Il Mediterraneo continua ad essere crocevia di una serie di impulsi freddi nord atlantici, che, una volta entrati sul nostro mare, attivano corpi nuvolosi più o meno consistenti ravvivando l'instabilità su buona parte della penisola.
Anche oggi si sono formate numerose celle temporalesche che dai rilievi si sono poi estese anche nelle zone pedemontane e, occasionalmente, fin sulle aree costiere.
Come si nota nell'immagine del satellite un nuovo impulso è in azione nelle vicinanze della Sardegna e domani mattina andrà a distribuire pioggia, prima sulle regioni centrali tirreniche, e poi, dalla tarda mattinata/primo pomeriggio, estenderà i suoi effetti anche sulle regioni adriatiche.
Ci attende dunque un mercoledì all'insegna dell'instabiltà, più marcata nelle ore pomeridiane e serali, ed in particolare sulle zone montuose e collinari. Non si esclude la possibilità che anche le zone costiere siano soggette a brevi piovaschi.
Gli impulsi nord atlantici trasportano, in alta quota, aria piuttosto fredda, pertanto, dove si verificheranno temporali si potrà assistere a repentine discese delle temperature.
Ecco il quadro termico abruzzese alle ore 20:30 di questa sera e si intuisce come i valori, sebbene non di stampo invernale, siano comunque piuttosto vicini ai 10 gradi, e verso le 13/14 erano tutti attorno ai 20 gradi.
Come detto prima la sequenza di ripetuti impulsi freddi nord atlantici non farà altro che mantenere viva l'instabilità sull'intera penisola per tutta la settimana, anche se il weekend potrebbe attenuare i fenomeni, relegandoli solo alle aree montuose. In tal senso però c'è da attendere ancora per esserne certi.
Concludo presentandovi una sintesi del tempo in tre località del teramano da qui a 10 giorni per darvi testimonianza di come l'instabilità, dove più insistente, dove meno, sia la portagonista assoluta.
Iniziamo con una località della costa: Giulianova. Si nota come siano previsti possibili scrosci di pioggia nei prossimi giorni e solo nel weekend ci possa essere spazio per una pausa.
Non cambia molto la situazione quando ci spostiamo a Teramo.
L'unica differenza sostanziale è rappresentata dall'entità della pioggia che aumenta a dimostrazione di come, man mano che ci si avvicina ai rilievi, gli scrosci diventino veri e propri temporali.
Infine Montorio al Vomano, che pur essendo zona collinare, si trova proprio a ridosso delle montagne.
In questo caso le precipitazioni sono previste di più lunga durata e praticamente presenti ogni giorno.
Ovviamente sono previsioni che, allontanandoci oltre i 3 giorni, diventano sempre meno attendibili e quindi soggette a cambiamenti, ma danno l'idea di come la situazione barica generale sia cambiata radicalmente rispetto a marzo, quando l'anticiclone dominava incontrastato ed il cielo sereno era la costante.
Visto questo clima di instabilità generale risulta impossibile tracciare una men che minima tendenza per i giorni della Santa Pasqua perciò è d'obbligo rinviare ai prossimi giorni un primo approccio previsionale in tal senso.
martedì 9 aprile 2019
CONTINUA AD ESSERE L'INSTABILITA' LA PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA
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