Come si può notare dall'immagine del satellite la nostra regione, pur attraversata da corpi nuvolosi, non registra, adesso, fenomeni, che invece si stanno verificando su Emilia Romagna, basso Veneto e Toscana, con nevicate a bassa quota.
Il sat ci mostra anche l'avanzata dell'imponente impulso gelido in quota, proveniente dalla Groenlandia, che si trova sulla Francia settentrionale e che domani mattina inizierà ad interagire con il mar Mediterraneo dando vita ad un profondo ciclone.
Ho realizzato questa immagine in movimento relativa alla pressione atmosferica per la giornata di domani, che fa capire bene come e dove si svilupperà il minimo di pressione, e come evolverà.
Il minimo si formerà domani mattina sul golfo ligure e poi si andrà approfondendo sempre più (colorazione sempre più scura) spostandosi verso la Corsica e poi la Sardegna.
Quali gli effetti in termini di piogge e nevicate che questo movimento ciclonico andrà a produrre?
La mappa che segue fa capire bene come si svilupperanno le nuvole e quali aree italiane andrà a colpire.
Si intuisce come domani saranno le regioni del nord/ovest e quelle tirreniche, da nord a sud, ad essere interessate dai fenomeni più intensi. La nostra regione vivrà una prima parte di giornata di attesa e solo dal pomeriggio/sera i settori occidentali saranno coinvolti in precipitazioni, che difficilmente riusciranno a sfondare verso i settori adriatici.
La neve cadrà principalente sulle regioni centrali ed anche sull'Abruzzo occidentale con deboli accumuli.
Un ciclone "polare" in Mediterraneo è piuttosto insolito, pertanto prevedere con precisione quali saranno i contrasti è difficile, perciò bisogna davvero "navigare a vista" e vivere passo dopo passo l'evoluzione.
Cercando di andare oltre ecco come potrebbe muoversi il ciclone nella giornata di giovedì, quando si sposterà verso la Sicilia.
POSIZIONE ALLE 13 DI GIOVEDI' 24 GENNAIO
Nelle ore centrali di giovedì raggiungerà una profondità quasi da record e nel suo vorticoso movimento inzierà ad attivare, molto debolmente, venti da nord/est verso le regioni adriatiche con precipitazioni, che potrebbero maggiormente coinvolgere, per ciò che riguarda la nostra regione, il teramano, pescarese e chietino.
POSIZIONE ALLE ORE 1 DI VENERDI' 25 GENNAIO
Ad inizio 25 gennaio il minimo, sempre piuttosto profondo, si sposterà a sud della Sicilia e la rotazione ciclonica determinerà l'attivarsi di venti sempre più freddi da nord/est con precipitazioni che potrebbero insistere sulle regioni adriatiche centrali. Il freddo in aumento potrebbe favorire nevicate a quote sempre più basse coinvolgendo anche le nostre zone collinari, ma è difficile dire, ad oggi, se cadrà neve sulla bassa collina, per intenderci 200/300 metri.
Mi fermo qui e mi sono già avventurato oltre il certo perchè, come ribadito prima, l'evoluzione del ciclone è davvero tutta da vivere ora dopo ora con possibili colpi di scena improvvisi.
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