Ci sono fasi previsionali in cui diventa
davvero un vero e proprio enigma cercare di capire da che parte si sta andando.
Se dovessi limitarmi a guardare
una mappa, quella serale del modello GFS, dovrei dirvi che sarà un Natale con l’anticiclone,
al massimo con qualche spiffero freddo dai Balcani, ma in realtà le prospettive
sono tutt’altro che delineate e ve lo dimostro dalla, ormai famosa, carta degli
spaghetti.
Come potete notare ci sono ben 22
curve che si muovono quasi formando una linea unica fino al 20 dicembre e ci
dicono quello che stiamo vivendo, cioè freddo in aumento fino a domani e poi
fase rigida permanente fino a mercoledì 20 dicembre. Da quel giorno in avanti
si può intravedere una chiara tendenza ad una risalita, casomai da valutare di
che portata, ma in linea di massima tornerà una fase anticiclonica più mite. Dal
22 dicembre invece si apre il caos meteorologico con due strade totalmente opposte
tra loro, infatti per metà curve rimane una fase anticiclonica duratura, che
garantirebbe mitezza e tempo asciutto, mentre per il secondo gruppo di curve avrebbe
inizio, a partire dal 23 dicembre, un crollo termico imponente che ci farebbe
rimpiombare su valori simili a quelli di domani, con associate precipitazioni,
possibili nevose anche quote collinari.
Da questa spiegazione capite che la
risposta a chi mi chiede che tempo farà a Natale, non può che essere: NON LO
SO!!!
Volendo spulciare anche altri
modelli che iniziano a valutare il tempo per il Natale vi devo dire che un po’ tutti
si stanno comportando sulla falsa riga del modello AMERICANO, soltanto il modello
CANADESE GEM sembra più deciso e propone curve quasi totalmente delineate verso
una rilevante discesa termica.
RIASSUMENDO SINTENTICAMENTE DIREI
COSI’:
GFS (AMERICANO) 50% mite e 50% freddo
READING (EUROPEO) 60% mite e 40%
freddo
GEM (CANADESE) 25% mite e 75% freddo
Concludo come in una soap opera: volete
sapere come andrà a finire? Lo scoprirete nelle prossime puntate!!!
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