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SATELLITE

giovedì 30 gennaio 2020

IN ARRIVO LA PRIMAVERA E POI ......LA NEVE (FORSE)

Domani si conclude un gennaio dai due volti, molto mite durante il giorno ed estremamente freddo di notte e al primo mattino, a causa dell'inversione termica favorita dalla stasi atmosferica.
In realtà la più grande anomalia di questo primo mese del 2020 è stata la forte siccità ed infatti sono caduti pochi mm di acqua o cm di neve in montagna. 
Come se non bastasse questa anomalia, da sabato assisteremo ad un'imponente rimonta anticiclonica di matrice nord africana, pertanto vivremo giorni di stampo pienamente primaverile. 
Come detto nel titolo si tratta però solo di un'illusione perché a metà della settimana prossima, con elevata probabilità, assisteremo ad un crollo termico davvero imponente, nell'ordine di 15/20 gradi, che ci farà piombare nel gelido inverno, con il rischio anche di vedere neve a quote basse.
Guardando l'immagine del satellite si nota come una perturbazione atlantica si muove verso oriente e con la sua coda sta iniziando ad interessare, con nuvolosità alta e stratificata l'Italia. 
Sarà l'ultimo disturbo alla penisola, che sarà attraversata da nuvolosità irregolare, più compatta al nord Italia e sulle regioni tirreniche, dove non si escludono occasionali fenomeni precipitativi. 
Dopo il passaggio del fronte perturbato Atlantico assisteremo alla vera e propria rimonta anticiclonica di matrice africana che andrà a conquistare buona parte dell'Europa centro-occidentale oltre che mediterranea. 
Il suo apice sarà raggiunto nella giornata di lunedì 3 febbraio, e si nota bene anche dagli spaghetti meteo come, nella giornata del 4 febbraio, assisteremo ad un tracollo termico significativo.
In questo momento non ha senso entrare nei dettagli previsionali del cambio circolatorio del 4/5 febbraio prossimo, anche perchè le rettifiche potranno ancora essere notevoli.
Ad oggi quello che si può affermare è solo la discreta sintonia di vedute di tutti i modelli matematici di previsione, ma vi invito a seguire i prossimi aggiornamenti per avere conferme in tal senso.
Per concludere vi mostro le temperature massime dei prossimi giorni che testimoniano la mitezza fino al 4 febbraio ed il crollo termico dal 5 febbraio.

lunedì 27 gennaio 2020

DEBOLE PASSAGGIO PERTURBATO DOMANI, MA ASSENZA O QUASI DI PIOGGIA IN ABRUZZO

Dall'immagine del satellite si nota come un fronte nord atlantico stia attraversando l'Europa occidentale diretto verso i Balcani e i paesi baltici. 
Anche la nostra penisola sarà attraversata questa notte e domani dalla coda del fronte perturbato con associate deboli precipitazioni, maggiormente presenti al nord Italia e sulle regioni tirreniche del centro/sud. 
Vi posto sotto la possibile evoluzione, in termini di pioggia, sulla penisola per la giornata di domani.
Si tratterà di un passaggio molto veloce tanto che mercoledì la situazione migliorerà in tutta la penisola.
In Abruzzo, nello specifico, sarà un martedì coperto e con qualche piovasco possibile sul settore aquilano, mentre nuvole meno estese e persistenti sul lato adriatico, dove sono esclusi fenomeni precipitativi.
La ventilazione, da domani, inizierà a provenire dai quadranti meridionali, anche sostenuta sui rilievi e sulle zone costiere, ed occasionalmente sulle zone pedemontane.
Le temperature, complice la ventilazione meridionale, tenderà ad aumentare ed infatti le massime di domani sono previste in aumento e comprese tra 9 e 15 gradi.
Dopo questo passaggio debolmente perturbato dovrebbe gradualmente tornare in azione l'anticiclone, questa volta con contributo africano, pertanto si fa concreta la possibilità di avere un fine gennaio, ed inizio febbraio, con valori quasi primaverili.
Il freddo invernale potrebbe tornare verso fine prima decade di febbraio, ma vedremo tra una settimana se questa "proiezione" verrà confermata.

