In queste ore un primo passaggio perturbato Atlantico (numero 1) sta interessando le regioni del centro nord, ma con debolissimi fenomeni. Nel frangente tempo un'altra perturbazione (numero 2) sta attraversando la Francia, e parte della Spagna, ed interesserà, seppur rapidamente, le regioni settentrionali questa sera/notte. Domani invece arriverà un terzo fronte molto più organizzato (numero 3), che favorirà precipitazioni abbondanti sulle regioni settentrionali, dove potrà cadere neve copiosa sulle Alpi, ma anche fin verso le zone collinari al nord/ovest. Precipitazioni intense anche sulle regioni centrali del versante tirrenico, ma l’attivarsi di correnti di Libeccio causerà un aumento della quota neve, che potrà cadere solo in medio/alta montagna (1500/1600 metri).
Sui versanti adriatici i fenomeni saranno più smorzati e distribuiti in modo irregolare sul territorio, ma attenzione al vento che potrebbe soffiare di forte intensità sui monti e con possibile interessamento anche dei fondovalle dei versanti adriatici. Quella che vi posto è la mappa del modello europeo della notte di venerdì e si nota bene come il vento soffi con forte intensità in buona parte della regione. Anche sabato il vento sarà il protagonista di giornata, ma dovrebbe gradualmente perdere la sua intensità.
Fino a sabato le precipitazioni si concentreranno sulle regioni settentrionali e su quelle tirreniche, ma da domenica potrebbe giungere un nuovo impulso nord Atlantico a carattere freddo che darebbe vita ad un vortice ciclonico molto profondo. La sua collocazione e dinamica è ancora oggetto di divergenze tra i modelli previsionali. In attesa che i modelli raggiungano una unità di vedute vi propongo una carta del modello tedesco ICON, che colloca, a metà giornata di domenica, il minimo depressionario sulle regioni centrali dove si attendono le precipitazioni più abbondanti.
A seguito del passaggio di questo profondo vortice ciclonico potrebbero attivarsi correnti fredde da nord o dai Balcani oltre al passaggio di aria gelida in alta quota (-34/-35 gradi a 5500 metri), pertanto si tornerebbe, dopo 2 giorni di stampo autunnale, quelli di domani e dopodomani, al freddo invernale con la possibilità, tra lunedì e martedì, di precipitazioni nevose a quote collinari.Si tratta di una evoluzione ancora tutta da decifrare pertanto ne parlerò meglio nei prossimi giorni.
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