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mercoledì 17 gennaio 2018

MODELLI ANCORA INCERTI PER IL WEEKEND. LA NEVE? PIU' NO CHE SI'

Non mi era mai capitato, nella mia ormai ventennale esperienza di analisi meteo, di arrivare a sole 72 ore da una previsione e non avere ancora le idee chiare. Modelli in grande difficoltà ormai da giorni con continui ribaltoni nel giro di poche ore e di conseguenza possibilità di dare informazioni utili ridotte al lumicino. Il grosso problema previsionale scaturisce dalla difficoltà di prevedere il comportamento del flusso zonale in uscita dal Canada (per la precisione nella zona del Labrador) e, con effetto domino, anche nella nostra penisola diventa un rebus capire cosa succederà. Infatti guardate cosa sintetizzano gli spaghi meteo per Teramo in riferimento ai valori termici previsti a 1400 metri di altezza nella notte tra sabato e domenica!
In pratica si spazia tra i 5,7 gradi del valore più alto ai -4,6 gradi del valore più basso; le distanze tra gli estremi sono di oltre 10 gradi con effetti climatici clamorosamente differenti tra loro.

 In concreto quel ciclone gelido che si vede ad occidente dell'Islanda potrebbe prendere ancora tante strade possibili, ma, per sintetizzare, ne ho tracciate due ,che sembrerebbero le più gettonate questa sera. La strada 1 ipotizzerebbe che tutto il nucleo gelido sfili velocemente verso est, coinvolgendo in modo minimo la nostra penisola con temperature che rimarebbero miti. Nel caso 2, invece, il nucleo gelido riuscirebbe a scivolare lungo l'adriatico, e forse, parzialmente, anche nelle regioni tirreniche centrali. Si avrebbe un brusco crollo termico e la formazione di minimi di pressione sui mari in grado di formare nuvole cariche di pioggia, che, viste le temperature gelide, risulterebbero nevose anche quote molto basse.


Poichè l'uscita del flusso zonale in Canada è prevista per venerdì mattina, direi che i modelli entro domani sera dovranno dire per forza cosa accadrà. In attesa di sapere come si risolverà questo rebus previsionale (uno dei più eclatanti che io abbia mai visto!!!) mi limito a parlare con certezza dei prossimi due giorni.
Con la burrascosa linea perturbata del primo pomeriggio è terminata la libecciata che ci aveva accompagnato da ieri. Il crollo termico è stato palese ed infatti adesso i valori termici sono già molto bassi e nella notte si avvicineranno allo zero. Domani giornata con cielo sereno o poco nuvoloso ma con temperature nella norma del periodo. Venerdì il nucleo gelido inizierà ad avvicinarsi al comparto europeo e dovrebbe ritornare il vento, ma non impetuoso come oggi. Le temperature torneranno a salire ed il cielo risulterà ancora soleggiato o quasi. Mi fermo qui e spero, FINALMENTE, di annunciare il tempo definitivo del weekend. 

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