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giovedì 17 marzo 2022

RITORNA IL FREDDO INVERNALE, MA ACCOMPAGNATO SOLO DA DEBOLE INSTABILITA'

L'Italia vive ancora una fase debolmente anticiclonica, ma è ormai accerchiata: da una parte dalla depressione in azione tra la penisola iberica e il nord-Africa, che favorisce la risalita di corpi nuvolosi alti e stratificati e carichi di sabbia del Sahara; dall'altra dalla goccia fredda nell'est Europa, che si avvicina lentamente verso la nostra penisola e diverrà protagonista nei prossimi giorni, spingendo aria sempre più fredda e causando debole instabilità nelle regioni orientali del centro/sud.

Dall'immagine di destra si nota bene la risalita di sabbia sahariana in sospensione nei cieli di mezza Europa, persino in Scandinavia, ma soprattutto nelle due isole maggiori e questo spiega il perchè del cielo cupo di oggi.

Da domani la circolazione depressionaria presente nell'Africa settentrionale andrà esaurendosi lasciando spazio all'avanzata decisa di correnti fredde orientali, che ci faranno tornare ad un clima pienamente invernale e per parecchi giorni. 

Guardando nello specifico il tempo giorno per giorno fino al weekend, ci attende un venerdì all'insegna della nuvolosità irregolare in buona parte dell'Italia con precipitazioni concentrate principalmente al sud, e molto debolmente al centro Italia. In Abruzzo vivremo un venerdì quasi fotocopia di quanto vissuto oggi, ma con la possibilità di qualche precipitazione sparsa sul territorio regionale e temperature che inizieranno a scendere sotto la media del periodo.

Nella giornata di sabato l'aria fredda da est entrerà con maggior decisione in Adriatico dando il via ad una fase instabile, capace di produrre deboli precipitazioni in buona parte delle regioni del centro/Sud. In Abruzzo, a differenza della giornata di domani, le nuvole si intervalleranno a fasi parzialmente soleggiate, ma ci potrà essere spazio per deboli precipitazioni che, vista l'aria fredda presente, potranno assumere carattere nevoso a quote di bassa montagna (700/800 metri) e occasionalmente anche più in basso.  

Anche la domenica proseguirà sulla falsa riga del sabato con sole e nuvole che si intervalleranno, e ogni tanto ci potrà essere spazio per qualche rovescio, nevoso a 700/800 metri.

Attraverso l'analisi degli spaghi meteo si può facilmente intuire come la frase fredda durerà fino almeno a metà della settimana prossima e soltanto negli ultimi giorni di marzo si potrà tornare verso le medie climatiche del periodo. 

La settimana prossima, pur in un contesto climatico piuttosto rigido, i contrasti che l'aria fredda orientale riuscirà a produrre con il mare Adriatico saranno davvero pochi, pertanto le giornate saranno solo parzialmente nuvolose e di giorno, con il sole in parte presente si potranno anche superare i 10 gradi di massima, mentre la notte farà piuttosto freddo e non si escludono gelate possibili anche a quote collinari.

Concludo con una precisazione relativa al clima tipico dei nostri territori visto che spesso sento parlare di freddo anche in questi giorni, che invece sono stati perfettamente in linea con la media del periodo, forse anche poco sopra. La scheda sotto indica le medie climatiche di Teramo rilevate considerando i dati termici dal 1951 al 2000 e si nota bene come le massime di marzo siano pari a 13,5 gradi, pertanto in questi giorni in cui si sono registrati valori attorno ai 14/15 gradi siamo stati in linea o poco sopra con le medie. Inoltre, per chi cita lo scorso febbraio, sottolineo come la prima parte di quel mese abbia avuto anomalie fortemente positive di giorno, tanto da aver vissuto un clima tipico di aprile con i suoi 17,2 gradi di media.  


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