Siamo alla vigilia di un repentino quanto debole attacco al campo anticiclonico che domina la scena da giorni; è in arrivo infatti un impulso freddo da nord, che raggiungerà la penisola domani pomeriggio con interessamento solo delle regioni del centro-sud, principalmente lato adriatico. Sarà molto veloce e sabato tornerà il bel tempo in attesa di un nuovo attacco artico, che potrebbe concretizzarsi tra lunedì e martedì prossimo. Si nota dall'immagine in movimento come il nucleo principale della saccatura artica di domani sia diretta, ancora una volta, nei Balcani, ma riesca a toccare, seppur per poche ore, anche l'Italia (colorazione celeste).
Domani in Abruzzo il cielo sarà inizialmente parzialmente nuvoloso, ma dal mare adriatico avanzeranno nuvole sempre più compatte, che impatteranno sulle aree costiere e poi interne favorendo deboli precipitazioni, in particolare su teramano, pescarese e chietino, fino a notte. Sabato rapido miglioramento del tempo che sarà ancor più evidente domenica sebbene in un clima piuttosto freddo. Le precipitazioni di domani potranno assumere carattere nevoso inizialmente a quote di medio-bassa montagna 1100-1200 metri, ma con il passare delle ore la quota neve scenderà e non si può escludere che durante la notte i fiocchi possano raggiungere anche quote di alta collina 600/700 metri. Ecco la mappa dell'altitudine dove è previsto lo zero termico (si può ipotizzare che possano cadere fiocchi a circa 300/400 metri sotto lo zero termico in caso di precipitazioni più intense). Nel cercare di guardare oltre il breve periodo la situazione non sembra cambiare in modo significativo, con l'anticiclone che continuerà a fare a "sportellate" con il flusso perturbato nord atlantico. Ho segnato con dei numeri le saccature che cercheranno di penetrare nell'Europa nei prossimi giorni partendo da quella che giungerà domani (indicata con 1); domani vicino l'Islanda arriverà un nuovo impulso freddo, che sfiorerà solo l'Italia passando dalla Scandinavia verso l'Europa orientale (2). L'affondo freddo che dovrebbe invece riuscire a raggiungere l'Italia è quello previsto tra lunedì 31 gennaio e il 2 febbraio (3), ma ne parlerò nei dettagli nel prossimo aggiornamento. Il quarto tentativo di affondo pertubato si ipotizza possa giungere in Europa centrale giovedì 3 febbraio, ma non riuscirà a superare le Alpi (4) ed infine, ma siamo davvero nel lunghissimo periodo, il modello europeo ipotizza che nel weekend del 5-6 febbraio possa giungere una nuova, ennesima, saccatura nord atlantica con destinazione Mediterraneo (5).Al di là della poca attendibilità delle previsioni a lunga distanza quello che balza agli occhi è la tenacia dell'anticiclone delle Azzorre, che davvero quest'anno non ha intenzione di cedere un centimetro dalle sue posizioni lasciando spazio allo sfogo freddo e nevoso soltanto dai Balcani in poi. Vedremo quando e come cambierà la circolazione generale.
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