La seconda parte dell'analisi settimanale si apre con lo stesso copione dei giorni scorsi
VENERDI' 23 FEBBRAIO
Il Mediterraneo continua ad essere sede di una ampia e persitente depressione che continua ad essere alimentata da correnti fredde orientali. Il contrasto con le acque più miti dei mari favoriscono la formazione di corpi nuvolosi, che seguendo il moto antiorario, si distribuiscono su tutto il centro/nord. Nel nostro caso l'azione fredda orientale è ancora più evidente e così il rischio di avere precipitazioni a carattere freddo sono più probabili. Sebbene la distanza temporale sia ancora elevata il quadro climatico postato ha una discreta possibilità di verificarsi, ma certamente ci sarà tempo per parlarne in dettaglio nei prossimi giorni.
SABATO 24 FEBBRAIO
Con il passare dei giorni aumentano le incertezze, ma, ad oggi, lo scenario più probabile sembrerebbe quello di altre precipitazioni, sempre relegate alle regioni centro/meridionali e con ancora possibili nevicate a quote collinari. La giornata di sabato però potrebbe rappresentare anche la vigilia di un evento molto cruento per la nostra penisola in genere ed in modo particolare per la nostra regione e provincia.
DOMENICA 25 FEBBRAIO
Salgono vertiginosamente le probabilità dell'arrivo del Burian sulla nostra penisola. Si tratta di aria gelida proveniente dalla Siberia che porta in dote temperature davvero molto fredde, sia in quota che nei bassi strati. Si tratta di eventi rari alle nostre latitudini, ma che, quando arrivano, lasciano il segno (vedasi il febbraio 2012).
I modelli, vista la distanza temporale, non hanno ancora ben inquadrato quali effetti possa produrre sulla nostra penisola, ma per il momento vi dico solo che tutti i modelli principali (GFS, READING, GEM) si stanno indirizzando in modo inequivocabile verso quella direzione. L'arrivo del Burian significherebbe per noi adriatici certamente l'arrivo della neve per contrasti rilevanti tra l'aria gelida siberiana e l'aria mite delle acque adriatiche. Si tratterebbe di neve copiosa nelle zone interne, collinari e di montagna, ma certamente non mancherebbe anche sulle nostre zone costiere.
Cercherò, nei limiti del possibile, di tenervi aggiornati passo passo sull'evoluzione, ma forse, sin da adesso, non sarebbe sbagliato iniziare a fare un po' di prevenzione, e mi rivolgo principalmente agli enti territoriali locali. Informarsi già da domani con la protezione civile e chiedere del potenziale gelo che potrebbe arrivare non credo costi nulla. Attendere solo i bollettini di allarme 2/3 giorni prima potrebbe non essere sufficiente per organizzare un'efficiente piano neve.
Nessun commento:
Posta un commento