Ho provato a riassumere su una semplice scheda grafica quel che POTREBBE (uso il condizionale volontariamente perchè non si tratta di certezze) accadere da qui fino a fine mese.
L'unica cosa davvero certa sembra l'assoluta assenza, nei prossimi 14 giorni, di una fase di stabilità atmosferica. Le carte previsionali, al di là delle differenti ipotesi presentate, sono tutte concordi nel vedere il Mediterraneo come una vera e propria fucina di perturbazioni e sistemi depressionari forieri di tanta, tantissima pioggia, che, con i contributi freddi e/o gelidi, potrà divenire neve a quote via via più basse.
Nell'immagine in movimento sotto è rappresentata la pressione sulla nostra penisola da domani fino a venerdì prossimo e si nota (con la lettera B) la presenza di minimi di pressione sempre più profondi.
Il risultato di questa atmosfera così dinamica e perturbata è rappresentabile in questa mappa relativa alla stima di precipitazioni fino al 27 gennaio prossimo.
La colorazione marroncina indica valori, in mm, piuttosto elevati e, come potete notare, anche l'Abruzzo, è tra le regioni che potrebbe avere gli accumuli più consistenti.
Questa mappa è solo un'ipotesi che potrebbe subire cambiamenti, positivi o negativi, ma credo renda bene l'idea del tipo di tempo che ci attende nei prossimi giorni.
Per il momento mi fermo a questa analisi molto generica limitandomi al certo, cioè al tempo dei prossimi 2/3 giorni che sarà, anche per la nostra regione, all'insegna dell'instabilità, più marcata nei settori occidentali della regione, ma che si farà notare anche su quelli orientali.
Le temperature rimarranno piuttosto stazionarie o in debolissima discesa, ma nella norma del periodo, con nevicate deboli solo in montagna.
Da lunedì, con l'innesco dei minimi depressionari, si comincerà ad entrare nel vivo di una fase, a più riprese, molto perturbata, in attesa di capire se il gelo, quello polare o siberiano, possa farci visita nella parte finale di gennaio.
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