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SATELLITE

sabato 21 marzo 2020

ARIA GELIDA ORMAI IMMINENTE. DA LUNEDI' ANCHE LA NEVE

Ormai mancano poche ore all'arrivo del freddo, anche se quello più intenso arriverà solo da lunedì sera. Dal'immagine del satellite si nota come l'aria fredda si trovi adesso oltre le Alpi e sui paesi baltici, ed entro domani mattina si sposterà fin verso i Balcani pronta a tuffarsi sul mare adriatico. 
Durante la domenica aria via via sempre più fredda giungerà sulle regioni del nord ed anche sulle regioni adriatiche. 
Poi, a partire da lunedì, il grande freddo invaderà tutta la penisola, ma con le regioni adriatiche che registreranno i valori più rigidi, toccando in quota (1400/1500 metri) anche -10 gradi.
Il grande gelo, come un vero e proprio muro, avanzerà sul mare adriatico scalzando l'aria mite e umida del mare, formando corpi nuvolosi che, in modo irregolare, si spingeranno sui territori delle regioni esposte, quindi quelle adriatiche, e nello specifico della nostra regione, su teramano, pescarese e chietino.
Per domani precipitazioni irregolari ma con quota neve in montagna (1200/1300 metri) in graduale discesa fin verso zone di bassa montagna in nottata (700/800 metri). 
Per la giornata di lunedì, in concomitanza con l'arrivo dell'aria più gelida, le precipitazioni si intensificheranno ed anche la quota neve scenderà drasticamente fino a quote di bassa collina, con la possibilità di sconfinamenti fin sulle zone pianeggianti e costiere.
Nella giornata di martedì il freddo avrà raggiunto il suo apice e le precipitazioni si faranno più estese e persistenti. Durante la notte e le prime ore del mattino possibili fin sulle coste, poi durante il giorno a quote collinari.
La situazione è ovviamente passibile di rettifiche, ma in linea generale ci sono pochi dubbi sul fatto che arriverà grande gelo e che le precipitazioni, deboli o più consistenti che siano, potranno raggiungere quote molto basse.
Poichè l'aria gelida andrà in contrasto, almeno in questa prima fase, soltanto con le acque del mare adriatico, mi sento di escludere che possano verificarsi accumuli significativi.
Vi propongo due mappe di stima degli accumuli nevosi fino a mercoledì. 
Prima il modello americano che stima qualche centimetro sulle zone di bassa collina e pianura; poco più di 10 cm sulle zone collinari.
Il modello europeo indica quantitativi maggiori, ma pur sempre limitati a 15/20 cm massimi nelle zone interne del lato adriatico. 
E' un peggioramento determinato principalmente dai contrasti che si formeranno in mare adriatico pertanto le sorprese sono dietro l'angolo.
Nei prossimi giorni cercherò, nei limiti del possibile, di incrementare gli aggiornamenti, per darvi tutti gli ulteriori dettagli possibili.

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