sabato 25 gennaio 2020

DOMENICA INCERTA MA SENZA PIOGGIA, IL 29 SFIORATI DA UNA PERTURBAZIONE NORD ATLANTICA

La perturbazione, o forse meglio definirla semplice disturbo alla calma atmosferica, sta apportando solo nuvolosità irregolare su parte della penisola.
Gli effetti in termini precipitativi sono visibili in parte al nord, ma con fenomeni davvero deboli.
In Abruzzo pioviggine sul settore aquilano, dove le nuvole sono più compatte, mentre sul settore adriatico solo nuvole irregolari ed un aumento significativo del tasso di umidità.
Domani sarà una giornata simile a quella attuale, ma con le precipitazioni che dovrebbero concentrarsi al sud della penisola ed occasionalmente sulle regioni centrali.
La novità è rappresentata invece dal passaggio perturbato della prossima settimana di un fronte nord Atlantico, che invaderà (ne parlo come se fosse un evento straordinario, ma dovrebbe rappresentare la normalità climatica del periodo!) l'Europa occidentale e sembra intenzionato a toccare, seppur parzialmente, anche la nostra penisola.
In questa grafica in movimento la possibile dinamica del fronte perturbato nei prossimi giorni in cui, cerchiata in rosso, c'è la nostra penisola,.
L'esatta traiettoria dell'impulso nord Atlantico è ancora da stabilire e da questa dipenderanno gli effetti perturbati sull'Italia.
Per il momento sembra che l'Abruzzo possa, di nuovo, rimanere fuori dagli effetti precipitativi, ma sarò più preciso nei prossimi giorni.
L'ultima immagine, quella del 29 gennaio, evidenzia anche la possibile risalita della campana anticiclonica sulla penisola e su parte dell'Europa che renderebbero, paradossalmente, i giorni della merla i più caldi di questo inverno così anomalo.
Senza entrare nei dettagli devo anche dire che in alta quota (stratosfera) proprio oggi sono apparsi i primi segnali di un possibile forte disturbo al Vortice Polare, causa principale di questo non inverno, pertanto quella che potrebbe sembrare una battuta rischia di diventare realtà, cioè che l'inverno inizierà quando sta per finire.
Vedremo più in là, direi da fine prima decade di febbraio, se questa affermazione sarà vera.     

venerdì 24 gennaio 2020

WEEKEND INCERTO, MA CON RISCHIO PIOGGIA MOLTO BASSO

La perturbazione del weekend sulla nostra penisola era già prevista molto debole, ma le ultimissime elaborazioni matematiche ridimensionano ulteriormente la sua portata tanto che in Abruzzo potrebbe ridursi tutto a minacciose nuvole, ogni tanto, ma senza fenomeni di rilievo.
L'immagine del satellite evidenzia molto bene come i contrasti stiano nascendo sul Mediterraneo occidentale e si spostino verso le coste delle regioni tirreniche centro/settentrionali.
Gli effetti precipitativi di questa perturbazione si potranno vedere in tutto il centro/nord, principalmente lato tirrenico, durante la serata odierna. 
Ecco infatti la stima di piogge per oggi, che si concentreranno principalmente su Liguria e Toscana.
Abruzzo del tutto fuori dalle precipitazioni, ma nuvolosità che nelle prossime ore si andrà intensificando, a partire dal settore occidentale della regione.
Il maltempo si sposterà per domani in tutto il nord e parte del centro Italia, ma la nostra regione rischia di essere coinvolta molto debolmente e solo su aquilano, Marsica e alto Sangro.
Nella giornata di domenica il maltempo coinvolgerà principalmente le regioni del sud e solo precipitazioni residue potranno presentarsi al centro Italia.
Si tratta di stime e come tali potranno subire delle rettifiche, ma di certo, seppur dovessero presentarsi fenomeni anche sull'intera regione, sarebbero comunque di debolissima intensità.
Le prospettive fino a fine mese sono di un nuovo rinforzo dell'anticiclone pertanto gennaio 2020 si congederà con una percentuale di pioggia davvero bassa (80% in meno rispetto alla media del periodo), valore che si va a sommare ad un dicembre anch'esso molto siccitoso.
Come dice il detto, acqua che non scende in cielo sta pertanto prepariamoci ad un periodo, che sia febbraio o la primavera prossima, di ben altro tenore. 

