Ecco la mappa delle temperature minime di questa mattina. Come potete osservare grande gelo in tutta la regione, in particolare nell'aquilano, ma valori sotto zero anche nel versante adriatico. Durante la notte nuvolosità irregolare ha interessato tutta la zona costiera, ma le precipitazioni, seppur deboli, si sono manifestate solo nel chietino.
Per le prossime 48 ore ci attende ancora molto freddo, ed è da monitorare anche un nuovo breve impulso ancor più gelido, che ora si trova sulle regioni baltiche, che si muoverà, in azione retrograda, verso di noi nella giornata di domani e che potrebbe determinare un nuovo rapido peggioramento del tempo.
Aria gelida si tufferà in adriatico ed è lecito attendersi una risposta del nostro mare in termini di nuvole e deboli precipitazioni. Saranno ancora una volta le zone costiere quelle maggiormente coinvolte, ma non si può escludere che nuvolosità compatta possa penetrare lungo le vallate fin nelle zone interne. Le temperature rigide favoriranno, in caso di precipitazioni, neve a quote davvero basse, quasi di pianura, ma si tratterebbe comunque di deboli fenomeni.
Ed ora entriamo nel complicatissimo labirinto delle previsioni di Natale, anzi per meglio dire del 23/24 dicembre, perché paradossalmente le previsioni per il giorno 25 sono più chiare di quelle dei giorni precedenti.
L'anticiclone che oggi è così allungato fin verso la penisola scandinava, da giovedì eseguirà una manovra di spostamento verso il mediterraneo e questo favorirà un temporaneo rialzo termico sulla nostra penisola, ma poi punterebbe dritto verso l'Islanda e sul suo bordo orientale scivolerebbe un nucleo gelido, che, superato l'ostacolo anticiclonico in zona scandinava, si tufferebbe verso sud. Qui si fermano le certezze ed inizia l'amletico dubbio che, a 6 giorni da Natale, non è ancora risolto. Ho riassunto in tre le ipotesi ancora vive, anche se con probabilità diverse: 1) il nucleo gelido scivolerà leggermente retrogrado puntando dritto sul centro/sud della penisola con neve quasi fin sulla costa a partite da sabato e per alcune ore della domenica (50% di probabilità); 2) il nucleo gelido scivola sui Balcani e coinvolge solo marginalmente la nostra regione con freddo pungente e solo brevi ed occasionali fenomeni nevosi, anche a quote basse (40% di probabilità); 3) il nucleo gelido scivola sui Balcani e sulla Grecia senza interferire sul tempo in Italia, che continuerebbe la sua fase anticiclonica iniziata giovedì.
Aldilà di come andrà a finire il tempo della Vigilia è certo invece che il Natale sarà una bella giornata, ma con temperature che potranno essere nella norma o sotto media a seconda di quel che accadrà alla Vigilia. Insomma non sarà un bianco Natale, ma potrebbe esserlo appena prima.
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