Fare previsioni a lunga distanza è davvero impresa titanica e l'unico modo per tuffarsi in questa avventura è cercare di capire bene cosa è accaduto in passato per trovare delle similitudini.
Vi ricordate le due super nevicate del 3 e 10 febbraio 2012? In cui tutta la provincia, dal mare alla montagna, fu coinvolta in due ondate di gelo e neve, brevi nella durata, meno di una giornata, ma davvero notevoli per intensità? Voglio ripercorrere con voi quel periodo mettendolo in parallelo con quello che potrebbe arrivare il prossimo mese.
Gli indici climatici più rilevanti in quel periodo (di cui vi ometto il significato per non appesantire l'articolo) si comportarono così: AO (ARTICO OSCILLATION) ad inizio febbraio 2012 era su valori negativi (circa -2), mentre l'indice PNA (PACIFIC/NORTH AMERICA) aveva valori positivi attorno a +1. Entrambi gli indici erano nelle condizioni ideali per irruzioni artico/siberiane e così infatti avvenne.
Adesso vi posto invece la situazione attuale e la probabile evoluzione prevista per inizio febbraio 2018. Guardate che similitudine con il 2012! L'indice AO dato su valori molto bassi, tra -2 e -3, addirittura inferiori a quelli del 2012; l'indice PNA invece, proprio in coincidenza con l'inizio di febbraio, si prevede di nuovo su valori positivi, che potrebbero arrivare quasi a +1.
Ma andiamo avanti ad osservare altri tre indici importanti, che ho riassunto nel prossimo grafico. Si tratta dell'indice NAO, di quello chiamato MJO ed infine delle SSTA.
Bene ecco riassunta la situazione nel 2012: indice NAO praticamente neutro; indice MJO in zona 6 il 3 febbraio e in zona 8 il 10 febbraio, ed infine le SSTA nella parte settentrionale dell'oceano atlantico complessivamente con anomalie positive. Anche qui tutti valori che possono favorire discese artico/siberiane ed infatti così avvenne.
Ecco invece, nel grafico prossimo la situazione prevista a febbraio 2018. L'indice MJO praticamente quasi nelle stesse posizioni tra 6 e 7; le SSTA molto positive e soltanto l'indice NAO con valori positivi, unico indice meno in coincidenza con la neutralità dei valori del 2012.
Ed ecco infine le carte meteo relative al 3 febbraio e al 10 febbraio 2012. Come potete osservare queste furono le due configurazioni bariche che si verificarono nei due eventi. Nel primo una risalita dell'anticiclone verso l'Islanda e anche oltre, e poderosa risposta gelida dell'artico verso l'Europa ed anche verso la nostra penisola; nel secondo caso un'impennata ancor più orientale che fece risalire l'anticiclone fin verso la Scandinavia e la colata gelida che arrivò fin verso la nostra penisola fu ancora più poderosa.
Il parallelismo dunque tra il 2012 ed il 2018 risulta davvero rilevante, ma questo non significa che si verifichi davvero perchè bastano piccole variazioni per avere risultati molto differenti. Per essere più realista posso affermare che ci sono una serie di indizi favorevoli ad ondate gelide artico/siberiane, che potrebbero maturare entro la prima decade di febbraio e, come ho sempre fatto in passato, se i modelli previsionali dovessero allinearsi in tal senso ve ne darò conto in largo anticipo.
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