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giovedì 3 marzo 2022

CLIMA ANCOR PIU' FREDDO NEI PROSSIMI GIORNI E POSSIBILI NEVICATE A QUOTE COLLINARI

Dopo alcuni tentennamenti i modelli previsionali concordano all’unisono sul peggioramento previsto a partire da domani. A favorire questa svolta di stampo invernale è un impulso di aria fredda di origine artico-continentale, che giungerà in Italia, lato nord-est, già in nottata con le sue propaggini più avanzate.

Primi segnali del cambiamento si potranno manifestare infatti questa notte al nord/est, ma è dal mattino di domani che si formeranno gli addensamenti più significativi nell'appennino tosco-emiliano, con nevicate possibili fino a quote collinari. 

Con il passare delle ore il fronte perturbato guadagnerà chilometri verso sud e così anche le Marche e il nord Abruzzo registreranno le prime piogge, e non si esclude che si possa verificare qualche nevicata in alta collina (600 metri). 

Dal pomeriggio, e ancor più la sera, l’instabilità andrà intensificandosi proprio tra le Marche centro-meridionali e tutto l’Abruzzo, e a seguire nelle restanti regioni del sud. Con l'afflusso di aria sempre più fredda e con l’arrivo della notte deboli/moderate nevicate potrebbero spingersi anche più in basso, fino a quote di medio-bassa collina (300/400 metri).

Sembra difficile che ci siano accumuli in bassa collina, ma di certo dovrebbero essere imbiancati i colli oltre i 500/600 metri. La mappa del modello inglese degli accumuli indica valori massimi di 10/15 cm in montagna fino alla mezzanotte di domani.

Le precipitazioni, nevose a quote collinari, continueranno ad intermittenza anche nella giornata di sabato. 

Quello che si può dire con certezza che non sarà vero e proprio maltempo e per usare un termine di paragone, si avvicinerà di più all’instabilità che ha caratterizzato il martedì appena trascorso, che non al maltempo di sabato scorso. Di certo avremo un sensibile calo termico da domani pomeriggio e ancor più sabato.

Attraverso l'analisi degli spaghi meteo possiamo inoltre osservare come la fase molto fredda sia destinata a durare ancora parecchi giorni, mantenendosi su valori inferiori di 6/7 gradi a quelli tipici del periodo. Addirittura le temperature sembrano destinate a divenire sempre più pungenti da inizio settimana prossima, quando non si esclude l’arrivo di aria di matrice continentale.

Si apre una fase di rigido inverno, tipica di gennaio, arricchita da possibili brevi e deboli precipitazioni a carattere nevoso a quote collinari. La primavera, quella mite e soleggiata sembra, al momento, sembra molto lontana.

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