Nella meteo la cautela non è mai troppa ed anche questa volta è stata buona consigliera. Il maltempo di stampo invernale che ci apprestiamo a vivere, a partire da lunedì, è confermatissimo, ma cambia un pò lo scenario perchè il freddo sarà ridimensionato, e, forse, ma su questo rimango ancora molto cauto, anche l'entità delle precipitazioni complessive.
Nell'immagine che vi propongo a corredo dell'articolo vi faccio vedere quale dovrebbe essere la presumibile traiettoria della goccia fredda, ed è proprio questa che ridurrà l'entità del freddo, facendo salire di alcune centinaia di metri la quota neve. Come potete osservare da domani sera il flusso freddo sarà a ridosso delle alpi occidentali, e da qui poi scivolerà nella nostra penisola lato tirrenico fino a giungere martedì sera in area sicula. La posizione della goccia, molto più occidentale di quanto previsto fino a ieri, farà in modo che la nostra provincia teramana sia sempre, o quasi, attraversata da venti meridionali, che andranno a pescare aria più umida, ma anche più temperata. Tutto ciò impedirà nevicate a bassa quota, quindi escluderei a questo punto le zone collinari, mentre rimane confermata la neve sui rilievi (800/900 metri come quota più bassa).
Anche le precipitazioni potrebbero subire un ridimensionamento in termini di accumuli complessivi, grazie all'azione di barriera che potrebbe svolgere l'appennino, in particola modo nella prima parte del maltempo. Come potete osservare dalla mappa delle precipitazioni rimango valori sempre notevoli, ma non in tripla cifra.
Il quadro che si va delinando dunque è quello di un maltempo sempre a carattere invernale, ma molto meno incisivo in termini di freddo. Per quanto riguarda le precipitazioni l'invito alla cautela non è invece mai esagerato. Episodi franosi, viste le condizioni disastrate in giro per la nostra provincia, non sono affatto da escludere.
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