L'immagine di seguito indica la temperatura prevista alla quota di 850 hpa (circa 1400 metri) dalle 16 di oggi e per le prossime 24 ore.
Si nota chiaramente come il freddo più intenso attraversi solo la Puglia e la Basilicata, mentre in Abruzzo i valori siano freddi, ma non freddissimi.
Questa traiettoria del gelo farà in modo che le aree adriatiche della regione siano coinvolte solo marginalmente dai fenomeni e che gli stessi, comunque, siano relegati a quote collinari.
Insomma dalla serata/notte nuvole si addosseranno sulle coste dell'Abruzzo meridionale e poi sulle zone interne, per poi risalire verso nord, ma, in particolare il teramano e aquilano, sembrano davvero quasi fuori da nevicate, e se dovessero verificarsi saranno davvero occasionali e deboli.
Passata, seppur marginalemente, questa terza fase gelida, gli occhi di tutti sono puntati per metà settimana prossima, perchè si fa sempre più concreta la possibilità di una recrudescenza dei fenomeni, nevosi a quote basse, che potrebbe tenerci compagnia fino a venerdì.
Si tratta di una ondata di maltempo gelido che, in parte sembra avere caratteristiche simili a quella vissuta nei giorni 2 e 3, ma in realtà il serbatoio di aria gelida principale, più che presentarsi a quote relativamente basse (1400 metri circa) si muoverà a quote più elevate (5500 metri circa) per cui saranno determinanti le precipitazioni.
In questa immagine vi mostro il tragitto che farà l'impulso gelido da domani fino a venerdì. La depressione, che piloterà l'assalto gelido nel bel paese si troverà, questa notte, nelle vicinanze dell'Islanda, martedì in Scandinavia e poi, complice l'innalzamento verso nord dell'anticiclone delle Azzorre (colorazione giallo/arancio) virerà verso sud puntando la nostra penisola, che raggiungerà nella giornata di mercoledì, insistendo su tutto il Mediterraneo fino a venerdì.
La dinamica sembra piuttosto simile a quella di inizio anno, ma, in realtà, la colonna d'aria, sarà gelida solo ad alte quote, mentre più in basso il freddo sarà decisamente inferiore.
Ecco un'immagine in movimento delle temperature alla quota di 500 hpa dei prossimi giorni in cui ho evidenziato la temperatura sulla nostra regione.
Si nota come martedì si raggiungerà il valore meno freddo (-22 gradi), mentre, da mercoledì, irromperà aria gelida da nord per arrivare ad avere -34/-35 gradi nelle giornate di giovedì e venerdì.
L'entrata di aria molto fredda anche dalla valle del Rodano, oltre che dalla porta della bora, cioè Friuli e Slovenia, questa volta farà scattare la reazione, anche del mar Tirreno oltre che dell'Adriatico, tanto da determinare la formazione di minimi di pressione, più o meno profondi, oltre che minimi secondari, e proprio questi favoriranno precipitazioni più estese e persistenti, le quali permetteranno all'aria fredda di riversarsi dalle alte quote fino in basso.
La difficoltà previsionale in questo tipo di maltempo risiede proprio nell'esatta collocazione dei minimi di pressione, dai quali poi scaturiscono le precipitazioni, che posso coinvolgere o saltare determinate zone della penisola.
Vi posto una carta della mattina del 9 gennaio, che non è una certezza assoluta, ma potrebbe essere un'ipotesi plausibile, che ci mostra un minimo di pressione nel golfo di Napoli ed un minimo secondario sul Gargano.
Insomma potremmo essere coinvolti, parlando di regione Abruzzo, nel quarto episodio perturbato a carattere freddo con nevicate significative anche a quote molto basse.
Inutile fare previsioni precise ad oggi perchè, come descritto sopra, molto dipenderà da quando, come ed in che modo, si formeranno i minimi di pressione pertanto, come di consueto, vi invito tutti a seguire gli aggiornamenti dei prossimi giorni in cui spero di poter dare maggiori certezze.
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