giovedì 23 gennaio 2020

DA DOMANI SERA FASE TIMIDAMENTE PERTURBATA FINO A DOMENICA

L'anticiclone europeo inizia ad evidenziare le prime crepe, in particolare sul Mediterraneo occidentale, dove si nota, dall'immagine del satellite, la formazione di corpi nuvolosi che si muovono verso le coste francesi e che da domani sera inizieranno a muoversi anche verso le regioni tirreniche centro/settentrionali.
Sul resto del paese ancora cielo sereno o poco nuvoloso fino a tutto venerdì.
In Abruzzo, nello specifico, tempo soleggiato per tutta la mattinata di domani; dal pomeriggio aumento della  nuvolosità a partire dai settori occidentali con il rischio anche di piovaschi in serata su aquilano e Marsica.
Nella notte su sabato nuvole e debolissime precipitazioni possibili anche sui restanti settori della regione. 

In generale tutto il weekend si annuncia instabile sulla penisola come sulla nostra regione dove assisteremo ad aperture del cielo che si intervalleranno a fasi più perturbate. 
Le temperature rimarranno piuttosto miti di giorno con massime comprese tra 9 e 13 gradi e minime che rimarranno ancora molto rigide la prossima notte, quando l'inversione termica si farà sentire ancora in modo significativo.
Domani notte invece, a causa della copertura nuvolosa i valori tenderanno a risalire e sarà difficile avere gelate notturne se non in montagna. 
Situazione simile anche nella giornata di domenica con nuvole alternate a fasi soleggiate e possibili piovaschi distribuiti a macchia di leopardo sul territorio regionale.
Da lunedì probabile ritorno dell'anticiclone che potrebbe accompagnarci per gli ultimi giorni di gennaio. 
Insomma inverno rigido e nevoso, in collina e in montagna che latita, ma non solo in Abruzzo e in Italia, ma in generale in tutta l'Europa, se si fa eccezione per la penisola iberica dove le nevicate record si susseguono senza tregua. 

martedì 21 gennaio 2020

SOLE E FOSCHIE FINO A VENERDI'. WEEKEND SOTTO LA PIOGGIA

Una goccia fredda in quota resta intrappolata tra Spagna e Marocco, dove è crudo inverno con nevicate fino a bassa quota, in tutto il resto d'Europa, fatta eccezione per la Scandinavia, domina l'anticiclone.
Anche sulla nostra penisola si è ormai insediato completamente, ma residua nuvolosità insiste al centro/nord senza fenomeni.
Il tempo tende ad un ulteriore miglioramento ed infatti domani sarà soleggiato, o poco nuvoloso,  ovunque. 
In Abruzzo, nello specifico, soleggiato su tutti i settori, ma la calma atmosferica favorirà il ritorno delle foschie/nebbie, sia sulle zone costiere che sui fondo valle delle zone interne dalla sera/notte e al primo mattino. 
La goccia fredda che insiste sulla penisola iberica si sposterà nei giorni successivi verso nord/est e così, per il fine settimana, pare profilarsi un nuovo peggioramento, ma più di stampo autunnale che invernale tanto che le nevicate saranno relegate alla medio/alta montagna.
Assenza di precipitazioni fino a tutto venerdì, poi prime piogge al nord per sabato e poi, tra la serata di sabato e la prima parte della domenica, piogge che interesseranno anche il centro/sud.
Per quanto riguarda le temperature rimarranno stazionarie o in leggero aumento nei valori massimi, compresi tra 9 e 12 gradi, mentre il ritorno del sereno favorirà le inversioni termiche notturne pertanto valori minimi molto bassi e compresi tra -4 e 5.
Per il medio/lungo periodo nessun segnale di rigido inverno, ma il cambiamento significativo di alcuni indici climatici a febbraio sembrano ipotizzare l'arrivo di un inverno tardivo (febbraio/marzo) con dannose ripercussioni sulle attività produttive della campagna. 
Vedremo in futuro se queste ipotesi si realizzeranno o meno, ma di certo la forte siccità attuale, come è sempre accaduto in passato, prima o poi verrà compensata da fasi decisamente perturbate e piovose.    

