Onestamente, vedendo le mappe delle precipitazioni previste e quelle dei venti, non capisco tutta questa enfasi, o forse meglio chiamarlo allarmismo. Certamente è una circolazione ciclonica foriera di precipitazioni estese e persistenti, ma, fatta eccezione per la Sardegna orientale, dove i fenomeni saranno più intensi, non credo proprio che accadrà nulla di rilevante.
Per quanto riguarda il centro Italia, e quindi anche la nostra regione, andrà in scena lo stesso "film" visto negli ultimi tre giorni, cioè tempo discreto al mattino (anche se domani lo spazio per il sole sarà davvero poco) e poi un fiorire di temporali che dai monti si estenderanno verso le zone pedemontane e poi fin sulle zone pianeggianti e costiere.
Situazione similare anche nella giornata di venerdì anche se i fenomeni inizieranno a diminuire d'intensità ed estensione per poi giungere al weekend con la possibilità di avere una vera e propria festa di addio dell'estate 2018 con sole e caldo, davvero l'ultimo della stagione. Dalla prossima settimana sempre più probabile un crollo verticale delle temperature, che potrebbe scaraventarci in meno di 48 ore da valori termici di piena estate a quelli di inizio inverno.
Gli spaghi non lasciano spazio a molti dubbi. Dal 24 settembre si potrebbe passare da valori termici di +17 a + 3 riferito a circa 1500 metri di altitudine. Insomma un salto in basso davvero poderoso, che certo durerà poco, ma di certo dovrà essere affrontato nella giusta maniera per non incorrere in malanni a sorpresa. Comunque ci sarà tempo per parlare nei dettagli.
Dopo il crollo termico, a fine settembre, potrebbero tornare valori più vicini alla media, ma tutto ciò significherà essere pienamente in autunno.
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