I modelli non hanno più nessun dubbio ormai, da domenica sera giungerà aria gelida, sia in alta quota che in basso, facendoci piombare nell'inverno più rigido.
Vi propongo le solite immagini a 1400/1500 metri di altitudine che confermano la dinamica del freddo (colore celeste 0 gradi, blu -4/-6 e fucsia -8/-10).
Le tempistiche del freddo possono essere ormai considerate corrette ora più ora meno.
Il freddo giungerà entro la sera di domenica e non solo sul nord/est, ma anche sulle regioni centrali adriatiche. Per lunedì il gelo avrà conquistato tutta la penisola che, sulle regioni più orientali, sarà decisamente più intenso (il colore fucsia si estende fin quasi sull'estremo sud).
Martedì insistenza del gelo in tutta Italia, ma con debole riduzione del freddo, che resterà comunque da pieno inverno.
Sebbene i margini di errore siano ancora discreti ecco invece la probabile dinamica per quanto riguarda le precipitazioni.
Nella prima immagine vi propongo l'evoluzione fino a domenica ed in quella successiva fino a mercoledì.
Domani la pressione atmosferica inzierà a scricchiolare e in Italia si faranno sentire gli effetti di una debole circolazione ciclonica presente sui Balcani ed anche di una profonda depressione presente in Algeria.
Dal pomeriggio sia nelle due isole maggiori che nelle regioni del centro/nord saranno possibili deboli precipitazioni in un contesto climatico ancora piuttosto mite e con nuvolosità irregolare.
Domenica invece insisteranno le precipitazioni al sud, ma giungerà l'aria fredda da nord/est e le nuvole diverranno sempre più compatte ed estese con anche deboli precipitazioni lungo la dorsale appenninica.
Il vero maltempo invece dovrebbe giungere nelle due giornate successive ed in particolare dalla sera di lunedì. Il muro gelido dovrebbe favorire contrasti sempre più intensi con le acque del mare adriatico e le precipitazioni, nevose a quote molto basse, forse anche di pianura, andrebbero a coinvolgere tutte le regioni adriatiche, dalla Romagna fin sulla Puglia.
Per concludere vi propongo sempre la stessa videata ma relativa all'Abruzzo e si può ben comprendere come la nostra regione sarà una delle più coinvolte con possibile nevicate fin sulle zone pianeggianti.
Insomma oggi è entrata la primavera, ma sarà scalzata immediatamente dal rigido gelo siberiano.
Domani conto di descrivere in modo più mirato l'evoluzione, soprattutto in termini precipitativi e di quota neve, che si prospetta per la nostra regione.
venerdì 20 marzo 2020
UN'INTENSA ONDATA GELIDA GIUNGERA' SULL'ITALIA. IN ABRUZZO PROBABILMENTE ANCHE CON NEVICATE FIN QUASI SULLE COSTE
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