Mattinata con vento fortissimo sui rilievi e sulle zone pedemontane del versante orientale della regione e temperature quasi estive in pieno inverno, poi vento giunto anche sulle zone costiere con forti raffiche e linea temporalesca, che ha dato il via al crollo termico ancora in atto.
Vi rappresento in questa mappa le differenze incredibili di temperature registrate in regione alle 15 e alle 19 con un crollo superiore ai 10 gradi un pò ovunque.
Il radar della protezione civile, relativo alle precipitazioni, ci mostra chiaramente come il freddo continui a scivolare verso sud, ma limitatamente al versante Adriatico, mentre al nord e sul settore tirrenico si segnala solo vento forte.
La neve continuerà a scendere fino a quote collinari (500/600 metri), ma in presenza di scrosci più intensi potrebbe fare la sua comparsa anche a quote più basse.
Domani mattina avremo una breve pausa in termini di precipitazioni anche se continuerà a tirare vento forte sulle zone costiere, e tornerà anche di moderata/forte intensità sui rilievi.
Dal pomeriggio nuovo impulso gelido proveniente dai quadranti nord orientali e ritorno delle precipitazioni, più irregolari, ma con nevicate che saranno possibili anche a quote di bassa collina (200/300 metri).
Ecco la possibile evoluzione per domani.
Fase di più acuto maltempo nel pomeriggio/sera e poi graduale riduzione dei fenomeni. Le zone maggiormente interessate dalle precipitazioni sembrerebbero essere quelle del basso Abruzzo, ma fenomeni nevosi si dovrebbero verificare un pò ovunque. Complessivamente non avremo comunque, neanche in montagna, grossi accumuli di neve.
Le temperature inizieranno a risalire da venerdì, ma rimanendo nella media del periodo.
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