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SATELLITE

venerdì 10 maggio 2019

DA DOMENICA TORNEREMO IN AUTUNNO E NON NE USCIREMO PRIMA DI GIOVEDI'

L'immagine del satellite ci mostra una penisola piuttosto sgombra da nuvole e solo nelle aree interne dell'Appennino insiste nuvolosità irregolare ma senza fenomeni di rilievo.
La tregua atmosferica è destinata però a durare ancora 24 ore, infatti  a seguito della discesa di aria fredda dalla Scandinavia nella nostra penisola, da domenica, si formerà una profonda depressione che dal golfo ligure scivolerà velocemente verso il centro/sud dove stazionerà almeno fino a martedì/mercoledì prossimo.
Il maltempo ad essa associata, visto anche il perdurare della stessa, sembra proprio possa risultare intenso e l'Abruzzo, insieme alle Marche ed il Molise, potrebbero essere le tre regioni maggiormente colpite dai fenomeni.
Vi posto in questa immagine in movimento l'evoluzione in termini di precipitazioni, ipotizzata dal modello Bolam su base GFS.
Si può facilmente osservare come domani mattina non sono previsti fenomeni se non, molto deboli, sul nord/est; dal pomeriggio/sera invece le precipitazioni si intensificano sull'Appennino Emiliano e, qualche debole prepitazione, potrebbe presentarsi anche sulla nostra regione.
L'intensità delle piogge andrà in crescendo domenica, quando entreremo nella fase più acuta.
Precipitazioni importanti ma non estreme al mattino, ma dal pomeriggio/sera i fenomeni più marcati si concentreranno su Marche e Abruzzo, lato adriatico.  
I fenomeni continueranno con una certa insistenza anche nella giornata di lunedì, mentre da martedì, seppur rimarrà una fase perturbata, le piogge andranno riducendosi.
La preoccupazione generale è legata dunque all'intensità dei fenomeni ed anche alla loro persistenza che porteranno inevitabilmente a registrare accumuli pluviometri davvero preoccupanti.
Infatti le mappe di stima delle precipitazioni fornite dai vari modelli di calcolo continuano ad indicare accumuli di oltre 100 mm di acqua che potrebbero cadere tra domenica e martedì/mercoledì, e di conseguenza la situazione è da monitorare passo passo.
Vi propongo una serie di mappe dei vari modelli di calcolo relative agli accumuli previsti fino a lunedì compreso.
MODELLO EUROPEO 

MODELLO AMERICANO
MODELLO INGLESE
MODELLO CANADESE
Come si può notare i numeri sono ancora molto ballerini, ma due informazioni possono essere date per certe, cioè che saranno pur sempre, anche nella migliore delle ipotesi, accumuli importanti e che saranno i versanti adriatici, dal teramano al chietino, i più colpiti. 
Il settore occidentale dell'Abruzzo dovrebbe essere coinvolto in modo del tutto marginale.
Non spetta a me emanare dei bollettini di allerta, ma certamente la protezione civile lo farà a breve.
Da parte mia solo l'invito ad essere prudenti negli spostamenti, in particolare tra domenica pomeriggio e lunedì mattina, quando si prevedono le precipitazioni più intense, infatti, se dovessero essere confermate queste quantità di acqua, aumenterebbe notevolmente il rischio di smottamenti, frane o piccoli allagamenti per le strade, che, sappiamo bene tutti, non godono certo di ottima manutenzione.
La perturbazione che si accanirà sulla nostra regione è a carattere freddo ed infatti dalla media montagna in su le precipitazioni assumeranno carattere nevoso, con accumuli che potranno registare valori davvero importanti.
Più in basso la copertura nuvolosa, il tasso di umidità elevato, associato all'aria fredda che affluirà dai vicini Balcani, ci farà piombare in autunno inoltrato pertanto pronti a riattivare il camino, che potrà senz'altro essere utile per rendere meno fastidioso il fresco che sentiremo dentro casa.

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