifestazioni regalando grande gelo e neve a quote molto basse o di pianura, a partire dal 26 di gennaio prossimo (terza e ultima fase).
Questa terza tappa di maltempo ha bisogno di molte, moltissime conferme, ma è tra le possibili ipotesi da considerare.
Ho cercato di giocare con le parole per sdrammatizzare un po' perchè è vero che è corretto entrare in una fase di preallarme, ma nello stesso tempo va sottolineato (sebbene la ferita sia ancora difficile da rimarginare), che eventi come quelli del gennaio 2017 sono difficilmente ripetibili e che l'asticella di attenzione va comunque tenuta alta anche in caso di accumuli nevosi minori, o per la sola pioggia intensa o vento forte.
Per una previsione dettagliata del tempo in Abruzzo mi limito ai prossimi due giorni.
Domani il tempo potrebbe essere parzialmente nuvoloso in mattinata, per l'attardarsi di qualche nuvola della debole perturbazione che ci sta attraversando in questo momento, ma presto le nuvole si faranno strada da sud/ovest con precipitazioni che dal pomeriggio si potranno registrare sul versante aquilano, ma entro sera/notte potranno giungere anche sui versanti orientali.
La quota neve inizialmente rimarrà a quote medie di montagna (1200 metri).
Lunedì invece, con l'avvicinarsi del minimo depressionario, le piogge si faranno sempre più estese e di moderata intensità con quota neve in graduale calo fin sugli 800/900 metri. Martedì poi, quando il minimo sarà giunto al sud della penisola, potrebbe inserirsi aria più fredda dai vicini Balcani con la diminuzione della quota neve fino a alla collina (500/600 metri).
Concludo con il postarvi la mappa della stima di precipitazioni fino a martedì e potete notare voi stessi come non mancherà la pioggia (neve in montagna).

venerdì 18 gennaio 2019

INSTABILITA' NEL WEEKEND, MA DA OGGI ENTRIAMO IN PRE-ALLARME PER MERCOLEDI' PROSSIMO

Questo articolo più che essere un'analisi previsionale vera e propria, vuole fungere da PRE-ALLARME per la prossima settimana, non tanto per tutti quelli che mi leggono, bensì per gli enti preposti alla gestione delle criticità atmosferiche e idrogeologiche, e mi spingo a questo guidato dal motto che sempre mi accompagna: MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE.
Ad oggi non sono in grado di dire, come tutti quelli che stanno osservando quotidianamente le mappe previsionali, cosa potrà accadere da mercoledì 23 gennaio in poi, in termini di fenomeni atmosferici che potranno vederci coinvolti, ma, nello stesso tempo, ci sono ormai certezze che un'imponente discesa polare marittima, proveniente dalla Groenlandia, possa tuffarsi in Mediterraneo con effetti in termini di pioggia, neve e vento tutti da valutare nelle ore antecedenti il suo arrivo.
Vado subito a spiegarvi ciò che sembra ormai certo per farvi meglio comprendere cosa sta per accadere.
Nell'immagine sotto è rappresentato il percorso che l'ondata polare effettuerà da adesso fino al 24 gennaio prossimo. Come potete osservare, in questo momento è nella sua area di competenza, cioè in Groenlandia. Nel giro di due giorni si staccherà dalla Groenlandia e inizierà il suo tragitto di migrazione verso il Mediterraneo. Il 21 gennaio sarà in Islanda, il 22 in Gran Bretagna e per il 23 inizierà a confluire verso di noi, conquistando in pieno il Mediterraneo per giovedì 24 gennaio.
L'entrata sul Mediterraneo di un impulso "polare" scatenerà la pronta reazione con il mare "caldo" del Mediterraneo provoncando la formazione di un minimo di pressione davvero profondo e con isobare molto molto strette.
Vi posto questo grafico degli spaghetti meteo, non rappresentativi delle temperature, ma della pressione atmosferica, misurata in millibar, che ci mostra il tracollo di pressione che subiremo a partire dal 22 gennaio. Da un massimo di 1017 millibar a, forse, 975 millibar. Valori che definire insoliti è già poco.
Qui si concludono le certezze previsionali ed iniziano i dubbi, davvero notevoli, che portano a non avventurarsi assolutamente in nessuna previsione sul nostro territorio, ma in genere direi per tutta la penisola. Ed il motivo è molto semplice: è impossibile, ad oggi, capire dove si andrà a collocare il minimo depressionario nel bacino del Mediterraneo, posizione dalla quale poi scaturiranno l'entità e la tipolgia di fenomeni.
Vi posto le carte dei 3 modelli di calcolo previsionale più performanti e vedrete che ognuno propone  configurazioni del tutto differenti dagli altri.

GFS (modello americano)
Minimo di 974 millibar posizionato tra Toscana e Corsica.

ECMWF (modello europeo)
Minimo di 980 millibar tra Sardegna e Lazio.

UKMO (modello inglese)
Minimo di 962 millibar a confine tra coste della Romagna e del Veneto.
Sono carte che, con estrema onestà, non ho mai visto da quando mi occupo di meteo.
Limitandoci alla nostra regione gli effetti sarebbero differenti sia in tipologia di fenomeni che di intensità degli stessi a seconda della posizione del minimo, ma anche in relazione alla sua evoluzione nei giorni successivi ed è per questo che ho parlato di PRE-ALLARME più che di analisi previsionale vera e propria. Man mano che ci avvicineremo a mercoledì prossimo si potrà entrate meglio nei dettagli e nei risvolti perturbati, ma di certo il rischio di vivere eventi estremi c'è tutto ed è per questo motivo che mi preme, in qualche modo, far arrivare questo "campanello di pre-allarme" agli enti preposti alla gestione delle criticità atmosferiche e idrogeologiche affinchè inizino sin da subito ad attivare tutte le procedure precauzionali del caso.

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