La situazione climatica sta diventando sempre più irrequieta, giorno dopo giorno. Oggi abbiamo avuto piogge ad intermittenza, ma nel contempo il freddo, seppur non intenso, si è già fatto sentire. La neve ha fatto la sua comparsa fino in pianura su molte zone del nord Italia, mentre sulle zone tirreniche del centro si sono verificati molti scrosci intensi addirittura accompagnati anche da grandine. Da noi grazie alla barriera appenninica è andata decisamente meglio anche se sui rilievi e sulla pedemontana qualche piovasco è arrivato ed anche la neve ha fatto la sua comparsa sui 1200/1300 metri.
La tempesta equinoziale, come, in modo corretto, è stato definito il maltempo di domani, giungerà da ovest, dove una depressione, in formazione proprio in queste ore, inizierà la sua cavalcata verso la nostra penisola. L'immagine in movimento che vi posto sintetizza il suo passaggio dalle ore 12 di domani e fino alle 12 di mercoledì.
Come potete notare si sposterà da ovest verso est attraversando la Sardegna e poi il medio/basso Tirreno per poi scivolare verso il basso mare Adriatico nella giornata di mercoledì.
La complessità nell'inquadrare con esattezza la traiettoria che percorrerà la depressione è fondamentale sui risvolti nevosi sulla nostra regione e provincia, ed infatti, seppur a così poco tempo dall'evento, le stime di accumulo della neve risultano ancora molto ballerine.
Vi propongo due stime opposte che la dicono lunga sulla difficoltà di cui stavo dicendo poco fa.
MODELLO TEDESCO ICON
Dalla mappa del modello tedesco si evince che gli accumuli potranno essere limitati. Ho cercato di generalizzare dei valori in base alle altitudini.
MODELLO LAMMA
In questa seconda mappa invece le stime risultano molto più rilevanti, con la zona montana che vedrebbe accumuli superiori ai 30 centimetri; la zona pedemontana di bassa collina arriverebbe a circa 20 centimetri mentre potrebbero esserci deboli accumuli fin quasi sulle zone pianeggianti.
Insomma come potete capire situazione complicata da comprendere e il tutto dovuto a tantissimi fattori in gioco, che potrebbero o non potrebbero verificarsi.
Mi limito a dire che da domani e per le prossime 24/36 ore entreremo in una fase invernale, e che le possibilità di vedere la neve sarà molto elevata fin quasi sulla pianura. Tutt'altra cosa invece sarà la questione degli accumuli che, come detto prima, saranno legati all'entità del freddo in arrivo, alle modalità con cui il minimo depressionario si muoverà verso la nostra penisola ed anche altri fattori più tecnici che vi risparmio.
Quasi tutti i modelli sembrano comunque, al di là della traiettoria esatta, far scivolare velocemente il minimo verso i Balcani e questo fa ipotizzare che la fase di crudo maltempo di stampo invernale possa durare fino a giovedì.
Nei giorni successivi non torneranno le temperature primaverili, ed anzi il freddo potrebbe essere molto più intenso, soprattutto la notte, con serio rischio di gelate, ma il tutto potrebbe essere non accompagnato da ulteriori fenomeni nevosi a bassa quota.
Intanto domani mattina fase di pausa con la possibilità anche di vedere per poche ore il sole, ma poi nuvole minacciose inzieranno a spingere da occidente e l'atmosfera cambierà drasticamente a partire dal pomeriggio/sera. La quota neve inizialmente rimarrà ancora alta, ma scenderà gradualmente con il passare delle ore, e soprattutto nella notte, quando entreranno le correnti molto fredde da nord/est, tanto che risulta possibile vedere fiocchi, al primo mattino, fin verso le zone pianeggianti. Per domani cercherò di farvi piccoli flash sin dal mattino per monitorare l'evoluzione.
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