Negli ultimi tempi, molto più che in passato, cercare di elaborare una previsione attendibile sta diventando sempre più difficile perché i modelli matematici di previsione continuano a rettificare, anche a poche ore da un evento atmosferico, le loro elaborazioni con dei cambiamenti spesso anche eclatanti. E’ per questo motivo che nei miei articoli espongo le previsioni con estrema cautela lasciando un po' di amarezza in bocca a chi invece vorrebbe un'analisi più certosina. Anche in questa circostanza i modelli previsionali, che qualche giorno fa ipotizzavano maltempo molto intenso, via via che ci si avvicina al weekend stanno smorzando l'entità dell'evento, soprattutto in riferimento all'Italia centrale.
Vi posto, inizialmente, questa di stima delle precipitazioni valida per i prossimi cinque giorni per mettere in evidenza come l'Abruzzo sia l'ultima regione verso nord che sarà interessata dai fenomeni, mentre copiose precipitazioni si manifesteranno a sud.
Si comprende quindi come lo spostamento del minimo depressionario, anche di pochi chilometri più a sud o a nord, potrebbe cambiare ancora di molto le previsioni per la nostra regione.
Fatta questa premessa vi espongo quella che è la situazione attualmente più probabile.
In queste ore aria sempre più fredda sta invadendo buona parte dell'Europa e si spingerà entro la giornata di domani addirittura fino sul nord Africa. Il mix tra aria fredda da nord-est e aria più umida e temperata da sud-ovest sta favorendo la formazione di una circolazione depressionaria e, associata ad essa, anche di corpi nuvolosi sempre più intensi.
La spinta verso sud di aria molto fredda causerà la formazione di un profondo vortice depressionario che dalla Tunisia, nella giornata di domenica, inizierà a spostarsi verso le estreme regioni meridionali dell'Italia. Sarà proprio questa la fase di più acuto maltempo, soprattutto per le regioni meridionali.
L'Abruzzo sarà attraversato da aria sempre più fredda proveniente dalla Russia, ma l'entità delle precipitazioni sarà legata al contributo o meno che potrà giungere dal vortice ciclonico meridionale.
Per quanto riguarda la serata di oggi continueranno le precipitazioni irregolari, ma in attenuazione dalla sera. Visto il gran freddo persistente i fenomeni potranno assumere carattere nevoso a quote collinari.
A partire dalla notte corpi nuvolosi provenienti da sud-ovest dovrebbero interagire con l'aria fredda, pertanto le precipitazioni, seppur deboli, diverranno più estese e persistenti. Le nevicate saranno possibili fino a quote collinari (300-500 metri) durante il giorno, ma con possibili sconfinamenti più in basso durante la sera/notte.
Non cambierà di molto la situazione anche per la giornata di domenica, quando il vortice depressionario si avvicinerà alle estreme regioni meridionali e nel contempo aria molto fredda insisterà dall'Adriatico verso la nostra regione. Le precipitazioni continueranno a manifestarsi a carattere nevoso a quote collinari.
Nella giornata di lunedì, sebbene la circolazione ciclonica si sposterà verso l'Europa orientale, la persistenza di aria molto fredda da nord est favorirà ancora forti contrasti sulla nostra regione con l'instabilità che tornerà a farla da padrona e possibili scrosci nevosi saranno possibili a quote molto basse.
Nella giornata di martedì la situazione dovrebbe gradualmente migliorare e sarà l'inizio di una fase di maggiore stabilità ed anche di aumento delle temperature verso la normalità climatica del periodo.
Sulla base delle carte attuali l'Abruzzo dunque vivrà in modo marginale questa fase di maltempo, ma l'invito è sempre quello di seguire i prossimi aggiornamenti perché, come detto inizialmente, lo spostamento del minimo depressionario più a nord o più a sud potrebbe modificare la stima degli accumuli attuali decisamente più ridotti.
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