domenica 19 gennaio 2020

ANTICICLONE PRONTO A TORNARE E RIMARRA' ALMENO FINO A VENERDI'

La fase perturbata che ci ha tenuto compagnia nel weekend tende a spostarsi verso il Mediterraneo occidentale, mentre l'anticiclone, in azione verso l'Europa centro/occidentale, avanza verso est e tornerà presto anche sulla nostra penisola. Per le prossime ore, così come per domani, ancora nuvolosità piuttosto estesa, ma la tendenza è verso un miglioramento del tempo ovunque verso la sera/notte su martedì.  
In Abruzzo insisteranno venti dai quadranti settentrionali che favoriranno copertura nuvolosa estesa, ma senza fenomeni; dalla sera/notte le nuvole tenderanno a diradarsi sempre di più.
Da martedì l'azione anticiclonica diverrà sempre più incisiva e torneremo, di nuovo, allo status quo della prima parte di gennaio, cioè con cielo sereno o quasi durante il giorno ed inversioni termiche sempre significative.
La situazione di calma atmosferica dovrebbe rimanere tale almeno fino a venerdì in attesa dell'arrivo di una nuova perturbazione, ma le incertezze rimangono ancora tante pertanto ne parlerò meglio, eventualmente, nei prossimi giorni.

sabato 18 gennaio 2020

PARENTESI INSTABILE FINO A DOMANI POI, DI NUOVO, RISUCCHIATI DENTRO L'ANTICICLONE

La perturbazione che è giunta in Italia nella serata/notte di ieri sta insistendo sulla penisola, ma con fenomeni poco incisivi, come detto più volte negli scorsi aggiornamenti.
In questa seconda parte di giornata non cambierà di molto la situazione. 
Precipitazioni occasionali sui rilievi abruzzesi, principalmente del versante occidentale, e nuvolosità irregolare altrove.
 SABATO SERA
Nella giornata di domani, a causa dello spostamento del minimo depressionario verso la Puglia, la nostra regione, in particolare i versanti orientali, saranno interessati da maggiori fenomeni, ma sempre di debole intensità. L'attivarsi di correnti nord orientali favorirà l'abbassamento della quota neve che potrebbe scendere fin verso gli 800 metri.
La giusta definizione di questo evento è quello di parentesi instabile/perturbata ed infatti l'anticiclone ha in serbo un'azione imponente sull'Europa, che vi faccio vedere in questa animazione sotto, e che porterà ad un dominio assoluto sul vecchio continente per l'intera settimana prossima.
La fase instabile, contraddistinta dalla colorazione verde, è presente attualmente su buona parte del Mediterraneo, sarà aggirata e poi scalzata dall'anticiclone (colorazione rosso/arancio). 
Il risultato di questa mossa si tradurrà nel ritorno della "normalità climatica", si fa per dire, di questo gennaio 2020, cioè sole e calma atmosferica.
Nel riquadro successivo il tempo previsto nelle nostre quattro città capoluogo di provincia per la prossima settimana e potete notare voi stessi come il sole tornerà protagonista.

