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SATELLITE

giovedì 31 dicembre 2020

GIORNATA DI TREGUA PRIMA DELL'ARRIVO DI ALTRO MALTEMPO. FREDDO IN GRADUALE E COSTANTE AUMENTO

Dopo il passaggio dell'ultimo impulso freddo nella notte tutta l'Italia sta vivendo una fase piuttosto tranquilla con pochi disturbi in cielo.

Il sereno o quasi di oggi nella nostra regione sarà però la principale causa del freddo pungente di questa notte. Ecco infatti quelle che potrebbero essere le temperature stimate alle 5 di domani mattina e si può osservare bene come buona parte dell'Abruzzo sia sotto zero o quasi.

Si tratta solo di una tregua ed infatti un nuovo impulso freddo si tufferà dalla Francia verso il Mediterraneo occidentale nella notte e darà vita ad una nuova depressione, che potrebbe persistere per molti giorni sulla penisola.

Gli effetti in termini di precipitazioni per il primo gennaio 2021 sono visibili in questa immagine in movimento. Si può notare come le regioni maggiormente coinvolte saranno quelle del nord-ovest, dove la neve potrebbe cadare a quote molto basse, e quelle del lato tirrenico.

Sabato 2 gennaio, con l'avvicinarsi del minimo di pressione verso la Liguria, potrebbe accentuarsi la fase perturbata sulle regioni tirreniche e spingere, di conseguenza, maggiori corpi nuvolosi anche sui settori adriatici, ma complessivamente saranno quelli maggiormente protetti in queste giornate di maltempo.

Volendo guardare più in là nel tempo attraverso l'immagine degli spaghi meteo si può notare come il freddo continuerà ad essere costante sulla nostra regione ed anzi in lento ma graduale aumento con il passare dei giorni ( la curva rossa rappresenta la media del periodo e si può ben vedere come le temperature saranno costantemente sotto la media del periodo tranne qualche eccezione). Freddo costante associato anche ad una discreta dinamicità atmosferica il che favorirà nevicate che potranno manifestarsi a quote via via sempre più basse. 


lunedì 28 dicembre 2020

LUNGA FASE PERTURBATA A CARATTERE FREDDO CON TANTA NEVE IN MONTAGNA

Il ciclone Nord europeo sta interessando anche la nostra penisola. Nella notte e nella mattinata di oggi è caduta tanta neve in tutto il nord Italia, anche in pianura, ed ora l'impulso freddo si è spostato sulle regioni centrali dove le precipitazioni sono piuttosto intense e a carattere nevoso oltre i 900/1000 metri. Vi propongo l'immagine di poco fa ai Prati di Tivo.


Guardando invece l'immagine dal satellite si nota come, mentre il maltempo sta imperversando al centro Italia, dalla Francia un nuovo impulso è in arrivo sul Mediterraneo, sempre pilotato dal vortice ciclonico Nord europeo.

Questa l'evoluzione delle precipitazioni fino al primo mattino di domani. Pioggia battente in queste ore serali sulla nostra regione, poi tutto il fronte perturbato si sposterà verso sud perdendo energia. 
L'impulso attualmente in Francia invece giungerà nella mattinata di domani sul Mediterraneo e favorirà nuovo maltempo, concentrato principalmente sulle regioni centro-meridionali lato tirrenico e su quelle del nord-est. Ecco la probabile evoluzione prevista in termini di precipitazioni.
Più in generale il sistema depressionario in azione in Europa, compreso il Mediterraneo, rimarrà attivo per molti giorni ancora e invierà ripetuti impulsi freddi anche verso l’Italia con fasi di maltempo che si alterneranno a brevi pause. Dopo il 5 gennaio situazione fortemente incerta a causa di uno sconvolgimento barico termico in stratosfera i cui effetti in troposfera non sono stati ancora inquadrati dai modelli previsionali; non si escludono affatto incursioni gelide da est con conseguente crudo inverno in Italia.  


domenica 27 dicembre 2020

INIZIO SETTIMANA DI MALTEMPO CON NEVE OLTRE I 1000 METRI, PIOGGIA INTENSA E FORTE VENTO

Il ciclone Mediterraneo che ci ha interessato ieri con nevicate anche a quote di media-bassa collina sta lentamente spostandosi verso est, ma la nostra penisola sarà teatro di un'altra fase di forte maltempo ed infatti, come si può osservare bene dall'immagine del satellite, un'imponente e vastissima depressione nord europea si sta avvicinando a grandi passi verso il Mediterraneo.

