La goccia fredda in quota continua a stazionare in modo quasi statico tra la penisola iberica e la Francia, ma in realtà la sua azione riesce ad abbracciare anche il nord della penisola e, parzialmente, anche il centro Italia. Sebbene sia molto scettico sulla validità delle previsioni di lungo periodo devo riconoscere che fino ad ora sono state abbastanza rispettate. Ci si attendeva una primavera molto dinamica e così è stato, e la seconda metà di aprile molto mite e con una lunga fase di bel tempo, è stata solo una parentesi anomala rispetto a quanto visto nel resto della stagione.
A voler allungare lo sguardo verso il lungo periodo non ci sono tracce di rimonte anticicloniche e l'instabilità pomeridiana continuerà a farla da padrona sebbene in un contesto termico, che, quello si, continuerà ad essere già di stampo estivo.
Nei prossimi giorni quindi dobbiamo attenderci ancora forte instabilità ed occasionali scrosci anche molto intensi per l'avvicinarsi della goccia fredda verso la penisola.
Mattinata quindi all'insegna del tempo poco nuvoloso, ma con rapido incremento della nuvolosità ed il fiorire di temporali pomeridiani, che dai rilievi tenderanno ad estendersi fin sulle zone collinari.
Le temperature riusicranno a salire fin su valori timidamente estivi, ma subiranno, come accaduto nell'entroterra teramano quest'oggi per esempio, dei crolli rapidi in seguito ai temporali.
Per poter sperare in un giorno di bel tempo dalla mattina alla sera bisogna guardare a sabato o domenica prossima, quando una brevissima risalita altopressoria di matrice africana, potrebbe favorire tempo pienamente estivo e probabilità di temporali ridotta ai soli rilievi. Si tratta ancora di un'ipotesi da confermare nei prossimi giorni, ma ci sono buone possibilità che il ponte festivo di inzio giugno possa favorire una pausa all'instabilità.
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