Stanno uscendo fuori degli articoli "allucinanti" da parte di siti meteo nazionali, che poi, a mio parere ancor più gravemente, vengono riportati su alcune testate giornalistiche tra le più importanti a livello nazionale: "Burian a fine mese" ed "Estate 2018 a forte rischio". Queste, mi permetto di dire, sono due clamorose "FAKE NEWS", che girano come schegge impazzite sul web. Sul mio gruppo fb ho già condiviso un bel articolo del meteorologo Pierluigi Casalena, che spiega bene, in termini statistici, la valenza delle previsioni (70% di successo fino a 3 giorni; 40% fino a 6 giorni e 20% fino a 10 giorni; praticamente quasi nulle a 15 giorni) ed aggiungo che, come ben sapete, io ho sempre seguito questa linea nelle mie analisi previsionali. Nulla toglie che a fine mese possa esserci un episodio molto freddo (ho parlato anche io, molto genericamente, di una possibile primavera molto dinamica con possibili impulsi freddi orientali nel programma di Super J di venerdì scorso), ma dirlo adesso, che mancano 26 giorni a Pasqua, e con così forte convinzione, è davvero una NOTIZIA FALSA e senza fondamenti scientifici. A maggior ragione potete immaginare quanto sia assurdo, oggi 6 marzo, annunciare che l'estate 2018 sia a forte rischio.
Dopo questa doverosa premessa, e dopo l'invito a non seguire certi siti, torniamo alla realtà dei prossimi giorni, gli unici in cui si può parlare di meteo previsioni.
Come potete osservare dalla mappa satellitare siamo ormai ai titoli di coda dell'ennesima perturbazione atlantica, che ci ha interessato oggi con altre piogge. Dovremo ancora fare i conti con un altro fronte pertubato, che sta per entrare proprio in queste ore nel Mediterraneo occidentale, e che domani interessera di nuovo la penisola, ed anche la nostra regione. Certamente saranno le zone occidentali dell'Abruzzo ad essere le principali interessate dai fenomeni, ma qualche piovasco potrebbe interessare anche il versante orientale, ed in particolare le zone pedemontane. Di certo dovremo fare i conti anche con possibili fasi ventose, non durature e neanche molto intense, ma che potranno verificarsi sulle zone montane e collinari del teramano.
A partire da giovedì invece assisteremo ad una leggera modifica della traiettoria del flusso atlantico, tale da determinare un affondo perturbato verso la penisola iberica, e conseguente richiamo caldo nord africano, che favorirà una netta risalita delle temperature.
In questa mappa sono registrati i valori termici alla quota di 850 hpa (circa 1300/1500 metri) e si nota come nella nostra provincia ci siano valori attorno ai 3 gradi (appena sopra la media stagionale).
Ecco la previsione per sabato e vediamo che saliremo attorno agli 8 gradi.
Domenica addirittura arriveremo a 11 gradi, forse anche qualcosa in più.
Vi ho postato tutte queste mappe per farvi capire che, dopo questa lunga fase fredda e ricca di precipitazioni, vivremo, seppur per pochi giorni, una fase molto mite, decisamente da primavera inoltrata.
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