Al nord, a causa della formazione di un cuscinetto freddo, saranno possibili nevicate, anche abbondanti, fino in pianura. Maltempo intenso anche sulle regioni centrali, ma, a causa dei venti fortissimi di libeccio, la quota neve salirà repentinamente oltre i 1000 metri. 

In Abruzzo ci attende un lunedì di fortissimo maltempo, non solo per le piogge, che potranno essere a tratti intense, ma anche e soprattutto per il forte vento. Ecco la probabile evoluzione in termini di precipitazioni sulla penisola. Neve dalla sera/notte sul nordovest, ma in rapida estensione anche sul resto del nord; dal mattino di domani invece le piogge (nevicate solo in montagna oltre i 1000 metri) giungeranno anche sulle regioni centrali per poi coinvolgere anche il sud dal pomeriggio.

Ho già detto prima che sarà una giornata tempestosa per tutta Italia anche a causa del vento forte. Ecco la possibile evoluzione in termini di vento per domani in Abruzzo. Si può notare bene come al mattino il vento soffierà di moderata intensità solo sui monti, ma con il passare delle ore coinvolgerà tutta la regione con pocchissime aree che potrebbero essere escluse.

La massima attenzione soprattutto nelle località di montagna perchè si ipotizzano raffiche con punte anche superiori ai 100 km ora.

Insomma fase molto dinamica che non sembra avere tregua perchè altre perturbazioni potrebbero interessare l'Italia, ma ne parlerò meglio nei prossimi aggiornamenti.

sabato 26 dicembre 2020

AGGIORNAMENTO MALTEMPO

E' iniziata la fase di significativo maltempo anche sulla nostra regione, che ieri ha vissuto invece una giornata di attesa. Sta piovendo in buona parte dell'Abruzzo e anche la quota neve si sta abbassando rapidamente.

Nevica in abbondanza e con accumuli in montagna ( vi mostro un piccolo video della situazione live ai Prati di Tivo)

ma da poco è iniziato a nevicare anche molto più in basso sui 600-700 m ed infatti l'immagine relativa alla webcam di Valle Castellana ne è una dimostrazione. 


Guardando invece l'immagine del satellite si può notare come si sia formata una bassa pressione sul Tirreno centrale, che tenderà a spostarsi lentamente verso sud-est e questo favorirà l'ingresso di aria sempre più fredda dai Balcani tant'è che la quota neve è destinata a scendere ulteriormente almeno sui 400 metri, ma ci sono discrete possibilità che possa fioccare anche a quote più basse (250/300 m) dalla serata/notte.

Le precipitazioni inizieranno ad intensificarsi da metà giornata e dureranno fino a notte per poi terminare entro il primo mattino. 

 Da inizio settimana prossima altro maltempo e tanta neve in montagna.

giovedì 24 dicembre 2020

CONFERMATO IL MALTEMPO DA DOMANI SERA/NOTTE, MA IL FREDDO SI RIDIMENSIONA LEGGERMENTE E LA NEVE, PROBABILMENTE, CADRA' DAI 500/600 METRI

Siamo alla vigilia, non solo di Natale, ma anche di un importante cambiamento climatico. Infatti da domani un impulso freddo proveniente dal nord Europa conquisterà la nostra penisola con temperature che andranno bruscamente diminuendo, domani al nord Italia e dopodomani al centro/sud.