venerdì 17 gennaio 2020

IL PEGGIORAMENTO E' ORMAI IMMINENTE E CI TERRA' COMPAGNIA PER TUTTO IL WEEKEND

L'immagine del satellite ci mostra chiaramente l'arrivo di un fronte perturbato nord Atlantico che è attualmente in azione sulla Francia.
Le prime deboli precipitazioni sono già in atto in Liguria, in Piemonte e alta Toscana, ma entro notte si manifesteranno in tutto il centro/nord.
Per quanto riguarda la nostra regione le prime piogge dovrebbero manifestarsi già in prima mattinata di domani e poi proseguire, a fasi alterne, anche successivamente. Il teramano e aquilano dovrebbero essere i settori maggiormente coinvolti nei fenomeni, seppur di debole intensità.
Domenica invece, dopo il passaggio del minimo depressionario, saranno i settori adriatici tutti ad essere maggiormente coinvolti, ma sempre con precipitazioni di debole intensità.
A dimostrazione ulteriore che trattasi di perturbazione non incisiva, perlomeno non sul nostro territorio, vi posto una mappa di stima degli accumuli di acqua.
Precipitazioni discrete solo sull'appennino tosco/emiliano e di debole intensità sulle restanti regioni del centro/nord. Addirittura saltato o quasi tutto il centro/sud fatta eccezione per le regioni del versante tirrenico. 
Trattasi di perturbazione a carattere freddo pertanto le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a quote via via più basse, ma pur sempre non collinari.
Sulla nostra regione quota neve oltre i 1000 metri per domani e 700/800 metri per la giornata di domenica.
Occasionali fiocchi, in caso di precipitazioni più intense, potrebbero vedersi anche poco più in basso.
Insomma per dirla tutta una perturbazione che sembra voler essere solo una momentanea pausa all'egemonia anticiclonica, che potrebbe tornare di nuovo protagonista da martedì prossimo e non si sa fino a quando.

giovedì 16 gennaio 2020

WEEKEND PERTURBATO IN ARRIVO, MA L'ANTICICLONE TORNERÀ PRESTO

Dopo oltre 20 giorni di dominio assoluto dell'anticiclone sulla nostra penisola, ed anche in buona parte dell'Europa occidentale , tornano le nuvole e le precipitazioni.
La perturbazione numero 1 del 2020 giungerà sul nord/ovest della nostra penisola nella giornata di domani, entro sera, poi porterà maltempo tra sabato e domenica un po' in tutta Italia.
In questo momento sta interessando le coste dell'Europa occidentale oltre che la Gran Bretagna, ma avanza, oltre che verso nord, anche verso est ed entro domani sera riuscirà a coinvolgere nelle prime precipitazioni il Piemonte, la Liguria e la Valle d'Aosta.
La sua permanenza sulla nostra penisola sarà maggiore del previsto per la formazione di un minimo depressionario, che insisterà sul territorio peninsulare fino a domenica per poi muoversi, ad inizio settimana prossima, solo sul Mediterraneo occidentale.
Ecco invece l'evoluzione, in termini di precipitazioni, prevista fino a lunedì.
Venerdì sera prime precipitazioni sul nord/ovest. 
Nelle prime ore del sabato i fenomeni si sposteranno verso le restanti regioni del nord ed anche su quelle centrali, lato tirrenico. Dalla sera/notte su domenica i fenomeni insisteranno sul nord/est e lungo le regioni adriatiche centro/settentrionali.
Nella prima parte della domenica le precipitazioni insisteranno sulle regioni adriatiche per poi divenire sempre più deboli ed occasionali sia nella seconda parte della domenica, che per l'intera giornata di lunedì, quando il maltempo si concentrerà principalmente sulla Sardegna e mediterraneo occidentale.    
Sulla nostra regione il maltempo inizierà sin dalla mattina di sabato, ma con fenomeni solo sul versante occidentale, mentre dalla serata/notte di sabato e fino a lunedì insisteranno sul versante adriatico.
Dalla mappa successiva, riferita alla stima dei mm di acqua, si capisce facilmente come non si tratterà di un maltempo intenso ed infatti i quantitativi saranno davvero pochi, maggiori ai 10 mm solo sui rilievi del Gran Sasso.  
Sarà una perturbazione a carattere freddo pertanto non mancheranno le precipitazioni nevose, che torneranno ad imbiancare i nostri rilievi, spogli ormai da troppo tempo del manto nevoso.
Nella mappa successiva invece vi posto le stime in termini di precipitazioni nevose e delle zone in cui avverranno accumuli.
Si nota bene come la neve cadrà solo sui rilievi, principalmente del massiccio del Gran Sasso.
Il freddo in entrata da nord/est nella giornata di domenica potrà favorire fiocchi e spolverate anche  sotto i 1000 metri di quota, ma difficilmente la neve potrà cadere sotto i 600/700 metri di altitudine.
Certamente farà freddo in tutta la penisola, soprattutto durante la notte e al primo mattino.
Ecco le temperature probabili domenica mattina alle ore 7 e, successivamente, quelle per lunedì mattina.

