Questa foto che immortala la situazione delle temperature alle 20:15 parla da sola senza bisogno di ulteriori commenti. Prepariamoci a minime da capogiro domani mattina con molte località di montagna e collina che andranno oltre i -10.
Per quanto riguarda il tempo che ci attende certamente farà notizia il grande gelo, sia domani mattina presto, ma anche durante il giorno, quando a mala pena si riuscirà a salire oltre lo zero.
La dinamica del satellite ci evidenzia come la depressione tirrenica è ormai oltre la Puglia, ma sulle zone adriatiche persiste una blanda circolazione di richiamo gelido dai Balcani, che sta favorendo precipitazioni sulla Romagna e sulle Marche settentrionali. Sulla nostra regione nuvolosità irregolare. Domani la situazione non subirà sostanziali cambiamenti con nuvolosità irregolare, in particolare sulle zone costiere, con possibili brevi precipitazioni nevose possibili, ma che non porteranno nessun disagio. Mercoledì la situazione dovrebbe andare anche meglio con il sole che dovrebbe fare la comparsa con maggior regolarità, ma sempre in un contesto termico estremamente rigido.
Da monitorare invece l'evoluzione del tempo di giovedì prossimo perchè, è vero che avremo una imperiosa risalita delle temperature, ma il tutto accompagnato dall'avanzata di un fronte perturbato atlantico mite, che inizialmente si muoverà sopra al cuscinetto gelido della notte e quindi potrebbe favorire nuove nevicate, cosidette da scorrimento, a quote molto basse, forse anche di pianura.
Come ho detto prima evoluzione ancora da monitorare perchè i principali modelli non hanno ancora un'unità di vedute. Vi propongo in tal senso tre evoluzioni differenti.
GEM (modello canadese)
Con questa evoluzione la nostra regione sarebbe colpita in pieno dal maltempo, che impatterebbe sulle regioni tirreniche centrali per poi spingersi verso quelle adriatiche, ed in un secondo momento verso nord.
GFS (modello americano)
Il modello americano invece prevede un'entrata molto più settentrionale e quindi la nostra regione sarebbe solo sfiorata dal maltempo, mentre sarebbe il nord Italia ad essere maggiormente coinvolto da nevicate da scorrimento.
ECMWF (modello europeo)
Per ultimo vi propongo l'evoluzione del modello europeo che si avvicina, come dinamica, al modello canadese, ma nel contempo evidenzia la possibilità che la perturbazione possa essere frenata dal muro appenninico smorzando o scartando del tutto la possibilità che nevicate possano estendersi sulle zone adriatiche.
Siamo a poco più di 48 ore da questa possibile evoluzione meteorologica e le idee non sono ancora chiarissime e questo la dice lunga su come sia complesso fare previsioni. A domani per saperne di più su cosa accadrà giovedì prossimo.
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