Si tratta di un cambiamento del tempo che favorirà nevicate a quote via via sempre più basse, ma non per tutti. Infatti, parlando della nostra regione, dagli ultimissimi aggiornamenti dei modelli matematici di previsione il freddo in arrivo sembra essere leggermente ridimensionato, pertanto si affievoliscono le possibilità di neve a quote di bassa collina, mentre rimangono ancora molto elevate le probabilità di nevicate dai 500/600 metri in su. 

Sembra strano essere a meno di 48 ore dall'evento e non conoscere i dettagli di ciò che potrà verificarsi, ma per questa tipologia di maltempo è importante l'esatta posizione del minimo di pressione nel bacino del Mediterraneo, che i modelli non hanno ancora inquadrato bene; in base a quello si potrà avere una maggiore o minore risposta fredda da est.

L'immagine successiva mostra secondo le ipotesi del modello europeo le precipitazioni previste da questo pomeriggio fino a tutto domani. Oggi giornata con nuvolosità irregolare e possibili precipitazioni al Nord; vento di libeccio sui versanti orientali delle regioni centrali Il freddo giungerà al nord nella giornata di Natale con precipitazioni nevose a quote piuttosto basse sul nord-est, mentre sul resto della penisola si può osservare bene come insistano le correnti di Libeccio che però andranno gradualmente a smorzarsi con il passare delle ore.


A partire dalla sera di Natale il maltempo a carattere freddo inizierà ad interessare l'Emilia Romagna e poi, a seguire, le restanti regioni centrali con la bora che andrà a sostituire i venti di libeccio e, di conseguenza, assisteremo al vero e proprio crollo termico. Le precipitazioni, che inizialmente interesseranno principalmente i settori occidentali della regione, saranno più insistenti, nella giornata di Santo Stefano, sui settori adriatici con la quota neve che inizierà a scendere fin verso l'alta collina (500/600 metri). La possibilità di neve sui 300/400 metri dipenderà molto dall'entità del freddo in entrata e, come detto ad inizio articolo, gli ultimi aggiornamenti danno poche speranze in tal senso.

Sarà un episodio molto breve ma altro maltempo sembra prospettarsi per domenica/lunedì prossimo.

martedì 22 dicembre 2020

CONFERMATO IL BRUSCO CALO TERMICO DA NATALE, NEVE A QUOTE COLLINARI IL 26 DICEMBRE

In Italia continua la fase climatica piuttosto tranquilla anche se sono pochi gli spazi per il cielo sereno perché nuvolosità irrregolare insiste un po' su tutta la penisola e sarà così fino al 24 dicembre. Intanto in pieno oceano Atlantico l'anticiclone delle Azzorre ha puntato verso nord andando a conquistare addirittura parte della Groenlandia e questo sta attivando aria molto fredda dal polo che si è messa in moto verso sud raggiungendo anche la nostra penisola dalla giornata di Natale. 

Esattamente il 25 dicembre l'aria fredda  aggirerà l'ostacolo alpino in parte da ovest, ma soprattutto da est. L'aria fredda che entrerà nel Mediterraneo occidentale formerà un minimo di pressione sul Tirreno che, con il passare delle ore, si sposterà lentamente verso sud ed è proprio questo movimento che attiverà aria decisamente più fredda dai quadranti orientali. I contrasti che si verificheranno in Adriatico determineranno un peggioramento che avrà il suo apice nella giornata di Santo Stefano quando  le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a quote via via sempre più basse.

Difficile Stabilire con precisione la quota esatta del limite delle nevicate perché c'è ancora incertezza sull'entità del freddo in arrivo. Vi propongo l'ipotesi di oggi del modello americano in cui si nota bene come il freddo ( colorazione azzurra) arrivi al nord Italia nella giornata di Natale e poi dalla sera/notte giunga fin sulle regioni centrali. Sarà però la giornata del 26 dicembre quella in cui le nevicate potranno conquistare le zone collinari perchè avremo valori termici ben al di sotto dello zero (-4/-6 gradi a 1400 metri). Ci sono elevate probabilità di nevicate dai 500 metri in su, ma sono discrete anche quelle di neve dai 300 metri.

