L'ennesimo impulso, questa volta proveniente dall'Atlantico, sta compromettendo il bel tempo nella nostra penisola. Come si nota bene dall'immagine del satellite celle tempoeralesche sono maturate in buona parte dell'Italia centro settentrionale. Non sono mancate nuvole e sporadiche precipitazioni anche al sud.
Ecco infatti cosa segnalava il radar della protezione civile in termini di precipitazioni poco fa: macchie verdi o gialle, in alcuni casi arancio, che indicano proprio il fenomeno dell'instabilità, cioè piogge distribuite in modo irregolare sul territorio.
Anche sulla nostra regione si stanno verificando scrosci temporaleschi che coinvolgono solo zone limitate, ed infatti non tutto il territorio abruzzese è sotto fenomeni temporaleschi.
In questa immagine del radar relativo alle regioni centrali si nota come le aree maggiormente colpite sono quelle a confine tra Lazio e Abruzzo, ma scrosci sono in atto nell'aquilano e nel teramano, ed in modo più sporadico nel pescarese e chietino.
L'instabilità sarà senza ombra di dubbio la protagonista assoluta della settimana entrante, ma, lo sottolineo ancora una volta, questo non significherà che pioverà ovunque e, soprattutto, non lo farà per tutto il giorno.
Le prossime giornate dovrebbero essere caratterizzate da mattinate poco nuvolose, ma con nuvolosità in graduale aumento a ridosso dei rilievi; nel pomeriggio sviluppo di temporali in estensione verso le aree collinari limitrofe e, occasionalmente, fin verso le aree pianeggianti.
In questa mappa ho riassunto, molto sinteticamente, quella che potrebbe essere l'evoluzione del tempo dell'intera settimana con l'incognita, ancora notevole, del tempo del prossimo weekend.
L'atmosfera fortemente instabile dovrebbe durare fino a martedì, mentre nei giorni centrali della settimana una debole rimonta anticiclonica cercherà di conquistare terreno verso il Mediterraneo favorendo una significativa riduzione dell'instabilità.
Nel fine settimana prossima l'incognita è rappresentata dal nuovo impulso, di origine canadese, che giungerà fin verso la Gran Bretagna. Secondo i modelli previsionali si aprono 2 strade possibili: nella prima ipotesi ci troveremmo di fronte ad un nuovo affondo verso il Mediterraneo con anche il rischio della formazione di una ciclogenesi mediterranea foriera di vero e proprio maltempo; nella seconda ipotesi l'impulso nord atlantico scivolerebbe verso l'Europa centrale e poi i Balcani con coinvolgimento solo minimale della nostra penisola.
Concludo l'articolo con l'analisi delle temperature, che, dopo una settimana decisamente poco primaverile, torneranno verso valori vicini alla media del periodo.
Le massime di giornata potranno raggiungere i 20 gradi un pò ovunque con il ritorno dunque di valori certamente primaverili, ma il caldo estivo, perlomeno per la prossima settimana non si vedrà senz'altro.
domenica 19 maggio 2019
INSTABILITA' POMERIDIANA PROTAGONISTA DELLA PROSSIMA SETTIMANA. PROSSIMO WEEKEND A RISCHIO MALTEMPO
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