Mancano ancora 6 giorni, ma i modelli non dimostrano tanti tentennamenti, se si fa eccezione per quello americano (il più seguito), che però sembra avere dei "buchi" nei dati di partenza e, come sottolinea in una nota il NOAA (l'ente meteorologico ufficiale USA) è per il momento poco affidabile.
Vi posto una carta del modello europeo ECMWF (il più performante in assoluto) che ci propone questa sera la seguente evoluzione: elevazione dell'anticiclone fino al cuore del polo nord e conseguente discesa di una poderosa, quanto vasta, colata gelida verso le medie latitudini con direzione Italia del centro/nord. L'aria fredda proveniente dai Balcani invaderebbe il mare Adriatico con abbondanti precipitazioni su tutte le regioni esposte.
In questa seconda mappa vi propongo una possibile evoluzione in termini di precipitazioni.
Come potete notare precipitazioni diffuse e copiose dalle costa alla montagna. Il gelo vero e proprio potrebbe arrivare nella giornata successiva, cioè il 26 febbraio quando i valori termici potrebbero scendere in modo imponente.
Questo scenario che vi ho proposto lo si può considerare possibile per un buon 70%, ma certo nel mondo della meteo i ribaltoni sono sempre possibili, quindi è vietato dare per scontato un evento che si dovrebbe verificare tra 120/144 ore, anche perchè basterebbe un leggero spostamento verso ovest per ridimensionare di parecchio il tutto. A domani sera per un nuovo aggiornamento e con l'invito comunque ad essere pronti al possibile intenso evento nevoso perchè, lo ripeterò fino allo sfinimento, E' MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE.
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