Sara un passaggio intenso ma veloce ed infatti già dal 27 di dicembre il tempo tornerà a migliorare anche se, come si può osservare bene dagli spaghi meteo, continuerà una fase molto fredda e perturbata. Certamente le nostre montagne faranno il pieno di neve da qui fino al 31 dicembre.

lunedì 21 dicembre 2020

TEMPO MITE FINO ALLA VIGILIA, CROLLO TERMICO A NATALE, NEVE FINO IN COLLINA IL 26 DICEMBRE

Mentre sull'ltalia si continua a vivere una fase climatica piuttosto tranquilla, nel mondo meteo c'è gran fermento perché ormai i modelli matematici di previsione si sono quasi tutti ben allineati e prospettano, a partire dal giorno di Natale, un brusco calo delle temperature a causa della discesa di aria artica dal nord Europa, che potrebbe favorire precipitazioni in buona parte della penisola, ma in particolar modo sui settori adriatici. Nella mappa sotto si nota bene come il freddo (colorazione azzurra) si addossi sull'arco alpino durante la mattinata di Natale per poi propagarsi molto rapidamente nella seconda parte di giornata fin sulle regioni centrali ed invadere l'intera penisola entro la giornata del 26 dicembre.  

Visto il freddo in arrivo le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso a quote via via sempre più basse. Non mi soffermo sulle quote specifiche in cui potrà nevicare perchè bisogna attendere ancora un giorno, forse due, per entrate nei dettagli, ma posso annunciarvi che è quasi certo di avere neve dai 500 metri in su e ci sono discrete probabilità di vederla fin sui 200 metri. Nella dinamica successiva vi posto una possibile evoluzione del maltempo del modello americano. A Natale le prime precipitazioni al nord/est e poi sul Toscana ed Emilia Romagna; durante la sera/notte, con l'arrivo del freddo, i contrasti si faranno più intensi, soprattutto sulle regioni centrali del versante adriatico ed è qui che le precipitazioni sembra possano essere più estese e persistenti, soprattutto nella giornata del 26. Il 27 miglioramento repentino. 


Nei prossimi aggiornamenti, quando si avranno maggiori dettagli sull'intensità delle precipitazioni in arrivo e, soprattutto, quando si saprà con discreta certezza l'intensità del freddo in arrivo cercherò di entrare nel dettaglio anche della quota neve prevista. 

Per il momento posso annunciarvi con certezza assoluta che la fase mite di questi giorni si concluderà il 24 di dicembre e ne inizierà una molto fredda che si annuncia lunga o forse lunghissima.

In attesa del brusco crollo termico di Natale ci attendono ancora giorni con cielo parzialmente nuvoloso e possibili foschie dal tramonto e fino al primo mattino. Le temperature rimarranno stazionarie rispetto alla giornata odierna.  

sabato 19 dicembre 2020

MITE FINO AL 24 DICEMBRE POI ARRIVA IL FREDDO E NON SI PUO' ESCLUDERE UN BIANCO NATALE ANCHE A QUOTE COLLINARI

Continua la fase piuttosto tranquilla sulla nostra regione e parzialmente anche sul resto della penisola. Oggi infatti aria umida è riuscita a penetrare sul bacino del Mediterraneo favorendo una maggiore nuvolosità ed anche deboli precipitazioni sul nord ovest. Dalla sera e soprattutto domani piogge interesseranno anche le estreme regioni meridionali, irregolarmente nuvoloso altrove.

Nella prima parte della settimana prossima ci sarà un ulteriore rinforzo dell'anticiclone sul Mediterraneo, ma, nel contempo, parte di esso punterà dritto verso l'Islanda. Non si farà attendere la risposta artica che infatti punterà l'Europa centro-orientale ed anche italica, almeno di quella orientale, proprio in coincidenza con il Natale.

Ci attendono dunque ancora giorni di tempo irregolarmente nuvoloso, a tratti più soleggiato, con temperature piuttosto miti di giorno e rigide la notte. La staticità atmosferica favorirà la formazione di foschie e nebbie dal tramonto fino al primo mattino.

