Scrivere articoli meteo in questi ultimi giorni era pressoché inutile visto che il dominio anticiclonico era, ed è ancora oggi, assoluto. Si può aggiungere a quanto detto nell'ultimo articolo di venerdì scorso, che proprio tra domani e dopodomani l'anticiclone raggiungerà la sua massima espansione dominando in quasi tutta l'Europa e garantendo clima pienamente primaverile. Va aggiunto però che, nel caso della nostra penisola, la calma atmosferica così prolungata sta favorendo, e continuerà a farlo anche nei prossimi giorni, la formazione di banchi di nebbia e di foschie. Ecco l'immagine del satellite di questa mattina in cui si nota bene come tutta la zona costiera abruzzese e le zone interne dei settori adriatici fossero ancora sotto una spessa coltre di nebbia.
Significativa anche la mappa delle temperature massime registrate in Abruzzo quest'oggi in cui si nota come i valori più alti siano stati registrati nel settore aquilano, non interessato dalle nebbie, mentre i valori più bassi siano quelli delle zone costiere dove invece la foschia ha insistito per quasi tutta la giornata.
La situazione non è destinata a mutare per i prossimi 2-3 giorni mentre qualche segnale timido di cambiamento sembra profilarsi nel prossimo weekend. In realtà non si tratterà di di una vera e propria perturbazione che andrà a rompere questo dominio, ma solo di nuvolosità irregolare, che però sarà accompagnata da un cambio circolatorio in grado di riportare gradualmente le temperature verso la media del periodo.
L'immagine degli spaghi meteo ci permette di osservare bene come, proprio con l'inizio del mese di marzo, che coincide con l'inizio della primavera dal punto di vista meteorologico, le temperature torneranno in media del periodo e addirittura potrebbero scendere anche su valori piuttosto freddi nei giorni. Dal punto di vista delle precipitazioni invece continuerà la fase piuttosto asciutta.
Il colpo di coda dell'inverno non si può ancora escludere del tutto, ma di certo la configurazione generale non sembra presagire, almeno fino a tutta la prima decade, che possa accadere.
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