Quel che sta per avvenire sulla nostra penisola si può certamente definire la rivincita dell'inverno, che ha subìto un "furto" dalla primavera di circa 20-25 giorni in febbraio e che ora sembra davvero intenzionato a riprendersi quel che gli è stato tolto. Infatti, a partire da domenica, intense e fredde correnti settentrionali, a più riprese, interesseranno l'Italia, ed in particolar modo le regioni dei versanti orientali.
In questo momento la configurazione barica generale vede il dominio di due figure contrapposte, da una parte l'anticiclone delle Azzorre, che staziona tra il medio Atlantico la penisola iberica, dall'altra un profondo vortice ciclonico, che invece agisce nel mare del Nord.
Nei prossimi giorni l'anticiclone tenderà a spingersi verso nord, mentre il ciclone nord europeo invierà, a più riprese, impulsi perturbati a carattere freddo, o molto freddo, verso le latitudini meridionali.
Una prima perturbazione sta attraversando adesso la penisola e potrebbe favorire anche deboli precipitazioni questa sera/notte, ma sarà un passaggio molto veloce tant'è che nella giornata di domani, su buona parte della penisola, tornerà a splendere il sole.
Un secondo fronte molto freddo, soprattutto in quota, si addosserà alle Alpi dalla sera di sabato, per poi attraversare l'Italia nella giornata di domenica, sospinto da intense correnti settentrionali. In questa fase avremo la vera e propria rottura tra il clima piuttosto mite attuale ed il freddo molto intenso, soprattutto alle alte quote. Ci sarà maltempo anche a carattere temporalesco su buona parte del centro/sud ed il rovesciamento del freddo verso le basse quote potrebbe favorire nevicate non solo sui monti, ma anche sulle zone collinari (500/600 metri).
Questo impulso freddo dovrebbe velocemente spostarsi verso i Balcani nella giornata di lunedì, ma la spinta dell'anticiclone delle Azzorre verso l'Islanda e la Groenlandia spalancherà le porte a discese di aria sempre più fredda. La complessità della dinamica previsionale impone assoluta cautela, ma ci sono discrete possibilità che tra mercoledì e giovedì il freddo in arrivo sia ancora più intenso pertanto, nel caso di precipitazioni, che sembrano molto probabili, il freddo si riverserebbe in basso favorendo nevicate anche a quote di bassa collina.
Limitandomi alle previsioni dettagliate per i prossimi tre giorni in Abruzzo, ci attende una serata con tempo in peggioramento e possibili precipitazioni in tutta la regione durante la notte, ma già domani mattina il tempo andrà nettamente migliorando.
La domenica dovrebbe iniziare con tempo ancora discreto, ma con chiari segnali in cielo del peggioramento in arrivo. Maltempo che inizierà a manifestarsi dal pomeriggio a partire dal teramano e aquilano, per poi interessare anche il resto della regione. Come detto prima, il fronte perturbato sarà accompagnato dall'arrivo di aria molto fredda in alta quota ( -30/-31 gradi a circa 5000 metri), pertanto, con l'incedere delle precipitazioni, si avrà un netto crollo termico e la possibilità, nella notte tra domenica e lunedì, di nevicate fin sui 500-600 metri di quota. In caso di scrosci molto intensi non si può escludere qualche fioccata anche a quote più basse (300/400 metri).
Per le previsioni più dettagliate per i giorni successivi è ragionevole attendere ulteriori aggiornamenti dei modelli di previsione ma, attraverso l'analisi degli spaghi meteo, si può osservare come le temperature si manterranno su valori molto bassi e di stampo invernale; poi tra mercoledì e giovedì, con il passaggio di aria gelida in quota (-34/-35 a 5000 metri) le precipitazioni, dove si manifesteranno, potrebbero assumere carattere nevoso fin sui 200 metri di quota.
Vi aggiornerò nei prossimi giorni sulla conferma o meno di questa tendenza generale, ma sembra quasi scontato ormai che vivremo una lunga fase invernale.
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