Come si può osservare bene dalle immagini degli spaghetti meteo, dal 25 dicembre assisteremo ad un crollo netto delle temperature per l'arrivo di un impulso freddo artico marittimo, che favorirà forte instabilità e, viste le gelide temperature in alta quota (oltre meno 30 gradi a circa 5500 metri), anche nevicate a quote collinari.

La distanza temporale (6 giorni) e l’incertezza dei modelli sull'esatta dinamica, impongono la massima cautela per quanto riguarda l’esatta dimensione del maltempo e, soprattutto, per ciò che riguarda la quota neve. Ho inserito nell'immagine degli spaghi anche la linea azzurra per delimitare, in modo orientativo, quali temperature si dovrebbero raggiungere a 1400/1500 metri per avere nevicate anche in medio-bassa collina (200/400 metri) e questa indicazione fa comprendere meglio come sia impossibile fare previsioni dettagliate adesso.

Insomma nulla ancora certo ma senz'altro, a differenza degli anni scorsi, ci sono le possibilità di assistere ad un bianco Natale anche a quote basse.

Analizzando anche nel lungo periodo gli spaghi si può osservare, chiaramente, come il 24 dicembre possa definirsi lo spartiacque tra la fase mite, quella attualmente in atto, ed una nuova fase climatica caratterizzata da freddo o gelo.

Nei prossimi giorni si potrà entrare più nel dettaglio di quel che potrebbe accadere, ma intanto, per chi ha sempre sognato di vivere un Natale con i fiocchi, ad oggi è lecito sperare.

giovedì 17 dicembre 2020

MITEZZA DIURNA FINO ALLA VIGILIA DI NATALE POI PROBABILE VIRATA VERSO IL FREDDO/GELO

L’anticiclone continua a dominare la scena in  buona parte della penisola, ma sul nord-atlantico una profonda depressione tende ad avvicinarsi all'Europa occidentale. Il suo percorso principale è diretto verso l'Europa centro-settentrionale,  ma un impulso freddo riuscirà a penetrare sul Mediterraneo occidentale da sabato favorendo una maggiore copertura nuvolosa e precipitazioni, che si manifesteranno sul nord-ovest e sulle due Isole maggiori, per poi spostarsi, nella giornata di domenica, nelle restanti regioni del centro Sud.

La nostra regione sarà marginalmente coinvolta da questo debole guasto tanto che potremmo assistere ad una maggiore copertura del cielo, ma con scarsi se non addirittura assenti fenomeni.

L'articolo di questa sera però è maggiormente proiettato verso il futuro di medio lungo periodo perché, giorno dopo giorno, i modelli sembrano delineare un prospettiva, da Natale in poi, sempre più fredda o forse gelida con il rischio di avere anche precipitazioni nevose a quote molto basse.

Si tratta di previsioni di lungo periodo e quindi ancora da prendere assolutamente con la massima cautela ma la tendenza generale sembra davvero puntare verso il grande freddo.

Con l'aiuto degli spaghi meteo di questa sera del modello americano cercherò di farvi comprendere quali sono gli scenari che sembrano prospettarsi nei prossimi 15 giorni. Si nota bene come da qui fino al 24 dicembre non ci siano grosse novità rispetto al clima che stiamo vivendo da alcuni giorni, continueranno le temperature piuttosto miti durante le ore centrali di giornata e le inversioni termiche significative la notte, quando anche sulle zone collinari spesso e volentieri si raggiungeranno valori sotto lo zero.

Dal quadro degli spaghetti è eloquente come proprio il giorno di Natale sembra essere quello della rottura definitiva dalla mitezza di questi giorni con l'arrivo di correnti sempre più fredde dall'artico, che potrebbero favorire un peggioramento del tempo a carattere invernale. 

Inutile soffermarsi sui dettagli perché è davvero troppo presto, ma per comprendere la dinamica possibile vi posto due carte del modello americano di questa sera.

