Permettetemi questo titolo estrapolato dagli scacchi per descrivere quello che accadrà nelle prossime 48 ore.
Con l'aiuto dell'immagine satellitare dell'Europa cerchiamo di capire insieme cosa avverrà.
Una depressione di origine islandese è ormai tra Gran Bretagna e Scandinavia e prosegue il suo movimento verso sud/est, mentre l'anticiclone delle Azzorre, seppur già notevolemente alto di latitudine rispetto alla norma, si è spostato verso l'oceano Atlantico con il suo nucleo centrale, ed infine il Mediterraneo, quello più orientale, che è alle prese con la coda del terzo impulso gelido.
Cosa accadrà nelle prossime ore? Che l'anticiclone, appena dopo il passaggio della depressione islandese, seguirà la sua scia e andrà a puntare verso la Scandinavia(mossa n°1); questo movimento favorirà una sterzata notevole della depressione, che dopo aver raggiunto i paesi baltici, punterà dritto verso la nostra penisola (mossa n°2); l'aria molto fredda di origine artico marittima, che porterà in dote la depressione islandese, si arricchirà parzialemente anche di aria fredda continentale e si presenterà sulla nostra penisola, in buona parte dalla porta della Bora (Friuli/Slovenia) ed in parte dalla porta della del Rodano (Francia) favorendo la formazione di un minimo depressionario sulla nostra penisola e nello specifico a sud (mossa n°3). La conseguenza di questi spostamenti sarà quello di una penisola italiana sotto scacco del maltempo, che assumerà carattere nevoso anche a quote basse, ma, certamente, non di pianura o costiere.
Inquadrati ormai con discreta certezza (anche se in meteorologia nulla è certo fino all'ultimo) i movimenti che le figure bariche principali nello scacchiere europeo compiranno in questi 2 giorni, restano ancora da definire con certezza deu aspetti: 1) dove si formerà il minimo depressionario in Mediterraneo, anche se ormai tutti i modelli propendono per il sud della penisola, ed in particolare l'area ionica; 2) quanto tempo questo minimo possa permanere sul sud della penisola prima di scivolare verso oriente.
Vi propongo l'ipotesi che prospetta il modello americano GFS, che è poi quella che favorirebbe i fenomeni più intensi sulla nostra regione.
Come potete osservare quella B, ad indicare il minimo della depressione, si posizionerà a sud della penisola da mercoledì, ed insisterà in quell'area per tutto giovedì, seppur perdendo energia con il passare delle ore, e solo venerdì si sposterà verso oriente.
Se osservate le frecce la nostra regione sarebbe perennemente sotto la spinta di correnti da nord/est che andrebbero ad accentuare il freddo, già presente in alta quota, e che, con le precipitazioni, si riverserebbe verso il suolo.
Al di là di questo resta il fatto che la nostra regione, con questa configurazione generale, sarà pienamente coinvolta nel maltempo a carattere nevoso a quote basse.
L'aria fredda proveniente dal nord Europa non avrà le stesse caratteristiche gelide di quella che ci ha colpito qualche giorno fa e, di conseguenza, le precipitazioni assumeranno carattere nevoso solo a quote collinari. Si inizierà con la giornata di mercoledì che vedrà cadere la neve, inizialmente fino alle quote di bassa montagna; dal pomeriggio/sera, con il riversamento del freddo verso il suolo, la quota neve scenderà a quote collinari, via via sempre più basse, sfiorando durante la notte anche la pianura.
Nella giornata di giovedì continueranno i fenomeni nevosi fino a quote collinari (200/400 metri), mentre da venerdì, in particolare dal pomeriggio/sera, le precipitazioni andranno smorzandosi.
Vi posto un'immagine del modello Lamma, che traccia un'ipotesi di come si distribuiranno tra mercoledì e venerdì, sul territorio italiano, le nevicate e gli accumuli delle stesse.
Insomma è ormai realtà la quarta fase di maltempo freddo da inizio anno e la nostra regione, ancora una volta, sarà coinvolta.
Domani serà, quando il maltempo sarà ormai imminente, cercherò di entrare ancor più nei dettagli, ma, già da oggi mi sento di escludere che possa nevicare sulle zone costiere e pianeggianti, mentre ci sono buone possibilità che possa esserci neve tra i 200 e i 400 metri anche senza grossi accumuli, mentre è quasi certezza che dai 500 metri in su sarà neve e con discreti accumuli.
Ribadisco quanto detto già tante volte nelle precedenti fasi di maltempo nevoso, cioè massima prudenza negli spostamenti per tutti, in particolare per tutti coloro che vivono, o dovranno spostarsi verso le aree interne della regione.
lunedì 7 gennaio 2019
ITALIA: SCACCO MATTO IN TRE MOSSE (IN ARRIVO NUOVO MALTEMPO DA MERCOLEDI')
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