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giovedì 7 febbraio 2019

ATMOSFERA QUASI PRIMAVERILE FINO A DOMENICA POI TORNA L'INVERNO

La nostra penisola oggi ha vissuto una giornata di bel tempo da nord a sud. Anche il ciclone Mediterraneo è ormai lontano dalle regioni meridionali, mentre le perturbazioni Atlantiche continuano a viaggiare alle alte latidudini. Il nord Italia è attraversato da una banda nuvolosa alta e stratificata, ma assolutamente sterile in termini di precipitazioni e che entro la notte scivolerà verso sud/est.
Domani, come sabato, ancora bel tempo sull'intera penisola e temperature miti di giorno, ma molto fredde di notte.
E' eloquente la mappa delle termiche delle ore 18:30 sulla nostra regione che sono già piuttosto fredde con valori ben al di sotto dei 10 gradi ed anzi in molti casi sotto i 5 gradi.
La stabilità atmosferica associata al maggiore irraggiamento solare (ormai siamo ben lontani dal solstizio d'inverno e le ore di luce iniziano ad aumentare) favoriscono il raggiungimento di temperature massime più elevate (12/13 gradi oggi), ma dal tramonto il crollo è evidente proprio grazie al cielo sereno che permette una rapida dispersione verso l'alto del calore.
In questo contesto piuttosto stabile, ed ancora nel mezzo dell'inverno, si cerca di capire se è già ora di Primavera o meno. Bene, per esperienza mai dare per morto l'inverno, almeno fino a metà marzo, ma ancor più in questo inverno caratterizzato da un Vortice Polare così destabilizzato.
Si può dire che l'inverno si è preso una pausa dopo un gennaio super attivo, ma presto tornerà a ruggire, infatti da inizio settimana prossima l'anticiclone delle Azzorre tornerà a spingere verso il nord Europa, ma questa volta con l'intenzione di virare da metà settimana prossima verso nord/est e quindi verso la Scandinavia con conseguente discese fredde/gelide dall'artico o, forse, anche dalla Siberia. E' presto per parlare di possibili effetti sulla nostra penisola, ma di certo potrebbero tornare temperature rigide anche di giorno.
Nella mappa che vi posto sotto ho riprodotto i movimenti barici, gli unici ormai sicuri, che si verificheranno lunedì prossimo e che daranno il via a scenari climatici di stampo più freddo o gelido nei giorni successivi.
L'anticiclone delle Azzorre, in questi ultimi giorni collocatosi nella sua naturale posizione, e che sta parzialmente contribuendo alla stabilità climatica della nostra penisola, tornerà a spingere, come fatto spesso a gennaio, verso nord, puntando l'Islanda e attivando già una prima risposta fredda verso le medie latitudini, compresa l'Italia, che però sarà parzialmente protetta dalla barriera alpina e solo le regioni adriatiche potrebbero essere maggiormente coinvolte con precipitazioni e nevicate a quote medio/basse. Ne parlerò meglio da domani o sabato, quando i modelli avranno raggiunto una linea comune previsionale. Per il momento dunque scampoli di simil primavera ancora per 48/72 ore.  

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