La prima mappa è riferita al giorno di Natale e ci mostra come l'anticiclone delle Azzorre tenda a puntare oltre l'Islanda, di conseguenza, ci potrà essere una risposta fredda dall'artico verso l'Europa centro/orientale ed anche italiana.

Nella seconda mappa invece ci spostiamo al 28 di dicembre e qui, addirittura, la risposta dall'artico assumerebbe caratteristiche fortemente gelide tanto che un’enorme bolla gelida punterebbe verso tutto il Mediterraneo.

Insomma uno scenario meteo che sembra diretto verso un cambio drastico della circolazione generale a partire dal Natale. Nei prossimi giorni vedremo se i modelli confermeranno questa tendenza generale e, da inizio settimana prossima, vedremo se ci saranno le possibilità di assistere ad un periodo festivo freddo e nevoso.

lunedì 14 dicembre 2020

SETTIMANA DI SOLE POI AUMENTA L'INCERTEZZA, MA ONDATE DI FREDDO/GELO SEMBREREBBERO POSSIBILI SOLO DOPO NATALE

Siamo ormai a metà dicembre e le feste si avvicinano, come ogni anno molti sperano di poter vivere un’atmosfera natalizia accompagnata dalla neve ed infatti la domanda più gettonata è sempre la stessa: nevica a Natale? La mia risposta, inevitabile, è anch'essa identica; difficile prevederlo oggi.

Fare le previsioni a medio lungo periodo è sempre difficile, ma ancor di più quando si tratta di prevedere la neve. Quest'anno, a mo' di gioco e non di vera e propria previsione, utilizzando gli spaghi meteo, vi faccio vedere cosa si può ipotizzare ad oggi. 

Il modello americano GFS  si spinge a fare previsioni fino a 15-16 giorni pertanto fino al 30 dicembre ed ecco cosa ipotizza.

Con quasi assoluta certezza possiamo dire che la settimana attuale sarà caratterizzata da un rialzo termico, quello già in atto, seguito da un lieve assestamento di poco sopra la media del periodo. Si può notare con me ci sia assenza assoluta di curve nella parte bassa dell'immagine (curve che stimano le precipitazioni possibili) a testimonianza dell'assenza assoluta di pioggia e neve per tutta la settimana. 

La prossima settimana invece, quella che ci porterà al Natale, la situazione inizia ad essere piuttosto incerta, anche se la tendenza generale è quella di un mantenimento di temperature sopra la media del periodo associate ad una fase leggermente più dinamica, pertanto con la possibilità di precipitazioni e nevicate, ma solo in montagna. 

Appena dopo la giornata di Natale, sebbene la situazione sia fortemente incerta, si nota una tendenza generale verso una brusca diminuzione delle temperature, che riporterebbe la nostra regione verso un'atmosfera decisamente fredda o addirittura gelida. 

Non mancano le curve relative alle precipitazioni, pertanto non si possono escludere nevicate a quote molto basse nel periodo compreso tra il 27 e il 30 dicembre.

Come detto inizialmente situazione tutta da monitorare nei prossimi giorni e intanto sarà il sole il protagonista assoluto di questa settimana.

In questa grafica riassuntiva del tempo previsto dal modello europeo per la città di Teramo, ma la cui previsione è valida anche per il resto della regione, si può notare come saranno giornate soleggiate; le temperature massime saranno quasi sempre superiori ai 10 gradi e le minime sfioreranno lo zero termico.



domenica 13 dicembre 2020

TERMINA OGGI LA FASE LUNGAMENTE PERTURBATA PER L'ITALIA. LA PROSSIMA SARA' LA SETTIMANA DELL'ANTICICLONE

L'ultimo impulso perturbato nord Atlantico sta lentamente scivolando verso sud-est con precipitazioni che si stanno manifestando soprattutto al meridione.

