Chi aveva annunciato in pompa magna l'arrivo dell'autunno e la fine dell'estate, come sempre, fa finta di nulla e non si degna neanche di chiedere scusa per la notizia falsa e tendenziosa lanciata qualche giorno fa. Nessuno stop alla fase anticiclonica che ci sta tenendo compagnia dagli ultimi giorni del mese di luglio, ma soltanto l'arrivo di temporali pomeridiani e/o serali che dovrebbero distribuirsi nei prossimi giorni sia sull'arco alpino che in quello appenninico coinvolgendo, occasionalmente, anche le zone collinari, il tutto però in un contesto termico sempre pienamente estivo.
Insomma estate che, seppur in ritardo, è entrata nel vivo da qualche giorno, e, per il momento, non sembra voler cedere il passo al flusso Atlantico, che è costretto a viaggiare ad alte latitudini.
Domani qualche interferenza in più potrebbe verificarsi nelle regioni adriatiche e quindi anche sulla nostra regione per l'azione più intensa dei venti da nord/est, che favoriranno accumuli nuvolosi sul mare con possibili coinvolgimento delle zone costiere, con qualche occasionale piovasco di breve durata. Nelle zone interne dell'Abruzzo invece l'accentuarsi dei contrasti tra l'aria calda nei bassi strati e l'aria leggermente più fredda in quota potrà causare la formazione di cumulonembi e possibili fenomeni temporaleschi pomeridiani. La ventilazione nord orientale dovrebbe accentuare i fenomeni nell'aquilano e nella marsica, ma saranno possibili, come accaduto oggi, dei temporali anche sul teramano e chietino.
Le temperature subiranno una leggera diminuzione, in particolare nelle regioni del versante adriatico, e quindi una riduzione dei valori massimi e minimi, in particolare nel teramano e nel chietino, ma rimanendo ampiamente su valori estivi.
Dopo questa parentesi, chiamiamola, di pausa al gran caldo, la situazione è destinata a tornare sui suoi passi con temperature di nuovo in ascesa, almeno fin verso la prima decade di agosto.
Se mai ci sarà qualche interferenza perturbata degna di nota bisognerà attendere oltre il 10 agosto, ma entriamo nel campo delle incertezze più assolute e quindi mi fermo qui.
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