Come detto nel titolo si tratterà di una parentesi perturbata che potrebbe terminare presto perché ad inizio settimana prossima l'anticiclone tenterà di nuovo di riprendere il dominio in Mediterraneo.
E' da vedere quanto durerà questo tentativo, ma sembra improbabile che possa durare molti giorni come accaduto in questo freddo ma secco gennaio 2020.

lunedì 13 gennaio 2020

SOLE ALMENO FINO A VENERDI' POI TOTALE INCERTEZZA

Scrutare cambiamenti del tempo per il futuro è diventata impresa quasi impossibili. I modelli matematici di previsione sembrano, ogni tanto, individuare la data per la svolta perturbata, ma poi, quando ci si avvicina alla meta tutto diventa nebuloso o, addirittura, stravolto.
E' il caso del giorno perchè, fino a ieri, sembrava assodato e scontato che il prossimo weekend potesse rappresentare la svolta verso il ritorno delle piogge, e delle nevicate in montagna, ma oggi i modelli stanno già esprimendo maggiore incertezza e si rischia di dovere rinviare, per l'ennesima volta, l'appuntamento con il maltempo. 
L'Italia continua ad essere dominata dall'anticiclone, casomai indebolito ma mai domo e capace di rigenerarsi in continuazione.
Una profonda depressione si muove a nord della Gran Bretagna ed è diretta verso la Scandinavia, ma riuscirà a destabilizzare il dominio anticiclonico sull'Europa occidentale gettando le basi per un affondo perturbato che nel prossimo weekend potrebbe giungere anche da noi.
Il condizionale è d'obbligo vista l'incertezza previsionale, ma è inutile avventurarsi oltre.
L'unica certezza è rappresentata dalla calma atmosferica almeno fino a venerdì/sabato prossimo per la nostra regione, come dimostrato dalla mappa degli accumuli di pioggia praticamente pari a zero mm.
Piogge dovrebbero giungere al nord per sabato prossimo, ma qui entriamo nell'incertezza più assoluta ed è meglio attendere i prossimi giorni per saperne di più. 
In conclusione, per l'Abruzzo, ci attendono ancora giorni di sole. Saranno possibili foschie/nebbie lungo le coste e sulle conche aquilane e, durante la notte, continueranno le inversioni termiche, pertanto i valori continueranno a rimanere molto bassi ed inferiori alle medie del periodo.

