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martedì 13 marzo 2018

DA LUNEDI' RITORNO DELL'INVERNO, MA PER LA NEVE IN COLLINA ANCORA MOLTI DUBBI

Ho saputo con immensa gioia che la regione Liguria è fortemente intenzionata a denunciare quel sito nazionale tanto osannato, anche da molti di voi, per procurato allarme INGIUSTIFICATO, in occasione del maltempo di domenica scorsa. Intanto il "TEPPISTA" meteo continua imperterrito a dare disinformazione e "terrorizzare", anche perchè ha un solo grande obiettivo, cioè guadagnare a palate con i click. Poi, ma solo MOLTO POI, arriviamo noi amatori della meteo, che proviamo a fare previsioni le più attendibili possibili, ricche di se e ma come la imperfetta scienza meteo impone, che veniamo inondati di messaggi che si possono sintetizzare in una semplice frase: "MA E' VERO CHE ARRIVA DI NUOVO IL BURIAN?" Questa domanda credo che mi sia stata rivolta negli ultimi 7 giorni almeno da 100 persone!!! Visto che dire bufale funziona da domani inizierò anche io!!! Sono ancora indeciso se annunciare che il 18 maggio 2018 a Teramo cadranno 70 cm di neve oppure scrivere a caratteri cubitali che il 15 agosto 2018, su tutta la litoranea abruzzese, avremo una minima di -10 gradi.

Torno serio e cerco di farvi capire tramite gli spaghetti meteo, che rappresentano il modo più sintetico di approcciare al futuro meteo di medio/lungo periodo, cosa POTREBBE ACCADERE.
Vi posto gli spaghi dei due modelli matematici di previsione più performanti a livello mondiale, che sembrano muoversi con le stesse certezze e gli stessi dubbi.



 Gli spaghi postati rappresentano i valori termici che vengono previsti alla quota di 850 hpa (circa 1400 metri). Nel grafico sopra sono riportati i valori di 22 simulazioni del modello americano GFS, che ci dicono questo: domani valori nella media del periodo, breve risalita giovedì coincidente con la fase antecedente l'arrivo della perturbazione atlantica, poi venerdì ritorno verso la normalità climatica del periodo, rappresentata dalla curva rossa. Fino a sabato/domenica i 22 spaghi risultano piuttosto compatti il che indica una forte attendibilità delle previsioni. Da lunedì invece il range termico inizia ad allargarsi in modo discretamente ampio e di conseguenza gli scenari possibili si ampliano. In questa fase previsionale l'incertezza regna sovrana e dovrebbe scattare la massima cautela, ed invece, paradossalmente, questa fase diventa terreno fertile per gli ILLUSORI METEO, che si scatenano con apocalittici articoli acchiappa click. L'unica cosa che si può realmente capire da questo andamento termico è la possibilità, discreta, di avere una fase, non breve, di clima dalle caratteristiche invernali. Tra il 20 ed il 24 marzo alcuni spaghi scivolano anche oltre i -5 gradi, che, in modo semplicistico, e non rigido, può considerarsi un valore dove sono possibili nevicate fino a quote collinari. Detto questo però potete intuire voi stessi che nulla è deciso, nulla è scontato, e dire oggi 13 marzo che tra una settimana ci sarà neve a Teramo è scorretto, mentre è più giusto affermare che potrebbe esserci una fase invernale.     

Analizzando gli spaghi del modello europeo ECMWF (in questo caso le simulazioni sono 52) le cose sono abbastanza simili, con le stesse certezze fino a sabato prossimo, e le abbondanti incertezze da domenica in poi. 
In sintesi quindi tempo dalle caratteristiche primaverili, sebbene le piogge spesso presenti fino a sabato/domenica, mentre da lunedì si aprono scenari tendenzialmente invernali, con un probabile ritorno del freddo pungente, ma ancora tutto da valutare se accompagnato da neve fino a quote collinari.

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