Buona Pasqua a tutti voi, mentre l'Italia sta per uscire definitivamente dagli effetti perturbati e freddi che l'hanno interessata da ieri, nel Nord Europa è già pronta l'imponente colata gelida, che coinvolgerà quasi tutto il vecchio continente in un evento dai connotati fortemente invernali (possibili nevicate su Londra, Parigi, Francoforte). L'immagine del satellite ci mostra come l'aria gelida stia iniziando ad interessante la Scandinavia e la parte più settentrionale dell'Inghilterra, entro domani avrà conquistato anche l'Europa centrale e per martedì sera riuscirà a penetrare in Italia.
I modelli previsionali non hanno ormai più dubbi sul fatto che il freddo potrà giungere anche sulla nostra penisola con effetti perturbati che si manifesteranno principalmente sulle regioni orientali dell'Italia. Nella giornata di martedì avremo le prime precipitazioni sull'Emilia Romagna, che poi si sposteranno rapidamente sulle Marche, mentre in Abruzzo i primi fenomeni dovrebbero manifestarsi ad inizio pomeriggio con crollo termico molto repentino.
Le precipitazioni, seppur debolmente, potrebbero insistere anche durante la notte per poi scemare entro il primo mattino, sebbene non si escludono possibili nuovi fenomeni di instabilità anche mercoledì.
Ho parlato di crollo termico repentino ed infatti vi posto una mappa in cui viene stimata la quota limite tra la neve e la pioggia. Ad inizio pomeriggio di martedì le nevicate saranno possibili ancora a quote di medio/alta montagna, ma già dalla sera potrebbero esserci fiocchi nelle zone collinari. Durante la notte, in caso di precipitazioni, i fiocchi saranno possibili anche sui 300/400 metri.
Voglio subito precisare che sarà difficile avere degli accumuli rilevanti, tranne in caso di persistenza delle precipitazioni, ma di certo sarà un evento piuttosto raro per il periodo. La vera minaccia di questa fase invernale sarà rappresentata dalle temperature basse, che potrebbero causare gravi danni alla campagna. Se nella nottata tra martedì e mercoledì il rischio di gelate sarà molto basso anche grazie alla copertura nuvolosa, che impedirà alla colonnina di mercurio di scendere sotto lo zero a bassa quota, il rischio più grande sarà rappresentato invece dalla notte successiva, quella tra mercoledì e giovedì, in cui, conclusa la fase perturbata e con il cielo sereno, i valori sotto lo zero potrebbero scendere fino a quote molto basse.
Guardando gli spaghetti meteo, questa volta vi posto quelli del modello europeo ECMWF, la situazione dovrebbe migliorare, non solo dal punto di vista atmosferico ma anche termico, a partire dalla giornata di giovedì, ma è solo nel fine settimana che potremo tornare su valori tipici del periodo.
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