Siamo ormai alla vigilia del tanto agognato cambio di circolazione che spazzerà via il gran caldo.
Nella nostra regione domani mattinata con cielo sereno o poco nuvoloso, ma presto si formeranno cumulonembi nelle aree interne e al primo pomeriggio si scateneranno i temporali, a partire dai settori occidentali, in estensione successiva a quelli orientali; non si può escludere che qualche scroscio di pioggia possa giungere anche nelle aree costiere.Questa fase sarà soltanto anticipatoria del vero e proprio fronte instabile che si manifesterà durante la notte di giovedì e nelle prime ore del venerdì nei settori orientali della regione. Infatti la bora giungerà dalla sera in adriatico settentrionale, durante la notte in quello centrale dando vita a contrasti, che potrebbero essere localmente molto violenti. Ecco la dinamica delle possibili precipitazioni con le aree costiere interessate, nelle ore notturne, da violenti temporali (colorazione arancione/fucsia).
Le tempistiche potrebbero subire rettifiche negli orari e nell'intensità, ma è ovvio ipotizzare che i contrasti tra l'aria molto calda latente e quella molto fresca in arrivo saranno molto forti perciò consiglio la massima cautela a tutti.Nella mattinata di venerdì il tempo sarà ancora incerto e potranno verificarsi gli ultimi scrosci, così come nel primo pomeriggio nelle aree interne. Il tempo tenderà complessivamente a migliorare dal punto di vista atmosferico, ma non per quanto riguarda la ventilazione, che sarà molto intensa nelle aree costiere e anche nelle zone interne, soprattutto dei settori orientali.
Da sabato la stabilità atmosferica tornerà ad essere protagonista, questa volta sotto l'egemonia non dell'anticiclone africano bensì di quello azzorriano, che sarà certamente meno caldo.
Sarà un weekend piuttosto soleggiato ovunque, ma attenzione al vento che continuerà a soffiare di moderata intensità nelle aree costiere e un po' meno in quelle interne.
Per concludere uno sguardo agli spaghi meteo in cui si denotano alcune differenze tra i due modelli principali di previsioni, infatti quello americano riduce la fase fresca a pochi giorni per poi indicare una risalita verso valori sempre più caldi;
il modello europeo invece prospetta una fase fresca più lunga, almeno fino a metà settimana prossima e solo da metà luglio si tornerebbe verso una fase, gradualmente, sempre più calda.
Nei prossimi articoli vi aggiornerò sull'evoluzione che si andrà effettivamente delineando.
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