L'episodio instabile di oggi può ritenersi archiviato e con esso anche il freddo, che da domani lascerà spazio alla mitezza di giorno, mentre la notte il freddo continuerà ad essere molto pungente, anche sulle zone collinari.
L'anticiclone delle Azzorre, che adesso si è rifugiato in Atlantico, allungherà il suo spazio verso l'Europa ed anche buona parte del Mediterraneo con temperature diurne che torneranno a salire facendoci vivere un San Silvestro fotocopia del Natale; massime del 31 vicine ai 12/13 gradi anche se la notte continuerà a fare freddo.
Lo spazio concesso al sole sarà davvero breve visto che già il primo gennaio tornerà con prepotenza l'atlantico, che scaglierà sull'Europa la prima perturbazione del 2018. Tempo perturbato nella giornata di lunedì 1 gennaio al nord e nelle regioni tirreniche e prosieguo del maltempo nella giornata del 2 gennaio sulle regioni del centro/sud. Pur essendo una perturbazione tipicamente invernale ci sarà una differenza sostanziale rispetto all'ultima perturbazione 2017, cioè il freddo in quota, decisamente minore, e di conseguenza la quota neve non scenderà sotto ai 1000 metri.
Per rispondere a tutti coloro che stanno chiedendo: ma la fa la neve? Intesa come neve a quote molto basse, di pianura o bassissima collina, rispondo, che ad oggi non si vedono ancora segnali, ma nel contempo vi posso anche raccontare che, l'anno passato, esattamente durante il cenone di fine anno, e gli amici possono testimoniare, uscì fuori l'aggiornamento dei modelli matematici, poi verificatosi, che annunciava grandissimo freddo e neve tra il 5 e il 6 gennaio. Insomma per rimanere nel certo niente neve a quote molto basse fino al 4/5 gennaio, ma dal 6 gennaio in poi scenari ancora tutti possibili.
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