sabato 11 gennaio 2020

IL COPIONE NON CAMBIA: SOLE, QUALCHE NEBBIA ED INVERSIONI TERMICHE NOTTURNE

Ho rallentato nei miei articoli meteo non perchè avessi impegni straordinari, ma per l'assenza assoluta di cose da dirvi. 
L'anticiclone continua ad essere la figura preponderante in buona parte dell'Europa e solo qualche volta si concede delle mini pause insignificanti.
Oggi siamo in una di queste pause che ha permesso ad una goccia fredda in quota, presente da giorni nel nord Africa, di ricevere energia da un debole impulso Atlantico ed alimentarsi di nuovo.
Nell'Italia del centro/nord non è che sia cambiato granchè, ma al sud qualche nuvola pià consistente inizia a risalire dal Mediterraneo meridionale.
L'anticiclone si è ritirato un attimo in Atlantico, ma è già pronto a riconquistare l'Europa centro/occidentale e, da domani, anche il Mediterraneo.
In Italia oggi tempo disturbato al sud ed anche, molto debolmente, sulle regioni adriatiche centro/meridionali.
In Abruzzo tendenza dal pomeriggio/sera a maggiore nuvolosità. Non si esclude anche qualche occasionale piovasco, in particolare suò chietino.
La presenza di aria da nord/est farà abbassare di qualche grado le temperature, soprattutto le massime, e le minime, data la presenza di nuvolosità irregolare, potrebbero impedire l'inversione termica ed essere leggermente meno rigide delle notti scorse.
Da domani, lentamente, l'anticiclone cercherà di conquistare di nuovo l'intera penisola e la rinnovata stabilità atmosferica, combinata con la presenza di maggiore umidità, favorirà l'estensione delle nebbie, non solo in pianura padana, ma anche sulle regioni centrali.
Ecco in questa mappa le previsioni di nebbia al primo mattino per i prossimi giorni. Possibile sulle conche aquilane e, da martedì, anche sulle zone costiere.
Concludo postandovi la mappa della stima di precipitazioni fino a sabato prossimo.
Tranne la Liguria e qualcosina sulla Sicilia meridionale e l'estrema Puglia, asciutto in tutta la penisola con l'Abruzzo che oscilla tra 0 e 1 mm di acqua.
Siccità che dunque continuerà ancora e non è certo una bella notizia.

mercoledì 8 gennaio 2020

CONTINUA IL DOMINIO ANTICICLONICO: SOLE E INVERSIONI TERMICHE NOTTURNE I PROTAGONISTI

Questo gennaio è cominciato con il dominio anticlonico, appena scalfito a sud dall'incursione gelida, che poi ha causato maltempo nevoso su Grecia e Turchia.
Ora prosegue sulla falsa riga di inizio mese e non ci sono segnali di cambiamento ancora per molti giorni.
Come si nota bene dall'immagine del satellite Italia quasi del tutto sgombra da nuvole e solo tra le due isole maggiori una piccola goccia fredda in quota sta provocando la formazione di nuvolosità irregolare.
Per i prossimi giorni continuerà il tempo soleggiato su tutta la penisola, fatta eccezione per qualche nuvola venerdì tra Liguria e Toscana con qualche sporadica precipitazione.
La stabilità atmosferica favorirà la formazione di nebbia sulla pianura padana e sui fondo valle del centro oltre che sulle zone litoranee, ma continuerà anche il fenomeno dell'inversione termica.
Temperature molto rigide la notte potranno registrarsi sui fondo valle delle zone interne e sulle conche aquilane.
Come detto ad inizio articolo prospettive di staticità atmosferica che non sembrano avere fine ed infatti fino a tutta la settimana prossima (17/18 gennaio) non ci saranno, con elevata probabilità, precipitazioni. Qualche pioggia, ma ancora ci sono tantissimi dubbi al riguardo, potrebbe arrivare in ultima decade e, forse, anche maggiore freddo, con la speranza di rivedere le nostre montagne con il loro tipico abito invernale.   

lunedì 6 gennaio 2020

SOLE SENZA SOSTA: GENNAIO RISCHIA DI NON AVERE PRECIPITAZIONI

Dicembre è stato sicuramente un mese piuttosto mite, ma perlomeno molto dinamico e con precipitazioni sottomedia ma presenti; gennaio rischia di diventare un mese senza pioggia ed in montagna senza neve.
Le previsioni per i prossimi giorni hanno un margine molto scarso di rettifica pertanto ci attende un periodo di grande secca.
Dall'analisi delle curve previsionali ci attende una fase di temperature appena sopra la media del periodo, ma con una totale assenza di precipitazioni da oggi e fino al 20 gennaio.

