Immagine del satellite eloquente, ancora impulsi freddi sulle regioni centrali tirreniche, che riescono a raggiungere la catena appenninica, dove però avviene l'azione di sbarramento, ed infatti solo nelle zone montane e pedemontane del settore orientale riesce ad arrivare qualche nuvola con deboli precipitazioni, nevose dai 700/800 metri.
Il maltempo o perlomeno la forte instabilità, per le regioni adriatiche, arriverà però in tarda serata/notte, quando un nucleo gelido, adesso in azione nel nord/est, scivolando lungo le coste adriatiche, raggiungerà anche la nostra regione, a partire dal settore teramano e poi via via anche il pescarese e chietino. Si tratta di aria molto fredda e le precipitazioni potranno risultare nevose a quote collinari (500/600 metri), ma nelle ore notturne ed anche al primo mattino non si escludono sconfinamenti anche più in basso. Si tratterà di precipitazioni che risulteranno brevi e distribuite non in modo omogeneo sul territorio. In tarda mattinata le nuvole diverranno sempre meno minacciose e già dal pomeriggio/sera di domani potrebbe tornare il sereno.
Certamente la notte tra il 29 ed il 30 dicembre potrebbe risultare molto fredda con possibili gelate anche a quote collinari, ma l'anticiclone è pronto ad impossessarsi della nostra penisola, da nord a sud, seppur per poche ore visto che già dal primo giorno del 2018 una nuova perturbazione atlantica si affaccerà sul nord Italia, e poi a seguire anche al centro/sud.
Insomma ancora poche ore di tempo pienamente invernale, poi ci attende un San Silvestro di stampo autunnale.
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