Per quanto riguarda la nostra regione siamo stati solo sfiorati dalla perturbazione ed infatti sin dal primo mattino il cielo è risultato poco nuvoloso. Un corpo nuvoloso più esteso sta giungendo da nord, ma non favorirà precipitazioni. Deboli piogge si sono manifestate nella serata di ieri e durante la notte, ma solo tra chietino e vastese.

Nell'immagine successiva si osserva bene come l'intero vortice ciclonico continuerà a muoversi verso sud-est. Domani sull'Italia, a partire dal nord, avanzerà un'area anticiclonica che sembra intenzionata ad essere la protagonista di tutta la prossima settimana.

Infatti sulla nostra regione ci attende una settimana discreta con cielo spesso sereno, temperature miti di giorno e rigide di notte. Probabile il ritorno delle foschie notturne sulle zone interne, soprattutto sulle conche aquilane.

venerdì 11 dicembre 2020

TRA SABATO SERA E DOMENICA MATTINA ALTRA PROBABILE FASE PERTURBATA, POI TORNA UNA FASE PIU' MITE E ASCIUTTA

L'Italia continua ad essere bersaglio del flusso Nord Atlantico, anche se poi, parlando del nostro territorio, oggi è stata una giornata piuttosto tranquilla perché il minimo di bassa pressione è scivolato rapidamente verso sud favorendo un miglioramento del tempo.

Un altro impulso Nord Atlantico sta entrando proprio in queste ore nel Mediterraneo occidentale e favorirà altro maltempo, ancora una volta con interessamento principale delle regioni del centro/sud. Sarà sicuramente l'ultimo attacco perturbato prima dell'inizio di una fase climatica più tranquilla in cui l'anticiclone cercherà, seppur a fatica, di conquistare la nostra penisola.


Andando a vedere l'immagine evolutiva dal punto di vista delle precipitazioni si può osservare come il nuovo impulso proveniente dal nord Atlantico, nelle prossime ore, inizierà ad interessare la Sardegna per poi convolgere nel maltempo tutte le regioni del settore tirrenico, dal nord fino alla Sicilia. Nella giornata di domani la nostra regione sarà ancora una volta ai margini di questa fase di maltempo con nuvolosità irregolare e qualche occasionale piovasco.

Domani sera, in concomitanza con lo spostamento del minimo depressionario verso sud, a causa della circolazione ciclonica potrebbero manifestarsi piogge anche sulle sulla nostra regione, in particolare sul lato adriatico. Saranno possibili anche nevicate dai 1000/1200 metri in sù.
Domenica avremo cielo coperto e saranno possibili precipitazioni in tutta la regione, ma  con il passare delle ore la situazione andrà migliorando.
A partire da lunedì, come si può osservare bene anche dall'immagine degli spaghetti meteo, inizierà una fase più mite e anche più asciutta grazie al ritorno di una fase anticiclonica la cui durata è ancora tutta da decifrare.
Per il momento nessuna prospettiva gelida e nevosa a quote basse, ma il periodo natalizio potrebbe riservare sorprese.

martedì 8 dicembre 2020

MEDITERRANEO BERSAGLIO DI PERTURBAZIONI NORD ATLANTICHE, MA A META' MESE SEMBRA POSSA TORNARE L'ANTICICLONE

 Tempo perturbato su tutta la penisola in questo giorno di festa anche se le regioni meridionali ed il settore Adriatico sono meno coinvolte nei fenomeni.

Infatti come si può vedere bene dalle immagini del radar le precipitazioni si concentrano principalmente sulle regioni centrali del settore tirrenico e sul nord della penisola.
Volendo stringere il radar solo sulla nostra regione è evidente come la catena appenninica riesca a fungere da barriera quasi invalicabile ed infatti, mentre sul settore aquilano le precipitazioni insistono da questa notte, sul teramano, sul pescarese e sul chietino i fenomeni sono del tutto occasionali e limitati alle zone più interne.
La circolazione ciclonica causata dal minimo di pressione sul mar Tirreno non ha alcuna intenzione di mollare la presa ed infatti, come si può osservare dall'immagine successiva, rimarrà quasi stazionaria anche nella giornata di domani.
Lo spostamento del minimo verso l'Italia peninsulare potrebbe determinare una fase meno perturbata sul centro Italia, soprattutto domani mattina, ma saranno sempre possibili momenti di maggiore copertura del cielo con associate anche deboli precipitazioni. Anche sulla nostra regione potrebbe esserci spazio per piogge questa volta sui settori orientali per maggior contrasto con il mare Adriatico. 

