La presenza di un anticiclone delle Azzorre ben saldo e in espansione verso le latitudini più settentrionali funge da pilota per la discesa verso le latitudini più meridionali di impulsi freddi o molto freddi di origine artica.
Una nuova saccatura nord atlantica è ormai pronta a penetrare in area mediterranea portando con sé aria molto fredda in quota che attiverà, a contatto con le acque miti, forte vorticità e conseguente instabilità diffusa e persistente in buona parte della penisola.
Le aree maggiormente colpite dai fenomeni saranno quelle centro meridionali del lato tirrenico, ma in generale quasi tutta l'Italia dovrà fare i conti con la nuova circolazione depressionaria. Per quanto riguarda la nostra regione precipitazioni estese e persistenti nell'aquilano, Marsica e alto Sangro, già dalla mattinata di domani, mentre nei settori adriatici le piogge saranno più irregolari e di debole intensità a partire dal pomeriggio/sera.La neve cadrà, a causa dei venti libecciali, a quote di media montagna (1400/1500 metri).Nella giornata di venerdì irromperà aria più fredda in quota pertanto le residue precipitazioni diverranno nevose a quote via via più basse, ma pur sempre di montagna.
Sabato potrebbe essere una giornata di tregua, ma in attesa di un nuovo impulso molto freddo che potrebbe acuire il maltempo a partire da domenica con le precipitazioni che potrebbero assumere carattere nevoso a quote via via più basse, forse, anche collinari.
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