L'anticiclone ancora presente, seppur con meno forza, in tutto il Mediterraneo tenderà a spostarsi, nel weekend, verso la Gran Bretagna e l'Islanda favorendo uno scivolamento dell'aria fredda artico marittima verso latitudini più meridionali. Le aree del vecchio continente in cui l'inverno tornerà a ruggire in modo significativo sono quelle dell'Europa centro-orientale, e successivamente dei Balcani. L'arco alpino fungerà da barriera deviando il freddo verso est.
Nell'Italia centro-settentrionale giungerà comunque aria più fredda dai Balcani in grado di aumentare l’instabilità e favorire deboli precipitazioni, che assumeranno carattere nevoso sui monti sia alpini che appenninici.
Visto il ridimensionamento del freddo in arrivo rispetto a quanto ipotizzato qualche giorno fa, sulla nostra regione le nevicate potranno verificarsi solo a quote di media montagna 1000/1200 metri e si tratterà comunque solo di spolverate o poco più. Ecco la possibile evoluzione in termini di precipitazioni tra venerdì e sabato. Nella giornata di venerdì correnti umide provenienti da occidente potranno favorire deboli precipitazioni sui settori tirrenici, ma nel frangente tempo inizierà a giungere aria fredda da nord/est; si attiveranno contrasti con il mare Adriatico che saranno più accentuati nella giornata di sabato, soprattutto sui settori orientali.
In Abruzzo precipitazioni possibili già dalla notte tra venerdì e sabato, ma soprattutto nella mattinata del 6 marzo; dal pomeriggio il tempo tenderà a migliorare con solo della nuvolosità irregolare. Tempo incerto anche per domenica, mentre la fase di più acuto maltempo potrebbe manifestarsi nella giornata di lunedì, quando correnti più umide da ovest potrebbero accentuare le precipitazioni in tutte le regioni centrali.
In generale buona parte della settimana prossima potrebbe essere instabile con temperature di stampo invernale anche se non estremamente rigide.
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