Intanto la ventilazione è già divenuta orientale e le temperature della sera in Abruzzo già evidenziano una debole diminuzione rispetto a ieri.
Da domani nuvolosità irregolare si riverserà sul versante adriatico e saranno possibili deboli precipitazioni, che, con il raffreddamento dell'aria, favoriranno nevicate sui rilievi a quote via via più basse.Le temperature anche sulle zone collinari e costiere scenderanno sensibilmente tanto da registare massime di poco superiori ai 10 gradi e minime di qualche grado sopra lo zero.
Vi posto questa mappa animata che riassume il limite della quota neve previsto nei prossimi tre giorni.
Come potete notare la neve non scenderà, se non in modo del tutto occasionale, sotto i 1000 metri di altitudine, a dimostrazione, per l'ennesima volta, della esagerazione giornalistica che alcuni siti meteo utilizzano. Sarà certamente un'atmosfera di tipo invernale, ma senza eccessi e allarmismi.
Ed anzi, dandovi un ultimo aggiornamento per le prospettive di medio periodo, vi posso dire che il rischio neve a quote basse di metà della settimana prossima sembra quasi del tutto sfumato.
Ecco gli spaghi che avevo postato nell'articolo di ieri sera in cui vi avevo parlato di un bivio tra fase mite e fase fredda.
Ed ecco invece l'aggiornamento di questa sera in cui le idee sembrano decisamente più chiare.
La maggior parte degli spaghi dal 20 novembre risale su valori più consoni al periodo e questo fa crollare drasticamente le probabilità di avere un primo episodio nevoso a quote collinari. Nella meteo le soprese sono sempre dietro l'angolo e, soprattutto quando abbiamo a che fare con retrogressioni fredde da est, rimanere ancora cauti non è sbagliato, ma diciamo che adesso le possibilità di neve a bassa quota rimane quasi nulla.
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