Ecco le previsioni concrete per i nostri quattro capoluoghi di provincia e che può essere esteso all'intero territorio regionale.
Come potete notare voi stessi 10 giorni consecutivi di sole e qualche passaggio nuvoloso occasionale.
Dopo un autunno di precipitazioni abbondanti siamo entrati in una fase, forse molto più lunga del 20 gennaio, di estrema siccità che rischia di avere risvolti molto negativi sulle esigenze idriche della prossima estate.
Concludo con il tempo dettagliato per i prossimi giorni che vedrà il sole padroneggiare spesso e volentieri. Tra domani e mercoledì qualche breve copertura nuvolosa potrà anche verificarsi, ma senza alcun rischio di precipitazioni.
Il cielo sereno tutto il giorno favorirà delle forti inversioni termiche pertanto la notte, soprattutto sui fondovalle, avremo possibili gelate.
La persistente stabilità atmosferica, che significa anche assenza o quasi di ventilazione, potrebbe favorire nei prossimi giorni la presenza di nebbia, sia sulle zone costiere che sui fondo valle o conche delle zone interne. 

sabato 4 gennaio 2020

ARIA FREDDA FINO AL 6 GENNAIO POI DI NUOVO SOLEGGiATO E MITE

L'ondata di gelo ipotizzata alcuni giorni fa sarebbe dovuta arrivare domani e scatenare una ciclogenesi sul Mediterraneo con tanta neve anche a quote basse ed invece giungerà solo un po' di aria fredda e niente più.
I deboli contrasti in mare Adriatico potrebbero favorire, nella prima parte della domenica, debolissime precipitazioni sulle zone interne, che diverrebbero nevose sui 900/1000 metri, ma saranno occasionali e irregolarmente distribuite sul territorio regionale.
Sarà una toccata e fuga perchè già dalla sera/notte di domani tornerà il sereno.
Il giorno della befana il sole tornerà a dominare incontrastato su tutto il centro/nord e soltanto al sud potranno insistere le nuvole per la vicinanza con l'area di maltempo gelido, che si concentrerà su Grecia e Turchia.
Forse l'unico elemento climatico che potrà far notizia sarà quello delle temperature che subiranno una significativa diminuzione;
non tanto nei valori massimi che,  rispetto ai giorni scorsi, non saliranno oltre i 9/10 gradi massimi,
quanto nei valori minimi che invece scenderanno sotto lo zero, nella notte tra domenica e lunedì, sia nelle zone collinari che in quelle di montagna.
Sul dopo i modelli matematici di calcolo non danno scampo, infatti tutti, sebbene non sempre simili, ipotizzano il dominio assoluto dell'anticiclone su buona parte dell'Europa ed anche sul Mediterraneo.
Dell'inverno, quello nevoso, non c'è traccia e, di certo, non è una bella notizia per le nostre montagne, che di turismo in questo periodo vivono. 
In generale non è una bella notizia neanche in prospettiva futura perchè, se non ci sarà un drastico cambio circolatorio nella seconda parte dell'inverno, potremmo avere grossi problemi per le riserve idriche in proiezione estiva.
Dal punto di vista climatico inoltre, visto che la natura tende sempre ad equilibrarsi in qualche modo, non sarebbe del tutto utopico pensare che in primavera, o forse in estate, ci possa essere molto spazio per le piogge.

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