La perturbazione apripista dell'inverno atto II è puntualmente arrivata. Non ci ha visti protagonisti a causa del minimo di pressione troppo alto, che ha tenuto lontane le precipitazioni e di conseguenza la neve a bassa quota, ma oltre la catena del Gran Sasso episodi nevosi si sono visti, per non parlare poi dell'Emilia, l'Umbria e del nord est in cui la neve è scesa quasi in pianura.
Quello che è invece è arrivato puntuale è stato il freddo, che, a partire dalla notte scorsa, si è impossessato della nostra provincia. Minime mattutine molto rigide anche nelle zone costiere e domenica gradevole, ma solo al sole. Con il tramonto crollo termico e valori che già adesso si avvicinano allo zero sull'alta collina e sono destinati a scendere ancora con il passare delle ore.
Vi posto questa carta termica per farvi capire il motivo per cui rimarremo ai margini del grande gelo. L'anticlone delle Azzorre che è stato spesso è volentieri il protagonista del nostro mite gennaio 2018 si è ritirato verso l'oceano Atlantico, ma nel contempo ha allungato il "naso" verso l'Islanda, come potete osservare bene nella carta e questo movimento sta attivando la risposta gelida artica, che ha invaso tutta la Scandinavia ed i paesi baltici. Il flusso gelido continuerà il suo cammino verso sud, ma percorrendo il corridoio presente nell'Europa centrale, mentre l'arco alpino farà da scudo, facendo scivolare il gran freddo sui suoi versanti esteri e "pilotandolo" in qualche modo verso la Francia e poi la penisola Iberica.
Insomma niente gelo da noi, ma freddo di stampo invernale certamente si ed anche tanta pioggia in arrivo nei prossimi giorni a causa della formazione di 2 depressioni nel mediterraneo; la prima che arriverà già da martedì sera e poi una seconda per venerdì prossimo. Infine da monitorare un possibile impulso gelido per domenica prossima proveniente dai vicini Balcani, che potrebbe favorire scenari invernali più crudi.
Andiamo nei dettagli della nostra provincia.
LUNEDI' 5 FEBBRAIO
Mentre al nord/ovest della penisola potrebbe esserci spazio anche per neve a quote molto basse , da noi la giornata dovrebbe essere molto simile a quella vissuta in questa prima domenica di febbraio. Minime mattutine molto rigide ed estese gelate a partire dalle zone collinari, mentre durante il giorno le temperature potrebbero superare di poco i 10 gradi. La nuvolosità sarà in graduale aumento, ma senza possibilità di fenomeni.
MARTEDI' E MERCOLEDI' 6 E 7 FEBBRAIO
La prima depressione mediterranea della settimana inizierà a fare il suo ingresso da occidente e le nuvole diverranno sempre più minacciose, ma il richiamo di correnti più miti da sud/ovest favorirà un momentaneo aumento termico. Tra la seconda parte del martedì e tutto mercoledì ci potranno essere più occasioni per precipitazioni estese su tutto il territorio provinciale. Il rialzo termico relegherà le precipitazioni nevose solo sulle nostre montagne con quota neve che difficilmente potrebbe scendere sotto i 1200/1300 metri.
GIOVEDI' 8 FEBBRAIO
Il tempo dovrebbe registrare un timido miglioramento delle condizioni climatiche, ma permarrà dell'instabilità che potrebbe favorire altre occasioni per precipitazioni.
VENERDI' E SABATO 9 E10 FEBBRAIO
Entriamo in un periodo soggetto ancora a cambiamenti, ma, in linea di massima, tutti i modelli sembrano indirizzati nel prospettare la formazione di un nuovo sistema depressionario, questa volta molto più a sud della penisola, e che potrebbe innescare anche il richiamo di correnti più fredde dai vicini Balcani con precipitazioni che potrebbero assumere carattere nevoso anche a quote non di montagna. Si tratta di un'ipotesi da monitorare bene nei prossimi giorni.
DOMENICA 11 FEBBRAIO
Entriamo in un periodo in cui i modelli non sono più affidabili e di conseguenza fare la previsione è poco serio, ma, visto che questa sera i due modelli previsionali principali hanno proposto lo stesso scenario ve ne do accenno. Sia GFS (modello americano), sia Reading (modello europeo) ipotizzano che l'anticiclone delle Azzorre possa riproporre uno scenario simile a quello di oggi, ma con la spinta anticiclonica molto più bassa (zona inglese o centro Europa) con conseguente risposta molto fredda che dai Balcani entrerebbe dritta sulla nostra penisola. Vedremo nei prossimi giorni se questo schema barico sarà confermato o meno.
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