È proprio il caso di dire che non c'è tregua per il Mediterraneo infatti da giovedì, mentre si andrà esaurendo l'area depressionaria sulla penisola, è pronto a tuffarsi dalla Francia un nuovo impulso nord Atlantico, che provocherà la formazione di un nuovo minimo di pressione, diretto maggiormente verso le regioni centro meridionali, le quali potrebbero divenire le più coinvolte in questa nuova fase di maltempo. 

Il periodo perennemente perturbato sembra comunque possa aver fine attorno a metà mese, quando l'anticiclone ritornerà, almeno per alcuni giorni, a dominare il Mediterraneo.

Per concludere e parlando solo della nostra regione, ci attendono  ancora molti giorni dominati dall'incertezza, cioè da fasi con prevalenza di sole intervallate da altre con maggiore copertura e possibili brevi precipitazioni. Da monitorare meglio l'evoluzione della depressione che si formerà venerdì sul basso tirreno perché potrebbe favorire anche richiami di aria più fredda dai vicini Balcani e, di conseguenza, le precipitazioni potrebbero divenire nevose a quote anche di bassa montagna.

domenica 6 dicembre 2020

MALTEMPO CON POCHE SOSTE, MARTEDI' ALTRE PIOGGE E NEVICATE POSSIBILI FIN SUI 1000 METRI

Maltempo violentissimo ha colpito buona parte della nostra penisola con precipitazioni alluvionali al nord e nevicate incredibili sulle Alpi, ma anche da noi questa notte e nelle prime ore del mattino abbiamo avuto accumuli superiori ai 40 mm in molte zone della regione, come si può notare bene dalla mappa degli accumuli aggiornato alle ore 14 di oggi.

(fonte sito web CAPUT FRIGORIS)

Per meglio comprendere cosa sta accadendo e cosa ci attende la settimana prossima, vi posto  la sequenza giornaliera, da oggi e fino a domenica prossima, delle configurazioni bariche (cerchi rossi anticicloni e cerchi gialli depressioni). Il motivo di questo continuo coinvolgimento in fasi di intenso maltempo è causato dal fatto che l'Europa centro-occidentale nonchè mediterranea, siano intrappolate da due anticicloni, quello delle Azzorre a sinistra e quello Russo a destra, che impediscono o rallentano la naturale evoluzione dei fronti perturbati verso est.

(fonte sito web WINDY)

In questo contesto climatico l'Italia è destinata a vivere un'altra settimana burrascosa caratterizzata da due nuovi episodi di maltempo, il primo tra martedì e mercoledì ed il secondo tra venerdì e sabato,  ma intervallata solo da fasi di spiccata variabilità e non di calma atmosferica. 

Domani tempo incerto, ma isolate precipitazioni dovrebbero interessare solo i settori tirrenici e del Nord.

(fonte sito web WINDY)

Martedì si formerà un nuovo minimo depressionario sulla Corsica, che favorirà nuovo maltempo diffuso in tutta l'Italia fino a mercoledì.

(fonte sito web WINDY)

Per giovedì avremo una fase variabile simile a quella di domani per poi essere di nuovo coinvolti nel maltempo a partire da venerdì. Da sottolineare come le prossime perturbazioni saranno dirette in modo più netto verso il Mediterraneo pertanto il contributo mite dai quadranti meridionali, come avvenuto in questo weekend, sarà decisamente più smorzato e di conseguenza le nevicate potranno interessare, al centro Italia, quote di medio bassa montagna. 

Per quanto riguarda l'Abruzzo tra martedì e mercoledì non si escludono precipitazioni nevose fine sui 1000 metri. 

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