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sabato 19 dicembre 2020

MITE FINO AL 24 DICEMBRE POI ARRIVA IL FREDDO E NON SI PUO' ESCLUDERE UN BIANCO NATALE ANCHE A QUOTE COLLINARI

Continua la fase piuttosto tranquilla sulla nostra regione e parzialmente anche sul resto della penisola. Oggi infatti aria umida è riuscita a penetrare sul bacino del Mediterraneo favorendo una maggiore nuvolosità ed anche deboli precipitazioni sul nord ovest. Dalla sera e soprattutto domani piogge interesseranno anche le estreme regioni meridionali, irregolarmente nuvoloso altrove.

Nella prima parte della settimana prossima ci sarà un ulteriore rinforzo dell'anticiclone sul Mediterraneo, ma, nel contempo, parte di esso punterà dritto verso l'Islanda. Non si farà attendere la risposta artica che infatti punterà l'Europa centro-orientale ed anche italica, almeno di quella orientale, proprio in coincidenza con il Natale.

Ci attendono dunque ancora giorni di tempo irregolarmente nuvoloso, a tratti più soleggiato, con temperature piuttosto miti di giorno e rigide la notte. La staticità atmosferica favorirà la formazione di foschie e nebbie dal tramonto fino al primo mattino.

Come si può osservare bene dalle immagini degli spaghetti meteo, dal 25 dicembre assisteremo ad un crollo netto delle temperature per l'arrivo di un impulso freddo artico marittimo, che favorirà forte instabilità e, viste le gelide temperature in alta quota (oltre meno 30 gradi a circa 5500 metri), anche nevicate a quote collinari.

La distanza temporale (6 giorni) e l’incertezza dei modelli sull'esatta dinamica, impongono la massima cautela per quanto riguarda l’esatta dimensione del maltempo e, soprattutto, per ciò che riguarda la quota neve. Ho inserito nell'immagine degli spaghi anche la linea azzurra per delimitare, in modo orientativo, quali temperature si dovrebbero raggiungere a 1400/1500 metri per avere nevicate anche in medio-bassa collina (200/400 metri) e questa indicazione fa comprendere meglio come sia impossibile fare previsioni dettagliate adesso.

Insomma nulla ancora certo ma senz'altro, a differenza degli anni scorsi, ci sono le possibilità di assistere ad un bianco Natale anche a quote basse.

Analizzando anche nel lungo periodo gli spaghi si può osservare, chiaramente, come il 24 dicembre possa definirsi lo spartiacque tra la fase mite, quella attualmente in atto, ed una nuova fase climatica caratterizzata da freddo o gelo.

Nei prossimi giorni si potrà entrare più nel dettaglio di quel che potrebbe accadere, ma intanto, per chi ha sempre sognato di vivere un Natale con i fiocchi, ad oggi è lecito sperare.

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