La prima giornata di maggio si sta per concludere con una penisola quasi sgombra da nuvole, sebbene la nostra regione abbia avuto a che fare con nuvolosità persistente per tutta la mattinata. Per domani ci attende un'altra giornata soleggiata e con temperature che saranno perfettamente in linea con le medie del periodo, ma, nel frangente tempo, sono già iniziate le grandi manovre che porteranno ad un evento, quello del 5/6 maggio, certamente molto raro per la nostra penisola.
Nella mappa che vi posto ho segnato quelle che dovrebbero essere le tappe di avvicinamento del fronte gelido verso la nostra penisola.
Il freddo è già arrivato in Scandinavia e da domani inizierà ad invadere l'Europa centrale fino a giungere a ridosso dell'arco alpino per la giornata di sabato. Per domenica poi supererà le Alpi invadendo l'intera penisola.
La portata del freddo, grazie all'azione di barriera dell'arco alpina, sarà molto più smorzata che nel resto dell'Europa, dove si toccheranno davvero valori da inverno gelido.
Questa seconda mappa in movimento dà un'idea ancor pià evidente del movimento dell'aria molto fredda e della portata del gelo fin quasi a confine con la nostra penisola.
La colorazione celeste si riferisce a valori, alla quota di 850 hpa (circa 1400 metri), inferiori allo zero, ma con quella azzurra si indicano valori inferiori a -4/-5 gradi.
Come si può notare in Italia, dopo il blocco alpino, il freddo si ridimensionerà parecchio toccando solo lo zero gradi o al più una -2, ma in Germania, Gran Bretagna, Francia i valori saranno nettamente inferiori.
Al di là del freddo, che comunque si farà sentire anche in Italia, arriverà anche il maltempo che, a partire da venerdì al nord, e sabato al centro, ci terrà compagnia fino a domenica.
Ecco una mappa dinamica delle precipitazioni dal 3 maggio e fino a tutto il 5 maggio.
Venerdì e sabato ci saranno precipitazioni, ma in un contesto climatico piuttosto mite, ma da domenica, quando giungerà il freddo anche sulla nostra penisola, le stesse assumeranno carattere nevoso a quote sempre più basse, tanto che al nord potrebbero vedersi fiocchi anche quote di alta collina, mentre da noi non si dovrebbe scendere sotto i 900/1000 metri.
Dopo la sfuriata di maltempo di domenica prossima il tempo dovrebbe migliorare, ma rimarranno venti tesi da nord che manterranno molto fresche le temperature di giorno, sebbene la presenza del sole, e decisamente fredde durante la notte, quando non si escludono gelate anche a quote di alta collina.
Mancano ancora alcuni giorni all'arrivo dell'ondata di maltempo a carattere invernale e ci potrebbero essere dei cambiamenti, non tanto sulla portata del freddo, ormai ben inquadrata dai modelli, ma sulla dinamica precisa del maltempo. L'invito, come sempre, è quello di seguire i prossimi aggiornamenti.
mercoledì 1 maggio 2019
SOLEGGIATO E MITE DOMANI E VENERDI' POI LE GRANDI MANOVRE VERSO L'INUSUALE EPISODIO INVERNALE
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